Da Ettore Maria Mazzola: …
“Caro Professore,
di ritorno da Madrid, dove ho partecipato allo splendido convegno Arquitectura y Humanismo (per chi fosse interessato il mio intervento si intitolava “Designing the sense of belonging”, e la paper è pubblicata su Academia.edu
https://www.academia.edu/16896588/_Designing_the_Sense_of_Belonging_Theory_and_Didactic )
sento di dover condividere con tutti i colleghi italiani seguaci di Archiwatch la gioia di aver scoperto un architetto straordinario del quale fino a qualche mese fa ignoravo l’esistenza.
Se avete una decina di minuti da spendere, vi consiglio di vedere il video dedicato al vincitore del Rafael Manzano Martos Award 2015, l’architetto Donald Gray.
Un architetto straordinario la cui architettura vernacolare è poesia pura.
Un’architettura senza tempo dove vivrei senza rimpianti
Un architetto anticonformista che, grazie al suo amore per l’architettura e l’artigianato, è stato silenziosamente in grado di far rinascere alcune pratiche artigianali meravigliose – mettendo su una vera e propria scuola – generando delle realtà urbanistico-architettoniche semplicemente meravigliose.
… Inutile sottolineare come le riviste patinate di tutto il mondo lo abbiano opportunamente ignorato in questi quasi 60 anni di onorevolissima carriera.
Peccato!
… ma, come si suol dire, non è mai troppo tardi!
Godetevi il brevissimo documentario realizzato in occasione di questo premio che è stato conferito all’anziano architetto australiano/spagnolo lo scorso 28 ottobre presso la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, durante una cerimonia splendida alla quale non mi era mai capitato di aver l’onore di partecipare
Donald Gray: Premio Rafael Manzano Martos 2015 – YouTube
Ciao”
Ettore
Grazie Donald …
Grazie Ettore …
grazie professore!!
Credo che Donald Gray meriti di essere conosciuto nel nostro paese e nel resto del mondo e intuisco che anche lei abbia apprezzato molto il suo lavoro!!
Un caro saluto
Ettore
Notevole ! La concreta dimostrazione di come un modo di produrre architettura sia stato brutalmente soppiantato da un altro, l’attuale e globale, teso esclusivamente all’ottenimento del profitto e della massificazione dell’abitare, al soddisfacimento di bisogni indotti distruggendo il rapporto organico con la natura che la storia delle comunità urbane aveva armoniosamente costruito nei secoli.
Ettore, grazie per la segnalazione.
a. Gueli
Grazie della segnalazione!
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