un vero “Plebiscito” … per Piano … sotto il Vulcano …
Debbo riconoscere che mi era, fin qui, sfuggito …
e che solo una recente, fortuita, segnalazione mi ha annunciato lo straordinario evento partenopeo …
Piano … sfida il Vesuvio …
C’era da spettarselo … il Padreterno … gli fa un baffo …
E il grande Renzo … che, piano, piano … si è anche montato un po’ la testa …
dopo i grattacieli .. che ti fa? … ti fa i Vulcani … quelli “buoni”, naturalmente …
“Cacchio! … – verrebbe da dire – … ma questo si è rimbecillito” …
E invece no … la figura … ce la facciamo noi che ci “beviamo” tutto, ma proprio tutto, quello che gli passa per il capo … ai “capi” …
Così cliccando un po’, qua e là, …
apprendiamo da http://www.TheNetNola.it, che, effettivamente:
“Il Centro Servizi di Renzo Piano si presenta come una struttura a forma di Vulcano, situata proprio nei pressi del Vesuvio. Alta 40 metri e con un diametro di oltre 170, il centro è destinato ad ospitare un ipermercato, alberghi, ristoranti, un cinema multisala, e, soprattutto un’enorme piazza al centro.
Il progetto di Piano riserva grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale: attorno alla struttura nascerà un enorme parco verde, con oltre 2000 alberi …(c’era da dubitarne? n.d.r.)
Per Renzo Piano … a Nola si è realizzata “un’interpretazione della cooperazione in chiave moderna. Non vogliamo costruire un triste shopping center ma una piazza dove il vuoto è l’elemento di incontro tra le persone” …
“Si tratta di uno straordinario investimento – ha sottolineato Bassolino – Insieme con il Cis e l’Interporto a Nola si sta creando una struttura di alta competizione a livello internazionale. Sarà il più grande centro commerciale del Mezzogiorno con una vastissima serie di servizi. Si va a completare così il distretto Interporto-Cis-Vulcano Buono, un modello davvero straordinario di aggregazione di imprese del terziario avanzato“.
Il governatore ha poi espresso il suo pieno accordo a Renzo Piano per la scelta della piazza vuota: “Abbiamo fatto la scelta di fare a Napoli un altro straordinario vuoto, dopo quello di piazza Plebiscito.
Un modo per rispettare il vuoto come originalità, che si riempie anche di socialità” …
Blà, blà, blà … ché fa anche rima …
C’è anche il vuoto mentale!
Pingback: Architecture Update
per ora la Campania Felix avrà il suo bel vulcano buono……
sempre in attesa che si risvegli quello cattivo!!!
“C’è anche il vuoto mentale!”
Bellissima questa! :-)
saluti
Noi napoletani sappiamo che i vulcani sono tutti cattivi e non bisogna sfrocoliarli. A causa del vuoto mentale, qualcuno ha dimenticato la lezione della storia all’ ombra del Vesuvio e vuole illuderci con la bontà della trovata. Ma non è finita qui. perchè c’è anche Bohigas per il piano regolatore di Nola. Pare che visitando la città per la prima volta il grande spagnolo abbia detto che si tratta della città più brutta d’Italia, in cui non si riconosce più alcuna regola urbanistica. Ma anche anche lui farà il miracolo buono.
