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Schinkel in Crimea.
Una delle lezioni più belle del corso (e quindi dei cinque anni). Ricordo ci invitò a fare attenzione alle “due capocce” dell’aquila ed ancora oggi il rapace in quei territori si divide tra occidente e oriente.
Ragiono sul confronto possibile con le visioni di Giovani Paolo Pannini. Nel Pannini prevale l’interesse antiquario e l’architettura, valore oramai acquisito nella Roma settecentesca, acquista un semplice valore prospettico? In Schinkel l’architettura riacquista la sua indipendenza e la vince sulla collezione di antichità che acquista un valore di semplice quinta? Mah! Quien sabe?
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