proposta indecente? …
“fuori i ciclisti dal Foro” …
e non ci vengano a dire che è “politicamente” scorretta …
e che … magari con il “prossimo” governo …
di nuovo in gabbia …
non c’è pace per gli obelischi romani …
antichi o moderni che siano …
sono tutti abili e arruolati … per la pubblicità …
vedendolo così inutilmente martoriato (l’obelisco) … mi è venuto in mente un bellissimo testo di Francesco Tentori (che non so se sia mai stato pubblicato … eventualmente non c’è che da chiederglielo …) intitolato “Rilievo verbale del Foro Mussolini o Foro Italico in Roma” … sicuramente la cosa più intelligente e puntuale scritta di recente sull’argomento … ove, alla fine di una ricerca appassionata, … poneva a sé e ai suoi amici alcuni quesiti inquietanti sulla “paternità” del monolitico oggetto …
interrogato sull’argomento … non potei naturalmente esimermi e fui quindi ben lieto di rispondere, ma … non avendo nulla di concreto da suggerire … scelsi la via dell’invenzione … e buttai giù due righe che, comunque, incoscientemente, vi giro qui di seguito … :
“ … la vicenda dell’obelisco al Foro Mussolini mi ha sempre affascinato anche se non ho mai approfondito nel dettaglio l’intera vicenda, quindi ti rispondo a braccio e insieme ad alcune notizie certe ti lascio anche, per quello che può valere, qualche mia ipotesi-supposizione-sensazione.
Le notizie che hai raccolto da parte di xxx sono autentiche e documentate, per quanto riguarda invece il testo di xxx devo dire che a me non risulta che ci sia stato un concorso (come peraltro anche tu avevi già notato). Mi risulta invece, da una testimonianza di Giulio Ricci (figlio di Renato) che l’idea dell’obelisco sia appunto del padre e che risalga al ’28 quando, insieme ad una delegazione di industriali del marmo di Carrara (Ricci che era stato in precedenza presidente del loro consorzio) presentò a Mussolini anche un plastico del nuovo monumento. In effetti a partire dal 1929 anche i disegni generali di Del Debbio per il Foro riportano la presenza dell’obelisco.
Per quanto riguarda la sua forma definitiva (basamento e monolite) la questione, non ostante la versione ufficiale (sicuramente esatta) che lo vorrebbe progettato da Costantino Costantini, appena laureatosi a Torino (alcuni accenti “alla Sartoris” nel basamento potrebbero confermarne la paternità geografica) io propendo per un’altra versione, assai più romanzata e rispetto alla quale non porto nessun elemento di conforto documentario, quindi: una pura invenzione …
Mi piacerebbe credere che ci sia lo zampino di Luigi Moretti che, proprio in quegli anni cruciali per la modernità italiana, frequentava intensamente Ricci tanto da sostituire, proprio dal ’32, lo stesso Del Debbio. In questa ipotesi, l’incarico sarebbe stato affidato a due giovani progettisti neolaureati (Costantini poi affiancato da Pintonello), per non dare troppo nell’occhio e quindi, in certa misura, poter così conservare l’intera paternità a Ricci (che, non va dimenticato, aveva una visione piuttosto demiurgica, tutta personale e collettiva insieme, “fiumana” e dannunziana, dell’intera operazione come “città dello sport”, ma soprattutto “città dell’arte”).
A conforto di questa ipotesi che, te lo ripeto è di pura fantasia, una piccolissima operina di Moretti, di quache anno più tarda, all’interno dell’allestimento di un locale di via Nazionale allora assai alla moda: l’American Bar, dove Moretti inserisce una piccola fontana che ripete abbastanza fedelmente la volumetria, piuttosto suprematista, del basamento del monolite. Perché quella scelta? Un gesto goliardico per sostituire il nome di Mussolini col “logo” del nuovo locale? Oppure una specie di firma postuma su un’opera che, al fondo, gli apparteneva? Una speciale formula di appartenenza in cifra, un vero e proprio crittogramma, cui tanto spesso lo stesso Moretti fa altrimenti ricorso in tante sue opere successive?Capisco di non averti dato la risposta che ti aspettavi, ma ho solo cercato di ascoltare il monumento … tante volte le pietre parlano … al di là dei documenti.” …
Comunque siano andate le cose …
Resta, oggi, l’oscenità dell’attuale gestione del Foro …
Le proposte che si susseguono sono tutte a senso unico …
si tratta di far cassa … di mettere a reddito …
qualsiasi cosa a qualsiasi costo …
dallo Stadio alla Casa delle Armi, dal Tennis all’Obelisco …
alla faccia della Storia, della Cultura, dell’Arte e dell’Architettura …
se esiste un Ministro … faccia qualche cosa …
se esiste un Sindaco o magari anche solo un suo Assessore …
diano qualche segno di vita …