L’ho visto dall’autostrada, è un brufolo nella piana. Se questo significa rapportarsi al contesto…
Caro professor Muratore, questo intervento denota che lei sta troppo rintanato nella citta Capitolina, dovrebbe cacciare il naso fuori dalla finestra ed immergersi nel mondo costruito e da costruire…. Renzo avrà tanti difetti, ma tutto sommato è un ottimo professionista e portare a compimento un’opera di quel tipo è sempre una grande impresa….quindi o se ne sta sui amatissimi libri di storia oppure si arma di cazzuola e contruibuisce anche lei a costruire un mondo più bello invece di criticare le brutture degli altri che in buona fede o cattiva tendono comunque a modificare il mondo, si spera in meglio, ed affrancarsi dai cari ed antichi nostri predecessori….che quando hanno costruito le loro meravigliose città non sono poi andati tanto per il sottile…..P.S. c’erano gli speculatori edilizi anche nell’Antica Roma … si ricordi di Ostia antica…. con rinnovato affetto Claudio Di Gennaro
11/12/2006 IL Mattino
IL LABORATORIO
La terra del filosofo Bruno rivisitata da Piano e Bohigas
“Nola. Prima Renzo Piano che per l’Interporto campano spa ha firmato il mega centro commerciale Vulcano Buono; poi Oriol Bohigas, l’urbanista spagnolo contattato dal sindaco di Nola Felice Napolitano per cambiare il volto alla città. Adesso la bioarchitettura e i 30 alloggi popolari che promettono un tetto a chi la casa non c’è l’ha, e che, soprattutto, sono destinati a riscrivere i canoni dell’edilizia privata. Serre rinfrescanti, materiali ecocompatibili e senza sostanze radioattive e soprattutto sentinelle elettroniche capaci, non solo di segnalare prima che sia troppo tardi cedimenti alle strutture, ma anche e soprattutto eventuali abusi edilizi. Il sistema di sensori è unico in Italia, secondo nel mondo: per il momento utilizzato solo in Giappone. Il progetto del’Iacp farà riaccendere a Nola i riflettori dell’interesse di architetti, ingegneri e accademici italiani, e completerà, con l’innovativo modo di progettare e costruire abitazioni private, il pacchetto di un’offerta che già comprendeva strutture commerciali e sistema urbano. Sì, perché se Renzo Piano ha firmato una struttura che, per caratteristiche, design e dimensioni, è destinata a non passare inosservata ed Oriol Bohigas ha lasciato a Nola la sua ricetta per una città più bella e vivibile l’Iacp, con il concorso di Regione e Comune, ha voluto fare il resto dicendo: «Guardate. I condomini europei del futuro saranno costruiti esattamente così».
E ancora:
11/12/2006
CARMEN FUSCO Nola. I sensori inseriti nelle fondamenta segnaleranno cedimenti strutturali ma anche quegli abusi che, seppur minimi, possono creare danni alle strutture e all’stetica; le piante dei parchi circostanti saranno irrigate attraverso un sistema di captazione delle acque pluviali, il riscaldamento degli appartamenti avverrà grazie a un sistema di serre: le case del futuro saranno costruite a Nola con un sistema innovativo mai messo in pratica in Italia. Alloggi ispirati alla bioarchitettura e alla domotica daranno un tetto alle famiglie che hanno diritto a un alloggio pubblico. Sulla carta si chiama «programma sperimentale di edilizia popolare residenziale» ma in pratica è la sintesi di due importanti esigenze: dare una risposta al bisogno di casa e mettersi al passo con la nuova concezione dell’abitare. Gli alloggi saranno dunque assegnati attraverso un bando pubblico. Nasce da qui il progetto pilota che mette insieme l’Istituto autonomo case popolari di Napoli, la Regione e il Comune di Nola. Le premesse, e le risorse, ci sono già. Il progetto, redatto dall’Iacp, gode di un finanziamento pubblico di 5 milioni di euro, 3 dei quali sono stati messi a disposizione dalla giunta regionale della Campania. Gli altri 2 milioni erano già stati recuperati attraverso un finanziamento europeo del 1991. L’area prescelta per la realizzazione dei 30 appartamenti futuristico-popolari si trova a ridosso del cetro storico e adesso si attende solo che il consiglio comunale modifichi la destinazione d’uso. I fabbricati saranno tutti dotati di pannelli solari e fotovoltaici per la produzione fai-da-te di energia. Non solo. Ogni appartamento sarà completato da una speciale serra in grado di fornire aria calda d’inverno e fredda d’estate. Bando ai climatizzatori dunque visto che il refrigerio sarà anche assicurato da una rete di tubi che aspireranno aria fresca dal sottosuolo. «Il progetto che sarà realizzato sul nostro territorio – sottolinea anche l’assessore comunale all’urbanistica, Roberto De Luca – è destinato a fare scuola in tutto il Paese». Gli fa eco il capogruppo dei Ds in consiglio comunale, Salvatore Maffettone: «La Regione ha finanziato il progresso ed ha contribuito a risolvere una necessità sociale che a Nola è particolarmente evidente».
