Riprendiamo da Italiasera del 17/04/2007 questa commovente sintesi …
in stile “coccodrillo” …
“Velodromo dell’Eur, rinascita in vista …
Nello storico impianto nascerà la “Città dell’acqua, del benessere e del fitness”
Interventi di recupero e trasformazione dell’ex Velodromo Olimpico nel quartiere dell’Eur, a Roma, per dar vita alla prima ‘Città dell’acqua, dello sport e del benessere. Il programma è stato presentato ieri in Campidoglio dal sindaco Walter Veltroni, dall’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut, dal presidente e dall’amministratore delegato di Eur spa Paolo Cuccia e Mauro Miccio. Il progetto prevede, all’interno di uno spazio di oltre 120 mila metri quadrati, un centro multifunzionale con acqua center, centro benessere, gymnasium, centri medici di diagnostica e di riabilitazione, negozi e boutique, attività turistico-ricettive, parcheggi pubblici accanto alla riqualificazione di aree verdi (2.874 mq.), alla creazione di una scuola media e materna, di un asilo nido, di un centro anziani e di circa 1000 mq. a disposizione del Municipio. Budget previsto per l’operazione, gestita da Eur spa accanto ad un partner privato, tra i 100 e i 150 milioni di euro. Eur spa contribuirà inoltre con 1 milione di euro alla progettazione e alla realizzazione della nuova Casa del ciclismo, mentre la Regione Lazio finanzierà con 1 milione e 300mila euro un impianto che sarà inserito all’interno di un progetto unitario, avviato dal Comune, che prevede dotazioni sportive e spazi a disposizione del quartiere Laurentino. In programma anche una pista ciclabile che collegherà la nuova struttura dell’area-velodromo con gli impianti sportivi delle ‘Tre Fontane’, la stazione della metropolitana della linea B ‘Magliana’, con la nuova Casa del Ciclismo, nel quartiere Laurentino. L’attuazione del programma è vincolata ad un concorso internazionale. Al vincitore sarà affidata la progettazione definitiva. “Nascerà a Roma la prima Città dell’acqua, dello sport e del benessere – ha spiegato il sindaco Walter Veltroni – all’interno di una struttura in stato di abbandono. Del resto Roma aveva assolutamente bisogno una sua struttura sportiva. Si tratta di un centro polifunzionale, di importanti interventi di ritrutturazione all’interno di un quartiere che ha una sua straordinaria storia architettonica – ha ricordato ancora il primo cittadino di Roma – Interventi che mirano anche ad una maggiore riqualificazione dell’assetto urbanistico”. Il presidente di Eur spa Paolo Cuccia ha ricordato “che a maggio verrà lanciata la gara per il concorso internazionale legato al progetto. Un progetto – ha sottolineato ancora – importante anche in vista dei campionati mondiali di nuoto che si svolgeranno a luglio 2009”. Per l’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut invece “l’ex velodromo Olimpico è uno spazio carico di contraddizioni. Fa parte dei ‘luoghì della contemporanità, ‘oggetto di rilevenzà urbanistica e archiettonica secondo il piano regolatore, ma purtroppo segnato, da anni da un degrado irreversibile. C’era dunque la necessità – ha spiegato – di intervenire riqualificando l’area con nuovi progetti e nuovi interventi, con restauri conservativi, valorizzando al contempo il patrimonio storico e architettonico, come del resto è già accaduto per i Mercati generali, per Santa Maria della Pietà”. Anche l’amministratore delegato di Eur spa Mauro Miccio, infine, ha ricordato lo stato di degrado in cui versa l’ex Velodromo Olimpico. “Abbiamo messo in sicurezza la zona con telecamere per controllare a distanza l’area, i varchi di accesso – ha detto – abbiamo ‘censitò e ‘sgombratò 180 persone, che dormivano nell’ex Velodromo, tra cui molte donne e bambini. Il progetto – ha ricordato ancora – avrà anche un contributo del Coni pari a 11 milioni di euro”.
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La signora milanese che, nelle vesti di comme t’ha fatte mammeta, si è impadronita di una delle più famose fontane di Roma, bagnandosi e prendendo il sole sotto gli occhi plaudenti degli astatnti, è un messaggio preciso: ” A noi turisti Roma piace per la sua monumentralità e vogliamo bagnarci nelle acque antiche, perché di quelle “global ” è pieno l’urbs e l’orbs.
Perché non immaginare anche la “Casa della frittata alla burina”, “la Casa dei maritozzi”, “la Casa della grattachecca”, “la Casa della pajta”, “la Casa della coda alla vaccinara”, “la Casa dell’insalata di misticanza”, “la Casa della panzanella” , “la Casa delle bavette alla trasteverina”, “la Casa……..”
Stavo ammirando Roma dalla tavola del Nolli 1748 che somiglia graficamente a quella del duca di Noja 1775. La differenza fondamentale stava nel tessuto, quello di Napoli è fitto, intenso; quello di Roma presenta grandi squarci, discontinuità create dai maestosi resti antichi e dalle vigne e grandi ville delle famiglie papaline, all’interno dell’urbe. Quella era la Roma amata da Goethe. Ora diventa come certe star dello spettacolo che non vogliono invecchiare e si mettono nelle mani del chirurgo plastico che le cambia i connotati. Chi è il direttore sanitario di questo ospedale e quanto intascherà per tutti i lifting e le protesi?
Per le varie e vere “case” romane, mi permetto di segnalarvi “Isole”, di Marco Lodoli, Einaudi, bella raccolta dei suoi elzeviri sulle pagine romane di Repubblica…
sperando che non bandiscano un nuovo concorso internazionale, come auspica stefano, per la casa dello zozzone a corso francia (proprio davanti l’auditorium, sarebbe una specie di piazza augusto imperatore bis…dopo l’ara pacis la piazza, mentre qui…), e che soprattutto ci lascino la casa della sorchetta a via cernaia…o la sposteranno nella nuova centralità metropolitana di ponte mammolo?!?!?
ANSA 2008-07-24 20:02
DEMOLITO IL VECCHIO VELODROMO OLIMPICO A ROMA
giusto… d’altra parte l’accordo di programma parlava di “recupero e trasformazione”…..