sarebbe un vero peccato che, mentre si cerca giustamente di conservare, e con tanta attenzione, anche la traccia più minuta del passato più remoto …
come testimonia l’interessante rassegna dei reperti venuti recentemente alla luce nei nuovi cantieri romani e attualmente allestita nei locali del Museo Nazionale Romano di piazza Esedra …
si volesse fare piazza pulita di uno dei più interessanti esempi di archeologia “industriale” della capitale in nome di un malinteso ambientalismo fatto di tunnel chilometrici e di “valorizzazione” dei suoli e delle aree attigue alla, ormai storica, “sopraelevata” …
l’archeologia, come la storia … è, o almeno dovrebbe essere, … una sola …
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Forse sarò sprovveduta in quanto ancora studente, ma perchè a Roma non si può fare un’operazione simile a quella per l’Highline di NY? Potrebbe essere un modo per conservare e allo stesso tempo riqualificare…
Ehi, ehi! Roma non è NY!
…mi ricordo 5 o 6 anni fa un convegno a villa pamphili – 4 o 5 interventi, 4 o 5 spettatori, tra cui il sottoscritto laureando nullafacente- in cui il titolare di questo blob si dedicò alla demolizione sistematica e rigorosa di qualsiasi iniziativa architettonica intrapresa dalla giunta Rutelli, e, a proposito della prevista demolizione della sopraelevata, trovò il modo di parlare bene di zaha hadid (forse per la prima ed ultima volta…), che proprio gli svincoli che si intrecciano tra gli edifici aveva preso intelligentemente come idea ispiratrice per il progetto del Maxxi… proprio quel cantiere che risulta essere uno dei più frequenti protagonisti di questo blob…
Mi trovo d’accordo con il commento…: a new York si è cercato… o meglio… si sta cercando di far diventere una “sorta” di parco urbano, il percorso di una vecchia linea metropolitana con capolinea (credo) a chelsea…( la Guarini si riferisce a questo?) l’intervento a Roma potrebbe essere simile… e forse riuscirebbe anche a dare alla città quell’impuslo verso una cultura urbana moderna… Stesso intervanto potrebbe essere effettuato nella vecchia ferrovia che collegherebbe la stazione aurelia… o addirittura il 24° chilometro (non ne sono sicuro) con san pietro…. quella che passa sopra via baldo degli ubaldi, per intenderci…
Insomma avere dei parchi sopraelevati nella città, inseriti, perchè posti su preesistenze che da anni costituiscono parte urbana e con la possibilità, inoltre, di riqualificare le aree interessate… quale migliore occasione?
Potrebbe anche essere una buona occasione per esporsi come “cavia” per una ricerca su riutilizzzi di parti di città…
Personalmente non do molta importanza alla conservazione (tema caro ai restauratori), ma è FONDAMENTALE, fare cultura, o meglio porre le basi per quel pensare comune rivolto al nuovo, al rispetto, al senso del bello e del vivere meglio… cosa che la nostra mediocre classe di architetti non può e non riesce a fare per i limiti genetici che le appartengono (Purini è il loro massimo esponente)… basta sono andato troppo oltre.
Ciao a tutti!!!
Ho qualche domanda da porre al blog (tutti inclusi):
Ma Voi architetti….vi siete mai messi dei panni di chi vive le “Vostre” architetture quotidianamente….e che magari non vive di un bel disegno pubblicato in una rivista fatta solo per la Vostra categoria illuminata?….
Fantozzi trsformava la tangenziale in fatto comico…un’altra visione più “corretta politicamente” la mostrava Alberto Sordi
…ma:
Ci avete mai pensato alle persone che vivono accanto ad “uno dei più interessanti esempi di archeologia “industriale” della capitale “????
Voi vivete quotidianamente il disagio di una strada inadeguata in un luogo inadeguato? sarei curioso di sentire i Vostri commenti.
Un abitante di San Lorenzo
Caro abitante di San Lorenzo in Roma, la sua domanda sembra una provocazione ma centra la questione: perché costruire?