da Il Corriere del Mezzogiorno 16/12/06
Il sindaco di Noia: «In giro troppi rifiuti, portiamo li in caserma»
NOLA – «La fine della leva obbligatoria ha liberato numerosi spazi che forse potrebbero essere utilizzati per accoglierei rifiuti in eccesso. Così si sottrarrebbe di certo il business alla criminalità organizzata, dan
Tutta questa attenzione ai centri commerciali,il loro ennesimo sdoganamento attraverso un’idea vulcano, forse dimostra purtroppo che viviamo un’epoca senza vulcani di ideologie…
La italia fea
Oriol Bohigas
El País, 20 febbraio 2002
Continuiamo elogiando con fervore la bellezza delle citta’ italiane senza accorgerci che lentamente si stanno trasformando in un paesaggio abbastanza brutto e rovinato se consideriamo tutto l’ambito territoriale…
poi continua dando la colpa di tutto alla politica italiana e dice che il problema e’ come un virus che sta infettando tutto il Mediterraneo, Spagna compresa, che
” ha dissimulato meglio il libertinaggio urbanistico”.
gli stessi politici che forse fanno fare all’arzillo ottantenne catalano MOLa di Bari, Nola , Salerno, Parma (gigantesco) Pescara (De Cecco) etc.
il sindaco di Nola forse si convertira’ nel nuovo Margall.
A volte le immagini dicono più delle parole. Se volete, visitate la Mostra fotografica virtuale “Città senza presente”-Documenti di trasformazione urbana-Napoli, nel sito http://www.europaconcorsi.com/pro/isarch, opere realizzate da Isabella Guarini. Grazie e auguri a tutti, in particolare al nostro ospite Giorgio Muratore per l’occasione che ci offre di colloquiare sull’architettura, al di fuori dei canali precostituiti.
VORREI SAPERE COME BISOGNA FARE PER INVIARE IL CURRICULUM PER SELEZIONI A”IL VULCANO BUONO”?
CORDIALI SALUTI
LAURA LAUDATO
Il “Vulcano buono” è il nome di un dolce di ciocccolato a forma di Vesuvio che produce una pasticceria di Ottaviano. Non è dificile cercarlo sul web. L’architettura si ispira all’arte dolciaria pur di addolcire le critiche.
trasformiamo nola nella nuova new york!!!!!il suolo disponibile c’e’ per farlo….ovviamente senza tralasciare il verde che e’ di vitale importanza.pensate..la new york d’italia.
Buongiorno a tutti, sono del nord e attualmente sto lavorando per questo progetto.
Mi sorprendono le critiche ti alcuni di voi.
Questo è il progetto più importante che c’ è in Italia in questo momento, uno dei più impoortanti in Europa e sicuramente quando sarà terminato porterà a Nola e dintorni l’ interesse turistico e culturale di molte persone.
E’ un progetto molto particolare e il gioco di colori che potrete apprezzare all’ interno sarà molto particolare.
Può solo portare dei benefici alla città ( Bilbao insegna ), quindi non criticate sempre……….. PER QUESTA VOLTA IMPARATE AD APPREZZARE!
Egregio ing Alex, in questo momento tutti coloro che stanno costruendo edifici, come cattedrali in Europa,, affermano che si tratta del più importante che ci sia. Ma, non è questo il punto di partenza per una discussione su ciò che si sta realizzando in Napoli e dintorni. Né ora e né mai, abbiamo da impare da alcunché, in quanto abitiamo in una terra feconda di arte e di storia che ha da insegnare a tutti. In primis a voi, che avete copiato il nostro Vesuvio, che non può avere pari, se non a se stesso. Ad maiora, dunque, ma senza di noi consumatori criticoni.
Eccolo qui l’attrattore e distruttore, centinaia di migliaia di persone all’anno da tutto il mondo salgono stupefatte sull’orlo dell’inferno.
1906 4-22 aprile Effusiva-Esplosiva Bocche sulla base S del Gran Cono (sutura del 1631) come le eruzioni del 1751-52 e 1754-55. Lave a S, asse di dispersione dei piroclasti verso ENE. Danni a Torre Annunziata. Boscotrecase invasa. Distruzioni ad Ottaviano e S. Giuseppe Vesuviano (cadute di solai). 227 morti (11 a Napoli per il crollo del mercato di Monteoliveto). Danni alle colture. Il vulcano si abbassa notevolmente lasciando un grande cratere, che si riempie completamente durante l’attività stromboliana del luglio 1913. La più forte eruzione del secolo.
