Roma, Ippodromo Tor di Valle, Julio Lafuente, 1957-1959
Non fatemi fare boom …
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Intanto come antipasto ci sarà la carica dei101, poi il resto verrà.
Un ricordo!
Nel 1978, epoca di gioventù eroica fatta di studio matto e profondo per formasi “architetto”, rivelatasi oggi assolutamente inutile, in Facoltà, a Napoli, gli instancabili e Izzo & Gubitosi, organizzarono una mostra dell’argentino Eduardo Catalano, che venne a tenere una colta e tecnicamente complessa conferenza sui suoi parabolidi iperbolici.
Be’! a me, che avevo all’epoca ancora poche nozioni di statica, ma comunque curioso e rompiscatole studente, vennero dei dubbi; alla fine della conferenza, davanti ad una foto delle sue opere, chiesi a Catalano, un bell’uomo dal piglio tanguero: “ma come riesce a far reggere queste sue strutture su due soli punti di appoggio? … e lui, sorridendo mi rispose: “ma solo l’uomo, che ha il senso dell’equilibrio nel suo orecchio, può reggersi su due piedi!”. Ed allora? Dissi io sempre più impertinente e curioso giovanotto; e lui: “ sono i montanti delle vetrate che le reggono!”
Che bei ricordi, ed anche questi sono serviti!!! …
Saluti
paolo di caterina
https://atechnologyjobisnoexcuse.com/2012/03/eduardo-catalano/
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