Costruire per fare affari, per celebrare l’architettura o per fare abitare. Perché se non si abita non si esiste. Gli architetti debbono pensare a tutto questo dosando e calibrando, ma non sempre riescono, tirati come sono dalle contraddizioni del tempo in cui vivono. La cosa più paradossale è che spesso le grandi opere pubbliche vengono propagandate come salvifiche rispetto al degrado generato dalla stessa attività edificatoria. E’ come se si realizzasse la pace costruendo un grattacielo high tech in territori dilaniati dalla guerra. Però, dobbiamo anche riflettere sulla domanda che i committenti, privati e pubblici, rivolgono agli architetti. Anche in architettura vale la legge della domanda e dell’offerta.
Caro abitante di San Lorenzo… non per difendere la categoria degli architetti CONTEMPORANEI o lepersone che in questo blog sono intervenute… ma qui si parla di RIQUALIFICARE la sopraelevata, di trasformarla in un “giardino in quota”. Capisco il disagio, capisco la scarsa qualità urbana, capisco anche che le responsabilità di quello che viene definito mostro è forse opera di MALAMAFIArchitetti… comunque una classe becera di professionisti (?) che appartiene al passato, ovvero di tutti quei gregotti, rossi, samonà…ecc-ecc, credimi SOPRAVVALUTATISSIMI. L’unica cosa che sento di dire è “ABBI FIDUCIA”, le cose sono cambiate, probabilmente c’è più coscienza estetica e più voglia di qualità urbana.
Comunque tutti i giorni vivo il problema e il disagio non di una, ma di un molteplice numero di “strade inadeguate in luoghi inadeguati”, e questo, personalmente, mi spinge a cercare soluzioni, a pensare come poter far meglio nel mio futuro professionale… e comunque mi fa anche rendere conto dell’assenza di urbanisti… ma tutti dobbiamo contribuire alla spinta verso una città migliore, fatta di luoghi migliori, senza la paura del nuovo e la smania, a tutti i costi, di conservare… insomma dobbiamo progredire… e chi se ne importa dei brasini, del debbio, morlpurgo…, libera, ridolfi (per carità!) ecc… hanno fatto il loro tempo… in più senza competere con il vasto mondo dell’architettura internazionale… protetti… ovattati… dal sistema provinciuale italiano…
Intanto saluto l’ abitante di san lorenzo, che fa piacere vedere in un blog di soli architetti.
Poi lo inviterei a sognare con noi altri architetti un futuro diverso per “uno dei più interessanti esempi di archeologia “industriale” della capitale .
Perchè senza macchine, smog rumori e puzze varie rimane una meraviglia di cui esistono pochissimi esempi simili, e qualcosa che strappa Roma alla sua sonnacchiosa vita di villaggi confederati e la fa assomigliare un pò a una Metropoli.
Io lancerei un concorso internazionale pieno di olandesi per ripensare la sopraelevata, senza trasformarla necessariamente in un parco.
Forse più un Luna Park, se dipendesse da me.
Chissa che Muratore non lanci la proposta…
Cari saluti a tutti
tommaso
Veltroni come Bloomberg!!!
West Chelsea come San Lorenzo!!!
io chiedo la illuminazione da parte del piu’ newyorchese di questo blog!
Berti se ci sei batti un colpo.
Marco,
ti trasferisci in un appartamento con viste sui reperti archelogici
poi cosi’ puoi fondare “Amici della tangenziale”, come i newyorkesi “Friends of High Line”.
Tommaso,
una metropoli senza macchine, senza smog, senza rumori, ma mi spieghi dove sta che mi trasferisco subito!!! pero’ no, sai che noia, sarebbe come una sonnacchioso villaggio confederato.
io lancerei un po di olandesi dalla sopraelevata, o dalle montagne russe del nuovo Luna Park di San Lorenzo.
Auguro all’abitante di San Lorenzo (purtroppo per niente provocatore, ma solo sfortunato e impotente spettatore) di diventare il presidente degli “Amici della tangenziale”, (fondato dal tuo nuovo vicino Marco) di contrattare senza concorso di progettazione un architetto olandese, magari volante, (amico di Tommaso naturalmente), vorrei esserci all’inaugurazione del Luna Park per tirare le freccette magari tutti assieme.
viva Gregotti, Samona’, Rossi, Fantozzi e pure Sordi.