1929 4-10 giugno Effusiva Lave ad E verso Terzigno (Pagani e Campitelli) e, più a S, attraverso il burrone della Cupaccia, verso le lave del Mauro (1751 e 1754) e dei Caposecchi (1834). Distruzione di case e campi coltivati. Notevoli fontane di lava. Crollo del conetto.
1930-1944 intervallo tra le eruzioni del 1929
e del 1944 Effusiva Emissioni lente. Lave nell’Atrio.
1944 4-22 aprile Effusiva-Esplosiva Lave a NW. Attraverso il Fosso del Faraone verso S. Sebastiano, Massa e Cercola si ferma a 120 m s.l.m. S. Sebastiano e Massa distrutte. 45 morti per crollo dei solai (Nocera, Pagani e Terzigno) e 2 per le mofete (Ercolano). Si forma l’attuale cratere di forma ellittica (580×480 m).
Con questa opera architettonica notevolmente qualitativa e attraente, i Nolani hanno anche loro una bella cosa da far ve(n)dere al mondo. Auguriamocelo, sul serio, ormai viviamo di speranze, su consiglio dell’ing. Alex, che però se ne torna al sicuro nel suo nido nordico, impari ad apprezzare questi luoghi, abbia fiducia nelle sue parole, resti qui, resti qui…
Isabella,
per quanto riguarda l’ importanza dell’ opera non sono io a dirlo ma tutte le più autorevoli riviste di informaizione, generiche o del settore che siano.
Forse basta leggerle.
La scelta della forma è stata fatta per evidenziare e sottolineare quale sia l’ importanza del vostro vulcano nella vostra tradizione e cultura. Riproporla nel vostro territorio non vuol dire copiare. Riproporla altrove non avrebbe nesun senso …………. forse a Las Vegas
Sicuramenbte poi al nord abbiamo da imparare, non solo da Napoli ma dal mondo, allo stesso modo comunque, pari pari, di ciò che a Napoli e al mondo abbiamo da insegnare.
Comunque apprezzo molto la vostra zona e la vostra cultura, soprattutto quella culinaria. Chissà magari se il Sig. Cerrullo mi invitasse a cena con te si potrebbe discutere del più e del meno
saluti
VORREI SAPERE COME INVIARE UN CURRICULUM PER LE SELEZIONI NEL VULCANO BUONO COME IMPIEGATA ADDETTA ALL’AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE.GRAZIE SALUTI ANGELA.
Angela purtroppo non saprei aiutarla. Per lei e per gli altri lettori del blog, però, ho scovato una chicca che avrà luogo stasera su Radio3 alle 22:00: una lunga intervista con l’Autore del Vulcano Buono:
http://www.radio.rai.it/radio3/view_cover.cfm?Q_POS=1
Io inizio a purificarmi e a pentirmi delle mie malefatte, in attesa della Parola…
saluti
cristiano
Mia madre era nata a Nola, e io da bambina qualche volta mi recavo con lei a vedere la Festa dei Gigli. La prima volta che vidi i Gigli saltellare nei vicoli stretti della città antica, rimasi incantata e al tempo stessa spaventata dall’espressione che avevano gli uomini che portavano a spalla i monumentali trofei. Ma lo spettacolo è ancora oggi straordinario, per quella tensione verso l’alto che vogliono simboleggiare. Anche i miei nonni erano nati a Nola, ma di lì partirono per un fiorente commercio all’ingrosso, perchè la città, sin dall’antichità, è nota per gli scambi commerciali. Gente tenace e intraprendente. Inoltre, conservo ancora lenzuola ricamate e tessute a mano, provenienti dai corredi nolani.Conosco, quindi la città nelle sue pieghe, dal profumo del ragù e della pastiera pasquale dei “casatielli”, tramandata da mia nonna. Mi chiedo quali relazioni ci possano essere tra tutto ciò e il Vesuviello di Piano. Anzi dirò che a Napoli esiste una singolare tradizione caricaturale: al San Carlo corrisponde il San Carlino, al teatro Bellini, il Bruttini e ora al Vesuvio il Vesuviello. I conti tornano!
