la Formica di Lucca … un caso esemplare … tra mille …
A proposito dell’ennesimo attentato al patrimonio … riceviamo da Lucca la seguente petizione popolare da cui stralciamo qualche passo:
“A San Concordio, in via Consani, all’ angolo con via Formica, le soc. Gesam e Polis hanno intenzione di costruire ex novo una lunga “stecca” di edifici (denominata infatti “steccone”, per la sua forma, nel loro progetto) destinata a negozi ed uffici da mettere in vendita. Si tratta a nostro parere di un’inutile cementificazione sull’ultimo spazio non edificato rimasto al centro del quartiere che, per la presenza del sito dell’antico Porto fluviale della Formica e per i reperti di archeologia industriale dell’ex Gasometro, rappresenta moltissimo per l’identità è la memoria storica di San Concordio. Questo progetto edilizio non è mai passato né in Consiglio Comunale né in Circoscrizione, nonostante interessi un’area strategica per la città e nonostante comporti un aumento del traffico che graverà in particolare sull’incrocio via Consani-via Formica e vie adiacenti, già oltremodo congestionate e teatro di frequenti incidenti. Si ricorda a questo proposito che la stessa“valutazione degli effetti ambientali di supporto alla stesura del regolamento urbanistico”, dice espressamente che questo intervento porterà ad un “aumento sensibile del carico urbanistico della zona”. Parte delle nuove costruzioni si troverebbero addirittura ad insistere “sopra” il bacino interrato dell’antico Porto fluviale (di origine romana, rimasto in funzione fino al 1860 circa, fulcro dei traffici che hanno contribuito alla ricchezza della Lucca medievale) pregiudicando così in maniera irreversibile la possibilità di riportare alla luce, in un futuro, le strutture interrate dell’antico porto, come da anni viene auspicato dalla popolazione …
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Chiediamo anche che venga bandito un concorso di idee per il recupero dell’area che tenga conto delle molte invarianti storiche culturali e ambientali ivi presenti, nella considerazione che l’area Gesam, proprio per la ricchezza di storia che racchiude e per l’eccezionale genius locii che rappresenta, possa essere il candidato ideale per i programmi di recupero a sviluppo sostenibile finanziati dalla comunità Europea e dalla Regione.” …
Associazione Cittadini di San Concordio
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per saperne di più cfr. il sito http://www.sanconcordio.it
un caso italiano tipico … da manuale …
speriamo che la formica lucchese …
riesca a salvarsi …
dal diluvio …
di cemento …
Una domanda mi sorge dal cuore: c’è ancora bisogno di cementificare ogni spazio libero per dedicarlo alla speculazione consumista? “Consumate, consumate!”, dice Quello, come se fosse ancora buono il criterio economico adoperato finora, e che adesso sta mostrando le corde. E rimangono inascoltate o addirittura derise le voci che dissentono da questo modo di creare occupazione a discapito di risorse, luoghi, microclimi e di quanto di unico esiste. E le stesse voci derise rimangono inascoltate e bollate di antiprogresso quando dicono che il lavoro, quello dell’edilizia, avrebbe tanto di quel dafare nel risanamento, nel restauro, nella cura dell’esistente, da assorbire una ragionevole quantità di manodopera.
Ultima di cronaca, dolorosa, la vicenda della scuola di Rivoli che ha portato all’evidenza le carenze e le pericolose disattenzioni per leggerezza nell’eseguire lavori per gli edifici di pubblica utilità.
Per inseguire le Grandi Opere si sono dimenticati delle necessità quotidiane, per inseguire appalti e tutto quello che ne consegue, Quelli mandano alla malora il tessuto connettivo del Paese…Non conosco la situazione di Lucca, so che la povera Ilaria del Carretto è stata uccisa due volte con un restauro da denuncia. Ma chi vive a Lucca e conosce le armonie e il Genius Loci della sua città potrebbe anche pensare seriamente a non volere alcuna “riqualifica” perché riqualificare alle volte è assai peggio che lasciare le cose come stanno: Come per l’Augusteo a Roma che avrebbe ancora vissuto in pace e dignità solo se ci fosse stato qualche scopino in più a pulire, qualche servizio-giardini appena decente per curare le piante. Adesso la riqualifica sta sbancando questo mondo e quell’altro per dare alla città una nuova spianata accecante di bianchi travertini.
Lucchesi, occhio alla riqualifica!
A vederlo nel sito segnalato, l’edificio sembra il solito scatolone trendy da agente immobiliare con le scarpe a punta e la smart colorata. Magari mi sbaglio…
A Barcellona anni fa vidi delle “case popolari” stupende, architetture che qui forse qualcuno considererebbe di lusso estremo. Preghiamo, amici, preghiamo…
saluti
cristiano