
sovrapposizioni, tematiche, di assenze argomentativ e su aspetti centrali dell’abitare e di veri e propri errori. Ciò configura un paesaggio problematico, labirintico, nel quale i percorsi conoscitivi in qualche caso si interrompono, in altri si affiancano con leggere diversioni. Un paesaggio che vede zone confuse confinare con spazi dal disegno semplice e chiaro. La lettura di alcuni aspetti particolarmente evidenti di questa condizione complessa e contraddittoria è un tentativo parziale e provvisorio di pervenire a una visione dell’architettura del Novecento e dei primi anni del nuovo secolo più aderente alla realtà. Una visione critica meno legata a quell’insieme di interpretazioni ideologiche che hanno segnato in profondità e condizionato sensibilmente la storiografia dell’architettura moderna, rendendo il territorio del progetto ancora più impervio e indeterminato di quanto non lo sia per la sua stessa natura.”
Franco Purini, 23 ottobre 2015