Quella Nola presto si estinguerà, lo esigono i tempi; e quel poco che resta sarà travolto dall’ombra di un piccolo vulcano narciso, che si rispecchia nel suo alter ego, già causa della fine di piccole città gloriose.
Parigi è sempre Parigi, qualunque trasformazione subisca, postulava un combattivo Le Corbusier; Bilbao è l’ombra del Museo e Nola… troppo piccola per conservare la sua dignitosa identità. C’è da chiedersi se la qualità dell’architettura non debba comprendere anche il rispetto della memoria, qualora sia incombente. E se per uscire dalla marginalità e dal degrado sia d’obbligo pagare uno scotto, la perdita della memoria storica. Non ci sono risposte, dipende dalla propria arroganza e dalla propria sensibilità, dipende dal mercato e dalle convenienze, dalla moda e dal potere nel bene e nel male.
Il 17 febbraio del 1600 morì in Campo de’ Fiori, arso dalle fiamme di un potere becero terrorizzato dall’uomo nuovo, un figlio di questa piccola cittadina.
Cerullo come il cardinal Madruzzo.
viva il libero pensiero, anche con la lingua un giova.
mi piacerebbe sapere come e dove posso inviare il mio curriculum……grazie
Madruzzo, ma Cristoforo.
Sciacquar la lingua in Arno ‘un ti giova.
Madruzzo, ma Carlo Gaudenzio.
la mordacchia……. ti giova.
È rimasto libero un posto da Domenico Madruzzo, colui che enunciò la sentenza a Giordano Bruno, lo fai tu?
Rimango sempre più stupita da come basti credere che con un parco si crei sostenibilità ambientale.. ovviamente tutti gli esempi di edilizia sostenibile del nord Europa ” ci fanno un baffo”…e poi una piazza vuota quando d’Estate ci saranno i 35 gradi…che figata!!!…eh si… noi abbiamo Renzo ad illuminarci!
no. io faccio Bellarmino, quello che inquisi’ pure Galileo.ok?
Anch’io vorrei sapere come inviare un curriculum.
Penso,a differenza di tanti altri,che è veramente un gran progetto.Quanti posti di lavoro?provate ad immaginare…..tanti e tanti.Spero solo che ci sarà una selezione onesta.Auguri a tutti quelli che ci riusciranno.
Vorrei sapere dove è possibile inviare il CV e quali sono le posizioni disponibili..confido in una risposta…Grazie!
Nel leggere i vostri commenti rimango ancora una volta stupito di come a Napoli e dintorni si debba sempre cirticare tutto. Ci si lamenta dello status quo, ma qualunque cosa venga fatta per migliorare la città o i suoi dintorni, in qualsiasi ambito, viene sempre vista con sospetto. C’è una paura di qualsivoglia forma di cambiamento ed innovazione che sinceramente mi spaventa!!!
Ho infatti l’impressione che in questa città la modernità si limiti solo ad aspetti superficiali come indossare l’abito all’ultima moda od acquistare il celluare ultimo modello, mentre la mentalità ed il modo di approcciarsi alla vita mutano con una lentezza esasperante.
Quanto sarebbe bello se i miei conterranei capissero che i problemi di Napoli e del suo comprensorio non dipendono sempre ed unicamente dalla politica o dagli “altri”, ma spesso ed in gran misura dal modo di ragionare disfattista, vittimista ed ipercritico che accomuna la stragrande maggioranza dei suoi abitanti, indipendentemente dalle classi sociali a cui appartengono.
vorrei sapere dove inviare il curriculum vitae per le future selezioni.