Ma non si potrebbe smontare la sopraelevata e rimontarla altrove, come si è fatto con le “antiquità” egizie per tenerle all’ asciutto dopo la costruzione della diga di Assuan? (o Hassuan?) Si potrebbe rimontare in un posto più adatto ad accoglierla: sospesa sul laghetto dell’ EUR, o a Ostia… O possibilmente in uno spazio libero, e farne una attrazione turistica, magari con tanto di centro commerciale (o uno spazio per gare auto-motociclistiche clandestine alla “Fast and Furious” – ma “legalizzate”, e con costoso pedaggio!) Comunque e specialmente un posto libero, vuoto, dove lasciar librare nell’ aria lo scorrevole-e carrozzabile- fluire lineare della strada… Peccato per me non conoscer meglio questo pezzo di architettura “on-the-road” (una “Lost Highway”?) dato che abito in tutt’ altro luogo, altrimenti avrei potuto dir di più…
Caro architetto Federico Calabrese… mi rammarico per lei….
personalmente adoro A. Sordi e adoro alcuni dei suoi film… comunuqe fonderò il funclub degli “amici della tangenziale” (grazie per il consiglio), vivrò in città ipertecnologiche progettate da olandesi (che lei disprezza… forse per invidia…?), con cittadini che hanno una cultura urbana, con sistemi di trasporto adeguati, con urbanisti (magari anglosassoni) che le hanno studiate… vivrò in edifici di qualità… LEI, invece, andrà a fare la spesa al “bellisssimo” parco Leonardo (progettato da suoi “amici”… forse… per Caltagirone…), andrà a pagare le bollette nelle “stupende” poste di Samonà a San giovanni, abiterà nei bellissimi quartieri borgate di Quaroni… in stile neo-abusivo (ma era più d’effetto definirlo stile neo realista…), andrà a trovare i suoi amici a palermo nel bel quartiere dell’accoppiata Batman-gregotti e Robin-purini… sognerà di comprare prima o poi il sogno della sua vita: la (puriniana) casa del farmacista… (visto che le parole del citato architetto l’hanno convinta, per ciò che riguarda le motivazioni di largo augusto)… già vedo i suoi arredi in stile postmodern… o meglio littorio… per ricordare sempre la nostra mediocre architettura… di cui lei è forse figlio… o meglio il degno successore… Che altro dire… trova banale risolvere la questione di largo augusto con il “livellare” la piazza… ? Ma ha visto i progetti? le sembra che qualcuno abbia livellato la piazza? Anche il progetto vincitore? Certo non è colpa sua… i progetti sono illegibili… cioè non sono assolutamente chiari… c’è addirittura chi cerca di cavarsela con dei “fumetti di totò e peppino” (a lei dovrebbero essere piaciuti….vito l’amore che nuitre per il genere…)… Altra cosa… visto che le parole del Professore Purini sono convincenti… non trova più banale creare una “camminata Belvedere” su un “trilite” per ammirare dall’alto il mausoleo…? Bella idiozia… penso a tutti quei poveracci che si devono inerpicare su un “mostro” (quello si…) architettonico… meglio lo skyline della tangenziale…
a parte questo… mi dispiace per lei veramente… rimanere relegati nel proprio provincialismo un pò buonista… cosa ci guadagna l’architettura nostrana?
