Sentenza del Tar a vantaggio di Cdp e Tim: senza cambio di destinazione d’uso, non dovuti 24 milioni
Torri dell’Eur: c’è il permesso di costruire, niente oneri a favore del Campidoglio
Nuovo capitolo per la vicenda delle torri ex Ligini all’Eur: per il recupero e la valorizzazione del complesso di viale Europa 242, ex sede del Ministero delle Finanze, non sono dovuti i 24 milioni di oneri di urbanizzazione, come contributo straordinario, e rimane in essere il permesso di costruire per dare vita ad un complesso direzionale. Questa è la sentenza del Tar Lazio pubblicata a fronte del ricorso proposto da Alfiere spa (società veicolo partecipata con quote uguali da Cassa depositi e prestiti e Tim) contro Roma Capitale e il Ministero dell’Economia.
È questo l’ultimo aggiornamento di una storia di privatizzazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico, che poteva fare scuola e che invece ha scontato rallentamenti, intoppi e allungato un processo iniziato nel 2002 quando il Mef, attraverso l’Agenzia del Demanio, aveva trasferito a Fintecna il bene per una sua successiva valorizzazione. Un lungo percorso che vede oggi coinvolti il Gruppo Cassa depositi e prestiti (entrato per la quota Fintecna) e Tim (ex Telecom Italia spa) subentrata al socio privato, entrambi al 50%. Iniziativa rispetto alla quale, per il mancato avvio del processo di rigenerazione, quest’estate Alfiere ha anche chiesto alla Giunta capitolina un rimborso di 328 milioni di euro per i mancati guadagni dovuti al blocco dei lavori per realizzare il nuovo quartier generale di Tim.
Continua a leggere su: Ppan.it
Chi avrebbe mai immaginato che l’architettura avrebbe fatto la fine dei “derivati strutturati”.