La guerra del cetriolo … da Londra a Pechino …

Appello al Pricipe di Galles … per “salvare” … Pechino …

Povero Carlo … quant’è che sbraita contro la modernità …
girando per il Chianti cor pennello, l’acquarello e la tavozza …
qualche volta traversa pure la Tuscia e scende fino Bagnaia ( e c’è chi sostiene di averlo visto a dorso di somaro …) … a trovare i suoi supporter nostrani …
Qualche risultato lo ha anche ottenuto da quando il vecchio Leo gli raccontava tutte quelle balle belle su Schinkel che poi finirono pure al Truman Show … New Urbanism … Seaside … pensionati ricchi e tremolanti … Bermuda candidi … naturalmente Golf … “no dogs” … “no childs” …
Povero Carlo … certo che quando parla a casa sua … se lo filano poco assai …
stando alle ultime cronache non sembra che lo prendano troppo sul serio …
che poi, magari, qualche ragione ce l’avrebbe pure …
ma ormai (e questo mi dispiace particolarmente perché ha più o meno la mia età …) lo prendono proprio per rincoglionito se c’è chi autorevolmente dice che: «È ora che taccia e passi al figlio William il ruolo di membro della Royal Family libero di parlare» …
di fronte a lui la modernità piratesca, cromata, blindata e inossidabile … inarrestabile dei Foster all’assalto di tutto quanto sia rimasto di commestibile sul pianeta … che hanno dalla loro il mercato … le banche … i fondi … l’acciaio … l’alluminio … i cementi … un bel po’ di resine … scale mobili … ascensori … infissi … Krupp … Schindler … Saint Gobain che pare che Paxton e Eiffel insieme je facevano ‘n baffo …
sui giornali di questi giorni il suo ultimo sfogo principesco contro l’ennesimo cetriolo londinese del perfido Lord Norman … questa volta addirittura a punta di grattugia … peggio che nei tornei medievali … “Cheese Grater” … 44 piani a sgranocchiare lo spazio della City e magari a fare ombra su S. Paul …
e, naturalmente, viste le elezioni prossime la buttano subito in politica e gli fanno fare la figura un po’ retro della vecchia zia …
e loro, i “moderni”, che dicono: «Sbaglia … Londra non è un museo. Dev’essere rinnovata per la prossima generazione, se vogliamo che diventi la città guida del mondo. Non possiamo lasciarla a un’epoca medioevale » … ma lo stesso potrebbe valere per qualsiasi altra città del mondo … Milano … Mosca … Roma … Pechino …
povero Carlo … come ti capisco … ma non c’è niente da fare …
un’unica consolazione … e ci viene da lontano … dalla Cina …
ma non dalla “Muraglia” … appena affittata dalle Fendi come passerella … e noi che ci lamentavamo di Valentino al Colosseo … che provinciali …
ma addirittura dalla Pechino olimpica … dove i grattacieli li fanno ormai peggio che a Hong Kong o a Dubai … in serie … a pacchetti … dalla mattina alla sera … dalla sera alla mattina …
lì, a Pechino … c’è uno che pareva uno moderno … anzi modernissimo … che c’ha pure un nome ch’è tutto un programma … Ai Wei Wei … e che fa l’artista avanguardista e pure l’architetto e che sarebbe quello che ja consijato ai due svizzeri furbi de fa’ er cestino cinese … lui capito … Wei Wei … uno svejo quinni … che s’è rotto li cojoni de tutta sta modernità un po’ troppo paracula … e ha scoperto … mo’ che l’hanno ormai sfranta, praticamente, tutta … com’era bella la Pechino antica … quella de ‘na vorta … quella … colle case normali … che mo’ je fanno puro le foto … anzi l’acquarelli … mejo de Roesler Franz … quanno sfasciavano a Roma …
anzi a Ca’ … visto che li pennelli ce l’hai … perché un pensierino … su Pechino … puro te, ‘un ce lo fai? …

P.S. purtroppo, siamo veramente desolati nell’apprendere che:
Il principe Carlo non assistera’ alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Pechino. La decisione annunciata da Clarence House e’ un segno di solidarieta’, sostengono gli attivisti di Free Tibet, con le azioni del gruppo a sostegno della causa tibetana …
quindi … niente pennellate pechinesi …
in compenso, apprendiamo con soddisfazione che sua prossima maestà ha fatto riconvertire le sue auto in formula biodiesel …
pare che vadano ad olio di oliva …
naturalmente … toscano … e … extra-vergine …

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6 Responses to La guerra del cetriolo … da Londra a Pechino …

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  2. Emmanuele Pilia ha detto:

    Ovviamente ancora una volta il “malinteso” ricercato è quello della modernità vs tradizione. Come se fosse un linguaggio a distruggerle le tradizioni e non le speculazioni politiche. PS: non mi si venga a dire che l’uomo contemporaneo sta distruggendo le sue origini perchè si renderebbe soltanto ridicolo…

  3. Federico Gandolfi ha detto:

    Il Principe Carlo purtroppo avrà poco da stare tranquillo anche in Italia. Per sua nobilità al merito spermatico (e per tutti noi) s’è aperto un altro fronte: la toponomastica dei materiali da costruzione.

    http://crisis.blogosfere.it/

    A Desenzano sul Garda s’è appena dedicata una via al “Cemento Armato”; quello che neanche i razionalisti più puri avevano immaginato ha potuto il geometra del comune. “L’architettura” totale (sempre che significhi ancora arte del costruire) è arrivata ad intitolarsi gli spazi pubblici, per di più alle componenti più umili del processo creativo. A questo ritmo il cemento diverrà il materiale più comune della crosta terrestre; c’era davvero bisogno di glorificarlo?

  4. memmo54 ha detto:

    Carlo è una grossa risorsa ! Nonchè anche coraggioso e sincero ! Avrebbe potuto accontentarsi di “navigare a vista” tra le mutevoli opinioni correnti; invece ha un’idea della civiltà e dell’architettura forse un tantino ingenua e ruspante ma sicuramente onesta e sentita !… e di questi tempi non è affato poco !

    Saluto

  5. gq ha detto:

    Basta con questa facile ironia e questo sarcasmo nei confronti di una persona come il principe Carlo che è uno dei pochi che cercano di far capire quanto l’architettura moderna sia solo immondizia e come si debba tornare all’architettura antica, classica e bellissima dei secoli passati. Basta con acciaio e vetro, con il cemento armato che uccide le nostre città, è ora di riprendere a costruire colonne, fregi e capitelli. Leon Krier è il maestro da seguire non Renzo Piano o Fuksas.

  6. Tom Muirhead ha detto:

    Il principe Carlo è un imbecille. Beati voi che c’avete la repubblica. Lasciatelo perdere per favore. Niente di tutto ciò che pensa o dice importa un… cetriolo.

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