Le auguro di vivere in città di travertino, mattoncini e tufi… mentre io gurderò un bel film di Alberto Sordi nel mio appartamento con vista sulla “highway romana” divenuta ormai parco… le do un ultimo consiglio… vada per un pò a new york… londra o in una grande metropoli.. (se già non c’è stato)… forse ci guadagna… lei e anche noi.
mi sa che l’arch.federico calabrese vive e lavora da anni a barcellona… anzi mi saluti il mio amico fabio ferone, con cui ha fatto il miesiano bar al montjuic…
Caro Marco Melani
è difficile pensare che la tangenziale una volta trasformata in highway parchificata(o parkway sopraelevata), possa davvero acquistare il carattere “sordiano” che lei impropriamente gli attribuirebbe…; forse perdendo anche quella sua particolare collocazione sospesa a metà tra pezzo precocemente già archeo-industriale e una certa vena futurista, diventerebbe appannaggio,stavolta sì degli speculatori, offerta come vittima sacrificale alla gentrificazione di turno;…loft con vista tangenziale di cui lei, appunto, sarebbe senz’altro il primo acquirente…
Eppure per fortuna, Roma, città di mattoni tufo e travertino non potrà rinunciare alle sue peculiarità e particolarità che ancora le consentono di creare “monumenti”, ovvero testimonianze fossero anche di riflessioni personali come quelle di un progettista come franco purini, per il quale immagino lei abbia profonda stima non fosse altro per lo spazio cui gli dedica in ogni suo intervento.
Credo che ogni momento, sia lo zen di batman e robin, come li apostrofa lei, sia il progetto a piazza augusto imperatore, siano le intenzioni pseudo abusive di ludovico quaroni, sia l’air terminal di lafuente, che solo roma avrebbe saputo trasformare una fantastica cattedrale nel deserto qual’è attualmente,abbia una profonda ragione storica che ci consente di starne qui a parlare….nel bene o nel male.
Grazie
mio nonno (che non ho mai conosciuto) diceva:
pe’ capi’ ce vo a capa.
Melani che astio!!
Le sara’ andato mica di traverso il tacchino ripieno, durante le feste?
lei non era quello che era daccordo con il mio commento, sul progetto di Purini?
non era daccordo con me sulla somiglianza del maniglione con il Masp di Aquilina Bo Bardi ( i cognomi sono due, Melani, staccati,il suo e quello del marito Pietro Maria Bardi), che lei conoscera’ sicuramente, data la sua frequentazione di sottopassi e cavalcavia delle metropoli del pianeta, compresa quella paulista.
la invito a contare fino a 100, prima di esternare il suo astio, evitando di fare brutte figure.
Faccio la spesa dal Pakistano amico mio, imbuco le lettere a Correos, vivo e lavoro in un basso, il tutto nel quartiere piu’ popolare della mia citta’, tra la casa Vicens e la casa Fuster opere di due provinciali modernisti catalani.
pero’ confesso che faccio le vacanze Sao Paulo (la mia compagna e’ di Brasilia)
faccio a volte il caffe’ in una caffettiera disegnata da M.Graves, anche se preferisco la napoletana di De Filippo.
pero’, mi piacerebbe, Melani, visitarla e invidiarla, nel suo loft chic and basic con vista parco, dipinto di arancione olanda,
le porterei in dono una di quelle palle finto vetro, che se le giri scende la neve, magari sui grattacieli di Shangai, oppure nella versione piu’ conceptual-cool di vedovamazzei,
conoscendo, lei sicuramente l’arte contemporanea, apprezzera’.
P.S.
alla piazza livellata, preferisco una Pizza e A Livella di Toto’.
non mi piacciano i comics a parte quelli di Herge’, ha tempo fino al 19 febbraio, per vedere la splendida mostra del Centre Pompidou.
come ultima cosa mi premetto di darle un consiglio per quando ritornera’ a New York, si vada a prendere un ristretto al the Park, un grazioso bar dove giusto in CAPA ( quella che serve per pensare)passa la High Line
…forse ci guadagna…lei, ma noi no.
vivia il pastiche postmodern di salsicce e friarielli.
P.S. :volendo fare il vecchio gioco del fustino del Dash…io non cambierei mai casa mia a piazza vittorio per una casetta monofamiliare a schiera a osdorp,lontana periferia olandese…dove la qualità urbana è progettata- sezioni stradali ben disegnate, proporzionate, dimensionate, trasporto pubblico che in quindici minuti ti porta al centro di amsterdam…-ma,nella realtà…non augurerei mai a nessuno di passarci il resto della propria vita.
