ECOSOSTENIBILITA’ DEMAGOGICA O DEMAGOGIA ECOSOSTENIBILE
Mamma natura, mi hai sempre insegnato le regole pratiche della giusta messa a dimora dell’albero, dell’arbusto, del cespuglio o del fiore a seconda dell’insolazione, dell’orientamento, del clima, del vento e mi hai sempre insegnato del loro difficoltoso mantenimento e della loro delicata sopravvivenza.
Mamma natura, mi hai sempre insegnato che ogni cosa deve stare al suo posto, gli alberi nei boschi e l’erba nei prati.
Mamma natura, ora vedo questo proliferare di vegetazione sui progetti di grattacieli, di palazzi, di case, vedo terrazze piene di alberi, di arbusti, di cespugli, come piccoli boschi pensili, vedo facciate annullate dai rampicanti, tetti che non sono più lastrici di cemento ma parchi verdi con nidi di rondini e di aquile.
Mamma natura, ma t’immagini che si può passeggiare in terrazza, si può portare il cane a pisciare sul tetto, e da dietro la siepe spiare la strada, ma t’immagini che non c’è più bisogno d’uscire di casa, il fuori è venuto in casa.
Mamma natura, scherzavo dai, sono palazzi e case per ominidi, automi e marziani, è tutto un verde di plastica, non sono alberi veri, non sono siepi vere, non potrebbero sopravvivere.
Mamma natura, lo sai come sono gli architetti, gli piace tanto giocare con le cose che conoscono poco, come giocare con te.
( tratto da “Mauro Andreini. L’ARTE DEL CAZZEGGIO E’ L’UNICA MATERIA IN CUI MI SENTO PREPARATO” )
Ah, bè: se si tratta di essere preparati sul cazzeggio capisco tante cose sull’inarrestabile successo delle archistar!
Poesia pura e indimenticabile.
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