grazie
Caro Di Leva, rispondere alle sue critiche sul vittimismo ipercritico dei napoletani è una tautologia, nel senso che alle critiche si risponte con altre, finendo in un vicolo cieco . Ho detto, in più occasioni, che una è la città per chi vi abita, altra per chi vi arriva e ripartire. Le opere monumentali, che attualmente si stanno realizzando con i fondi dell’ UE e con i progetti dello star system, sono interventi che servono a omologare la città alla rappresentazione dell’economia globale. In realtà, per Napoli è stato così, sin dalla fondazione come colonia greca, poi conquistata dai romani e da tanti altri popoli europei, senza che nessuna cultura abbia inciso in profondità. La storia di Napoli è quella della “disidentità” che si fa “identità”, processo dinamico non compreso da coloro che, a tutti i costi, vogliono lasciare il segno imperituro della loro azione salvifica. A Napoli bisogna affiancarsi con discrezione, mai in sostituzione di ciò che è; bisogna auscultarla, come il medico di una volta, e pronunciare la fatidica frase” dica trentatre”
Salve a tutti.
Finalmente qualcosa di positivo per il nostro territorio vesuviano e non solo, che in questi ultimi mesi è stato bersagliato da fatti e notizie poco rincuoranti per noi cittadini.
Bene, sono davvero orgogliosa che a realizzare questo straordinario progetto sia stato un noto architetto italiano che ha saputo combinare in maniera sinergica il design e la sostenibilità ambientale. Davvero, complimenti!!!
Sarei seriamente interessata, penso come tante altre persone, di sapere come e a chi inviare il mio CV. Questa è un’opportunità non solo per la aziende di crescere ma, soprattutto un’opportunità per tanti laureati e non solo, che hanno voglia di lavorare e di acquisire nuove competenze in un nuovo contesto come questo.
Grazie per l’attenzione, sicura di ricevere una vostra risposta.
Nunzia Maione
Sono un impiegato è lavoro in Fiat con l’hobby della musica (faccio piano bar ) ho 41 anni esperienza di verniciatura auto impianti e gestione personale.
Vorrei sapere se nonostante l’età come posso inviare e dove il mio curriculum per un eventuale colloquio ed assunzione nella mega struttura VULCANO BUONO.
ciao vorrei sapere se posso inviare il mio curriculum al vulcano buono, e dove posso farlo. grazie anticipatamente
dove posso inviare il mio curriculum? grazie
Ciao!Sono una tirocinante dell’Auchan di Volla per il progetto Vulcano buono bandito dalla regione Campania,mi piacerebbe tanto saper per quando é prevista l’apertura, visto ke dallo stage é passato un anno.Grazie,se potete rispondete!
dove posso inviare il mio curriculum?grazie
Buongiorno, vorrei sapere, se possibile dove inviare il curriculum vitae per l’assunzione al Vulcano Buono.
Grazie
salve! mi chiamo luigi faccio parte del progetto vulcano buono come addetto alle vendite nel settore food ho fatto la work esperience presso l’auchan di mugnano per l’assunzione definitiva quando si sa qualcosa ?? grazie!
ingenuo alex.
non sei fatto per il sud.
tornatene al nord e vedi di rimanerci, ché qua ti rubano la borsa.
ma veramente tu credi che la gente del sud non sappia lavorare? ma pensi che le campagne e i terrazzamenti siano stati fatti da un ingegnere che veniva da verona?
dai, per favore.
Sono il responsabile delle risorse di Nola, salve…
Vedo che moooolti di voi sono interessati alle selezioni del centro.
Purtroppo non ci sono buone notizie, dato che stanotte l’hanno incediato. Mi dispiace ma è una notizia che non hanno voluto far divulgare, però io vi dico NON ASPETTATELO PERDETE SOLO TEMPO. Trovatevi un altro lavoro.
Salve a tutti, se potete aiutarmi mi dite dove posso inviare il mio curriculum per il nuovo centro commerciale Vulcano buono. Grazie a tutti.
Sono un tirocinante dell’Auchan di Volla per il progetto del Vulcano Buono bandito dalla Regione Campania, volevo sapere per quando è previsto l’apertura, come anche ha scritto anche un altra tirocinante di Volla, è passato un anno da quando abbiamo fatto il tirocinio, mi è stato detto che l’innaugurazione del vulcano buono e previsto per il 6 dicembre 2007 ma e vero ?
attendo vostre notizie!. ciao
Vorrei sapere come posso inviare il mio curriculum-vitae . vi ringrazio rispondetemi
Vorrei sapere come inviare il mio curriculum vitae. Aspetto Risposta
vorrei sapere come posso inviare il mio curriculum-vitae grazie
salve. sono un responsabile dell’auchan giugliano,mi interesserebbe molto sapere per quando e’ prevista l’apertura del vulcano buono.grazie
Buongiorno, vorrei sapere, se possibile dove inviare il curriculum vitae per l’assunzione al Vulcano Buono.