Io proporrei di far “colonizzare” la tangenziale ai romani, esattamente come hanno fatto sempre per ogni cosa…è un bel supporto no?!…prima che finisca sulla carta della qualità del nuovo piano regolatore…allora sì che potremmo dolercene…
scusate la lunghezza…
Vorrei scusarmi per l’impeto con cui ho inveito… mi dispiace veramente… ma purtroppo è un mio limite… sono filoanglosassone (architettonicamente parlando…) ma spesso dimentico le mie radici e cultura… cioè il fatto che sono un mediterraneo di cultura classica… un PASSIONALE che non riflette.
NON vorrei essere capito male… non mettevo in dubbio la professionalità di nessuno, sicuramente l’architetto F. Calabrese sarà un ottimo architetto. Quello che non riesco a tollerare è l’atteggiamento… cioè il dire sempre NO, il NON proporre, io penso una cosa (giusta o sbagliata che sia): ben vengano le archistar, ben venga Fuksass (che a me piace, sempre architettonicamente parlando… almeno ho il coraggio di ammetterlo), si alla Mayeriana chiesa in periferia, si alla ZAZà, si all’inutile città dei giovani dell’olandese volante… si a tutto questo… poichè serve a dare una spinta propusliva alla cultura urbana che, aimè,… non abbiamo (mi ci metto anche io in mezzo). Non sono daccordo con chi dice… “HEY Roma non è New York”… ma dai? Scusate, ma questo non ha senso… Sogno che un domani (molto vicino) Roma sia una città all’avanguardia, con 10 linee di metropolitana, al pari di Parigi, New York, Londra… senza
interrogarsi sul contesto… logubrazioni storiche… citazioni… il tutto poi per vendere un’idea e un’architettura mediocre vigliacca… che costruisce con mattoncini, marmo e tufo… come se questo bastasse a inserirsi bene nel contesto (romano).
Io viaggio molto (e chi se ne frega direte voi…giustamente…) ed ogni volta che torno a roma e comunque in italia, ho l’impressione, aimè, oggettiva constatazione, che tutto sia fermo… in realtà nel resto del mondo, la gente si muove, le persone progrediscono, tutto va avanti è dinamico… e qui tutto resta uguale… ci vuole una spianta…
L’architettura non salva il mondo, è probabilmente una questione poco importante, ma viene vissuta e fruita quotidianamente dalle persone e sicuramente può dare questa spinta al progresso, alla cultura urbana…
Per finire questo mio monologo logorroico… basta dare colpe alla politica, a chi muove i fili… Forse non costruirò mai… forse io stesso sono uno dei “mediocri” italici architetti contro cui inveisco… ma cerco di essere propositivo, di dire affrontiamo il problema, piuttosto che lasciare le cose come vadano… ovvero di arrendermi… dire sempre NO.
Sarò stato buonista? Forse… ma credetemi… meglio cambiare atteggiamento.
Grazie per l’attenzione… e un caro saluto all’arch. F. Calabrese… buon lavoro
Ciao a tutti!
Leggevo ieri (9 gennaio 2007 x la cronaca) le risposte al mio intervento.
Vi ringrazio molto del tentativo di propormi una chiave di lettura nuova rispetto al mostro tangenziale. Devo essere onesto: ci ho provato a pensarla “diversa”… ma scusate proprio non ci riesco.
Noi cittadini ci limitiamo a vivere certi spazi e se li troviamo inadeguati (per quanto interessanti e newyorkesi)….sempre inadeguati e fastidiosi restano!!!.
Scusate la schiettezza…
Comunque una cosa invece appare evidente:
Io Vi avevo posto delle domande. Domande specifiche e se volete, tecniche. Potremmo dire “domandi per architetti”. Io mi aspettavo risposte tecniche e risposte di architetti….mi sono ritrovato risposte di filosofia, di geografia (che c’entrano gli olandesi?), tutto tranne che una risposta al fatto che la tangenziale per quanto bella, è ” una strada inadeguata in un luogo inadeguato”.
Per questo vi chiedo una risposta più chiara se potete (e non dite che sono stupido e non capisco: potrebbe essere ma non credo proprio di esserlo!)
