“SAI QUANTO SONO IMBECILLI QUESTI ROMANI?” …

Schermata 2016-01-27 alle 11.30.51ettore maria mazzola su: VERGOGNE ROMANE …

Ai Musei Capitolini censurati i nudi Foto statue coperte per non offendere Rouhani Le opere d’arte coperte da pannelli …

“Condannare l’IRAN e attribuire al suo Presidente la responsabilità di una idiozia del genere è l’ennesima dimostrazione di quanto la nostra stampa risulti manipolata!
Mi chiedo se dietro questa scelta idiota E NON RICHIESTA DA ROHANI non ci sia in realtà dell’intenzionalità, ergo malafede, degli imbecilli, razzisti, irresponsabili che ci governano, affinché si scatenasse un po’ più di odio razzista nei confronti dell’Islam e l’IRAN.
DOVRESTE VERGOGNARVI!!!
In questo “giorno della memoria CORTISSIMA” voglio ricordare che l’ISLAM non è l’unica religione aniconica del pianeta … tuttavia quando riceviamo ospiti da Israele nessuno si pone il problema dell’eventuale offesa che le nostre opere d’arte potrebbero arrecare!
Da questa storiaccia tutta italiana se ne deduce che gli unici ad essere offesi sono gli italiani intelligenti, oltre che le statue.
Spero che il Presidente Rohani, di ritorno nel suo Paese, racconti ai quattro venti di quanto imbecilli siano i nostri politici, che lo hanno condotto in un museo per mostrargli dei separè piuttosto che le statue!
V E R G O G N A !!!!!!”

………….

Perfettamente d’accordo …

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15 risposte a “SAI QUANTO SONO IMBECILLI QUESTI ROMANI?” …

  1. ettore maria mazzola ha detto:

    caro professore, non ne dubitavo!

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  3. Maurizio Gabrielli ha detto:

    Visto che nessuno sa nulla, fra Ministro, Sovrintendente dei Capitolini, uscieri e custodi, impiegati, dirigenti e funzionari, propongo di licenziare tutti in 24 ore sulla scorta della legge Madia approvata in questi giorni. O era solo fumo ?

    • Anna Civita ha detto:

      Visto che nessuno sa niente e visto che sicuramente il vigilante l’uscere o il bigliettaio non hanno preso iniziative in modo autonomo lavorando de multistrato e traforo; gli altri tutti a casa…magari impacchettateli nelle stesse scatole!

      • Maurizio Gabrielli ha detto:

        L’idea sarebbe che a farlo siano proprio l’uscere il bigliettaio il custode.

  4. eldorado ha detto:

    Buon sapeggio di Mussolini con Hitler a Roma nel 1938…
    … però diciamo la verità, l’imballaggio della Venere capitolina nel suo genere d’arte gaglioffa è geniale,
    la trovata di comunicazione è degna di Christo, ….
    se fosse rimasta così senza copertura, chi se ne sarebbe accorta della bellezza d’Italia?
    questa è opera d’arte umoristica tipo Il Male di tanti anni fa , …
    forse si son fatti consigliare da quelli che studiano le arti de Il Travaso, ..
    o del Maxxi-risate de Roma, o da Crozza …
    o dal Nanni Moretti che si domanda: mi si nota di più se sono esposta nuda originale o se sto’ buona bona messa sottovuoto in iscatola, modello tarocco islamico?
    Prego non capovolgere, fragile, aprire con cura, a fine visita iraniana.

  5. MAURO ha detto:

    Buongiorno Professori,
    EMM e GM.
    La mia opinione, ne sono certo, non vi interesserà, anzi mi sono già pentito, o quasi, di averla scritta.
    Siete caduti nel “qualunquismo” giornalistico, da (La) Repubblica dei salotti televisivi.

    “Coprire” le opere d’arte in un museo, è un fatto artistico, direi dadaista.

    Il minisro Franceschini, invece che dissociarsi, avrebbe dovuto intestarsi l’iniziativa, sostenendola e premiando, con un “premio produzione”, i solerti funzionari dei musei capitolini.
    La probabile motivazione “religiosa” che avrebbe determinato la censura delle statue, ha finito per ridare nuovo senso alle opere d’arte.

    Porre davanti ad un’opera d’arte uno schermo che la nasconda alla vista, è un gesto alla Duchamp; è un’operazione concettuale che ha superato i monumenti “impacchettati” di Crhisto (ancora un nome che rimanda alla religione….). Ha ricondotto il tutto alla Venere imbrigliata dalle corde di Man Ray che diventeranno, poi, la sua macchina da cucira nascosta dal sacco del 1920.
    In origine era un oggetto quotidiano che diventava opera d’arte, solo perchè era l’artista a stabilirlo nascondendolo con l’artificio dell’involucro (rady made).

    Nel caso dei musei capitolini è l’opera d’arte che viene “occultata” (dal caso?, dall’ignoranza dei funzionari? dalla religione che vorrebbe, senza riuscirci, imbrigliare l’arte?), è già opera d’arte essa stessa.
    Trattasi, però di copia romana da originale greco. Quindi copia da copia.
    Come avrebbe volutp Duchamp: infinite copie di copie che per l’intervento dell’artista, generano una nuova opera d’arte.

    Il punto centrale, questo sì nascosto, non dagli involucri capitolini, ma dalla nostra “pigrizia” nella riflessione è quanto un paese dalla lunga tradizione democratica come l’Italia, non abbia chiesto conto all’iran dei diritti civili (garantiti?) in nome di un qualche investimento in più per le imprese italiane.
    Saluti
    MAURO

  6. Maurizio Gabrielli ha detto:

    Anche licenziare tutti su due piedi sarebbe molto Dada, in Italia.

