VINCENZO FASOLO … il vero maestro di tutti gli architetti romani …
Tra Secessione viennese e Accademia romana … da Wagner a San Luca …
Il maestro di Moretti e di Ridolfi …
Da lui nasce lo spazio moderno romano che evolve da Michelangelo e dal Barocco …
Senza Vincenzo Fasolo nemmeno Piacentini … Zevi … Muratori … e Portoghesi …
Una mostra rustica negli ambigui spazi del bouduoir kitsch e civettuolo di Villa Torlonia … la più pacchiana delle ville romane … vero trionfo del torlonismo rampante … parvenues … tanto ricchi quanto cafoni … e poi un restauro che grida vendetta …
comunque e finalmente una mostra doverosa e necessaria … anche se un po’ affrettata e criticamente del tutto acerba …
una caterva di materiali eccezionali e tutti da studiare, finalmente, resi al pubblico per la prima volta … in un formula assai volenterosa, ma altrettanto alluvionale …
un vero “Maestro” che ha allevato intere generazioni al culto della storia, dello spazio, del segno e del disegno …
come Broggi … è venuto a Roma da lontano e ha saputo meglio di tanti altri indigeni capirne e progettarne il senso di una nuova architettura …
come Brasini … si è fatto interprete degli etimi più profondi di un linguaggio e di un senso dello spazio che fanno delle sue opere un palinsesto ineliminabile di esperienze che segnano in profondità la prima metà del Novecento romano …
dai villini di Monte Sacro … agli edifici di Ostia nuova … dalla caserma dei vigili di Testaccio … alla colonia Vittorio Emanuele … dalla Delegazione ostiense … alle scuole romane … dalle case di via Napoleone III° al villino Parisini … dalla Cadlolo al liceo Mamiani … fino al Ponte Duca d’Aosta … solo per citare qualche caposaldo attraverso una serie sterminata e tutta da studiare di progetti, studi, proposte, rilievi, restauri, invenzioni, tutti nel segno di una inesauribile fiducia nella architettura e nella sua storia…
assolutamente d’accordo su tutto!!!
Ottimo post. Non vedo l’ora di andare a visitare la mostra
Chi sono stati gli allievi di Fasolo?
Il materiale esposto è impressionante! Davanti a certi disegni si rimane senza fiato, e non solo ovviamente per l’abilità della mano. Peccato per il progetto espositivo che un po’ latita e per le didascalie scritte non proprio benissimo.
Per chi, come me, non conosceva tutte le opere e i progetti di Fasolo resta comunque una mostra imperdibile.