Grazie
CIAO.HO SAPUTO CHE IL NEGOZIO NEW YORK NEW YORK DEL C/C CAMPANIA APRIRA ANCHE A NOLA IO HO LASCIATO LI IL MIO C.V
Salve io vorrei mandare un curriculum perchè ho gran voglia e necessità di lavorare,dove devo inviarlo?rispondetemi cortesemente,grazie.
Ciao,gentilmente vorrei sapere come e dove,se ce ne ancora la possibilità,inviare il curriculum-vitae per tentare un assunzione al vulcano buono…..Grazie
Caio, vorrei sapere se si può fittare uno dei 180 negozi del centro. Spero che mi rispondiate, grazie
Salse, vorrei sapere dove devo inviare il curriculum. Ho tanta voglia di lavorare
salve vorrei sapere come e dove mandare il curriculum x avere la possibilità di lavorare al vulcano buono grazie
Spettacolare!!!L’ho visto dalla superstrada che passa proprio lì.Con con “Vulcano Buono”la zona diventerà ancora più importante per l’economia nolana e non solo.Ho perso il conto di quanti centri commerciali ci siano in Campania,ma questo qui è diverso anche perchè ci saranno alberghi.Quindi una struttura aperta 24ore su 24.Non resta che aspettare l’imminente apertura.
Sarò una delle prime dipendenti….la mia azienda mi ha trasferita al vulcano,ma ho solo un problema…come arrivarci?ci sono dei mezzi pubblici ke arrivano sin la?io abito a napoli centro!grazie!!!
mikela….manda il curriculum via e.mail info@vulcanospa.it e in più ti consiglierei di darlo anke a mano nel giorno dell’apertura,7 dicembre,o meglio ancora da martedi mentre fanno gli allestimenti….ti vai a fare un giro x tutti i negozi….in bocca al lupo!
Bruna
Enzo di giugliano…siamo colleghi!!!anke io lavoro li!cmq…il vulcano apre il 7 dicembre!
cara isabella guarini ho capito i fondamenti della tua critica al “vulcano buono”, che è un voler denunciare a tutti di fermarsi con le speculazioni sulla nostra provincia che, come la storia ci insegna, è sempre stata terra di nessuno e contemporaneamente terra di tutti. Approfittando del nostro degrado arrivano qui e fanno i loro lucrosi comodi cercando di farli apparire come rilevanti opportunità per i napoletani dimenticandosi però di informarci sulle eventuali reali conseguenze di qualsiasi opera futuristica.
Detto tra noi poi non so se per realizzare il vulcano buono sia stato sacrificato qualche spazio verde, ma se cosi fosse non vedo quale vantaggio si possa ricavare nel distruggere ettari di erba con tonnellate di cemento ( ricordando una vecchia canzone di adriano celentano).
ciao ..cari signori vedo tante domande di come inviare un curriculum !! li ho visti perchè anche io come questa gente volevo e voglio inviare il mio curriculum ma vedo che non ci sono risposte e questo mi fa pensare che non c’è l’opportunita di mandare un caxxio di curriculum …… penso che le assunzioni sono per i raccomandati come sempre funziona a napoli….
Caro Prof Muratore,
dov’è l’oggetto della sua polemica? parla di Piano che si sarebbe rimbecillito, di noi che ci beviamo tutto…ma il discorso sull’oggetto da cui dovrebbero, forse, poi, scaturire tali giudizi dov’è? l’estratto proposto dovrebbe commentarsi da solo? “blà-blà-blà” non è una critica, nè una polemica molto articolata, nn pensa?
a presto
ciao vorrei sapero dove posso inviare il curriculum per lavorare al vulcano buono
Anche io ho lavorato come Ingegnere x ben 3 anni al VULCANO BUONO….NE HO STIMATO IL COSTO…CHE BOTTA!!!