  7. Maurizio Gabrielli ha detto:

    La mia convinzione è che sia stata la racchiedine della responsabile del Cerimoniale di Palazzo Chigi a guidare la censura dei nudi artistici. È noto infatti che i brutti e insignificanti infestino il funzionariato pubblico e nutrano rancore e invidia per tutto ciò che è bello. In passato sono esistiti anche tre ministri della Repubblica che con i loro nomi portarono alla luce questa realtà : Brutti, Storti e Malfatti.

  8. eldorado ha detto:

    AAA avevo già scritto il mio commento. … volevo poi mettere in premessa: “Buon sangue furbesco italiota non mente, dalla tragedia alla farsa: peggio di Mussolini …. ecc., ecc… ”, ma il duce supremo che fu si è messo di mezzo e ha fatto partire beffardamente l“invia” .. così che il 27 gennaio 2016 alle ore 22.00 in punta è venuto fuori un simpatico: Buon sapeggio di Mussolini con Hitler a Roma nel 1938…

    Va bene lo stesso, … quel “sapeggio” è bello e ci devo pensare su, può essere una via al peggio. Sapeggio, muratorino mio, com’è dura la vita … ecc. ecc…

    Leggo però ora che Mauro riprende la mia tesi Christologica per la beffa capitolina.
    Scrive infatti meritoriamente che “il ministro Franceschini, invece di scaricar barili, avrebbe dovuto intestarsi l’iniziativa, sostenendola e gratificando, con un “premio di produzione”, i solerti funzionari dei musei capitolini….”. Molto simpatico.

    Infatti questa faccenda dell’inscatolamento delle statue imbarazzanti ai musei Capitolati è una
    trovata o una trovatella a suo modo geniale; che fa scandalo o scaldaletto quanto basta e avanza per riderne un po’; che fa parlare tutto il mondo della bellezza dell’Italia dell’arte celata, da svelare, da vedere, da vendere, da comprare: una campagna promozionale ministeriale così, a costo zero, ce la sognavamo in tempi di tagli e ritagli di bilanci!! O no?

    Scherzo serotino, ma non troppo: tutto ciò è molto intrigante come ipotesi narrativa; tutto ciò è da rubricare nelle opere d’arte involontarie d’oggi, che caratterizzano del resto la nostra epoca comica e gaglioffa.

    E poi, a pensarci bene, sull’arma dello scandalo e della provocazione hanno campato per tutto il secolo breve le avanguardie e le suppost-avanguardie del dopoguerra, … un virus che, nell’epoca d’arte post-uma delle comunicazioni social spinte e dello spettacolo continuo, ha contagiato tutti, specie la subpolitica.

    Finanche – a sua insaputa – la ignara funzionaria che –pare- sia l’autore dello scoop. Del resto arte chiama arte … e la sfera o/e il parallelepipedo dell’arte contemporanea si son ampliate enormemente, sia sa. Si fa con tutto e tutti. Qualunque cosa può essere trasformata in arte, anche senza che il suo autore ne sappia nulla. Anzi è meglio che non ne sappia nulla. E’ più spontaneo, sta più nella parte.

    In questo caso specifico trattasi di arte antica attualizzata, quella messa nello scatolone; ora si tratterebbe solo di legittimarla. Di dire: “Si, questa è arte rafforzata dell’Italia d’oggi!” Ragion per cui Mauro ha ragione: Franceschini sta perdendo la grande occasione della sua vita, forse. Come ministro della repubblica, da uomo di potere italico, ha l’autorevolezza critica per operare la metamorfosi, per trasformare lo scatolone burocratico in opera d’arte impacchettata. Nuovi incubatori, uteri in affitto. Con tanto di bollo ministeriale e visti di viaggio. Buona fortuna Italia d’arte surrogata!!!
    Saluti serali, eldorado

  9. biscarrosse2012 ha detto:

    L’ha ribloggato su le portrait inconsciente ha commentato:
    Tandis qu’en France, en dépit de la peur et de l’ÉTAT D’URGENCE une femme courageuse accueille le Président iranien Rohani s’accrochant comme une sœur humaine de François Villon au-dessus de la Seine en face de la Tour Eiffel… en Italie, de la peur de toucher la sensibilité du même homme d’ÉTAT, on a
    « revêtu » D’URGENCE les statues d’un musée romain dans une prison de bois… parce qu’elles étaient NUES ! !

  10. mafoxa1 ha detto:

    Il fatto delle statue e` stato pubblicato nelle prime pagine dei giornali anche in Grecia. Hanno domandato ι responsabili del museo nazionale di Atene, se loro facevano ;o stesso e hanno risposto dino. Ma che no, noi abbiamo coperto le statue che erano sulla casa di Sliman per non offendere la pubblica decenza.

  11. ettore maria mazzola ha detto:

    Pensavate che l’unica ILVA a dar problemi all’Italia fosse quella di Taranto??
    Ecco a voi Ilva Sapora, apparentemente l’unica responsabile della decisione cialtrona di coprire le statue in occasione della visita di Rohani
    http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_27/rouhani-visita-roma-chi-donna-che-ha-coperto-statue-c2ec1634-c513-11e5-9850-7f16b4fde305.shtml
    Pare che a Palazzo Chigi sia un agnello sacrificale già usato da Letta e Renzi che come le tre scimmiette non vedono, non sentono e non parlano

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