Comunque vi rigiro le domande (x la cronaca sono due o tre commenti in alto nella pagina del blog!).
Ps.
E’ da un po che vi leggo. Fate attenzione: capisco che le lotte interne per imporre le proprie idee siano una cosa divertentissima da portare avanti all’interno di un blog….ma se leggete i tre commenti successivi a quelli rivolti a me, vi scontrate con una sorta di delirio cultural-architettonico (mi sa che ‘sta olanda è proprio importante!) che onestamente è proprio poco chiaro a me e con me ai più.
A Napoli, in corso Novara, fu tirata su una sopraelevata che tolse aria e luce agli edifici prospicienti. Non si sentirono le ragioni degli abitanti perché era un ‘bel periodo’ per fare speculazione con soldi statali. Il lavoro prima di tutto; rimasero con questa inutile opera per qualche annetto; sin quando, ormai definita obbrobrio ed inutile sperpero di denaro pubblico, fu buttata giù. E così gli abitanti di corso Novara tornarono a riveder la luce.
Naturalmente questa è un’altra storia. I percorsi sopraelevati della Tangenziale Est sono stati utili alla città. La loro salvaguardia sarebbe una sorta di benemerito pensionamento. Il vero problema non è la struttura ma il suo utilizzo. È l’auto a produrre smog e rumore, è l’auto ad avere inquinato l’ambiente. Una strada sopraelevata per cicloamatori e podisti, a vista panoramica, con regole di ingresso e chiusura, non credo che disturberebbe più di tanto e preserverebbe la memoria senza stravolgimenti.
Ma credo che le parole siano inutili perché i fatti dicono che tutto rientra nelle decisioni del Comune e della Regione. E tutto è già stato, o no? Comunque non facciamoci illusioni, le ragioni politiche non corrispondono sempre alle ragioni degli abitanti, sono spesso un cavallo di Troia che nasconde propositi ben più ‘distruttivi’.
Paradossalmente è proprio grazie a questa struttura che si è bloccato lo “sfruttamento” intensivo del territorio. Questa struttura dà fastidio al Comune molto più che agli abitanti di San Lorenzo.
Che bello… ho scatenato un pò di risposte… Calabrese… poteva essere più cattivo, ma va bene… purtroppo faccio molti errori e nella fretta ho scritto “Bobardi” invece di Bo Bardi… a parte queste battute…, credo che il positivo sia proprio questo… discutere… Non sa la gioia che ho avuto nel leggere quel suo intervento… perchè era quello che pensavo… le ho fatto anche le mie apologie… che dire… forse l’idea di colonizzare la tangenziale non è male… va bene anche buttarla giù… personalmente mi piacerebbe avere dei percorsi verdi sopraelevati… (per l’abitante di san Lorenzo…: “queste sono 3 ipotesi”)… basta che qualcosa si faccia… Sono pienamente daccordo con Pasquale Cerullo.
Per finire sempre con Calabrese…Io la CAPA la uso… e le brutte figure non le faccio… (sicuramente non conto fino a 100) invito anche lei, a fare lo stesso.
Altra cosa… per chi abita a p.za vittorio, chi va dall’amico pakistano… chi guarda roma da barcellona e conosce il bar di new york… io abito a via bravetta davanti al residence roma e di problemi ne conosco. Se vuole, posso darle anche io dei bei consigli… posti in cui andare a prendere un caffè… città da visitare…anche se, ahimè, credo che i suoi consigli fossero solo per dare sfoggio di se stesso.
Melani,
la fretta e’ cattiva consigliera.
conti con me 123456789………………55…………………………78………………..100.
1234567…….50…….75…..89……98 99 100
Grazie per il consiglio…
qual’è il film di Alberto Sordi di cui si parla? mi interesserebbe molto vederlo.grazie
é stato molto bello leggere i vostri commenti, e vi vorrei mettere a conoscenza del fatto che esistono Tesi in Architettura (tra cui la mai) sulla Tangenziale seguite dal Prof. L.Altarelli della facoltà di architettura “L.Quaroni”.
Qualcosa si muove!!!