Delirious Salerno … città martire dell’architettura contemporanea …

GRANDE ARCHITETTURA ...

Dal sito istituzionale della città di Salerno, “Ippocratica Civitas”, come recita il cartiglio sullo stemma cittadino al quale andrà presto aggiunto “Città martire dell’architettura contemporanea”, leggiamo annichiliti alla data di oggi:

Il Sindaco V. De Luca ed il Soprintendente G. Zampino hanno presentato il progetto, la location ed il comitato tecnico-scientifico

“Ospitare il nascente Archivio dell’Architettura Contemporanea a Salerno in una delle due torri di Piazza della Libertà disegnata da Ricardo Bofill”. E’ questa la fantastica location che il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca immagina per il nuovo spazio museale che stanno realizzando l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza BAPPSEdi Salerno.

De Luca pensa questo Archivio come luogo ed occasione di confronto permanente sull’architettura contemporanea a partire dalla straordinaria esperienza urbanistica realizzata a Salerno con il lavoro delle più grandi firme dell’architettura contemporanea Oriol Bohigas, Zaha Hadid, David Chipperfield, Ricardo Bofill.

Il Sindaco considera, altresì, l’Archivio “un grande attrattore turistico e culturale che programmi eventi multimediali durante tutto l’anno ed offra anche la possibilità di trascorrere il proprio tempo libero in un caffè dell’arte su una delle terrazze. Una visione europea e moderna degli spazi museali che uniscono alla qualità dei lavori esposti anche una fruizione gradevolissima”.

Per promuovere il progetto, arricchire il dibattito sull’architettura contemporeanea e raccogliere i primi materiali da esporre il Comune di Salerno e la Soprintendenza hanno deciso di organizzare un ciclo d’incontri sul tema “Architettura, Economia e Territorio” con le relazioni dei grandi protagonisti della trasformazione urbana di Salerno.
Hanno già dato la loro adesione: Santiago Calatrava – che inaugurerà il ciclo d’incontri- Ricardo Bofill, David Chipperfield, Zaha Hadid, Oriol Bohigas, Massimo Pica Ciamarra, Jean Nouvel, Nicola Pagliara, Dominique Perrault, Raul Ruisanchez, Tobia Scarpa, Maria Aubock.

Domani martedì 30 giugno alle ore 18.00 Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno la Lectio Magistralis di S. Calatrava inaugura il ciclo d’incontri su “Architettura, Economia e Territorio” …

La prestigiosa location del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno per l’incontro è stata esplicitamente richiesta da Calatrava che – nel corso di una sua recente visita – è rimasto particolarmente colpito ed ispirato dalla bellezza artistica del Massimo Cittadino …

Ingresso libero e gratuito” …

… … …
e te lo credo … ce mancava puro che dovressimo pagà …

salerno

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6 Responses to Delirious Salerno … città martire dell’architettura contemporanea …

  1. pasquale cerullo ha detto:

    Questa abominevole piazza della Libertà, il cui nome già di suo è altamente allusivo, è un aborto di progetto. C’è una ricerca di grandeur attraverso una scala gigante. Un po’ san Pietro, un po’ piazza Plebiscito con la quale si vuole concorrere. Una sorta di crescent, una notevole volumetria in pieno centro cittadino, includente residenze e uffici, chiude la città al mare; un errore progettuale di chi non conosce una cippa della storia di Salerno e di chi non ha la sensibilità di comprendere la tradizione di questa città. Salerno è una città di mare e questo suo arco convesso la respinge all’interno, chiude la visione del mare e dal mare verso il nucleo urbano. Un architetto straniero forse è meno soggetto a critiche, più plasmabile ai voleri dei realizzatori politico-imprenditoriali; una vistosa speculazione per mettere a rendita una parte di città storicamente a vocazione marinara-portuale. Mi dispiace, ma in questa città la cultura vera latita da anni e anni e anni…

  2. massimo vallotto ha detto:

    Forza società civile, se non siete d’accordo con queste devastanti “intrusioni” datevi da fare!
    A Bassano del Grappa, le liste civiche hanno rovesciato la giunta che voleva imporre le torri di Portoghesi e i nuovi amministratori si sono assunti l’impegno di annullare la delibera che le autorizzava. Noi, società civile proattiva, abbiamo contribuito in maniera determinante a fermare quello che, adesso, la maggioranza dei cittadini ha capito poteva essere un errore irreversibile. Ora ci auspichiamo che il nuovo sindaco inviti al più presto i proprietari dell’area ad un tavolo tecnico, per concertare un nuovo intervento rispettoso dell’identità culturale e storica della nostra cittadina medievale, esplorando anche altre possibilità edificatorie che, tramite perequazioni e crediti edilizi, potrebbero essere più sostenibili in termini di carichi urbanistici per una zona così centrale e già congestionata.
    Anche il suo intervento Prof nel convegno “Grattacieli, modello sostenibile per Bassano?”, è stato fondamentale nel percorso di sensibilizzazione della Città su quanto le poteva accadere, e di questo noi le saremo sempre grati.
    Forza intellettuali salernitani, se vi sta veramente a cuore la vostra Città, datevi da fare!!!

  3. Biz ha detto:

    “pestigiuosa locheiscion …”
    ce mancava puro che dovressimo pagà …
    (bellissimo…)

    p.s.
    ma Bofill è diventato arterio, che fa sempre lo stesso crescent? Oppure ha scoperto le meraviglie del computer …
    Mi immagino, nell’atelier … riciclare riciclare … di quello c’abbiamo pure i dettagli …c’è grossa grisi …

  4. Renato Filippini ha detto:

    E nel 2009 c’é ancora chi sostiene che Bofill sia un grande architetto, Mah…..

  5. Vincenzo ha detto:

    Mi piace che Salerno sia ricordata come città martire dell’architettura contemporanea,vista la rarità con cui si costruisce architettura in Italia è un onore!
    A parte gli scherzi,credo che la prima fase della pianificazione salernitana sia stata esemplare:si è partiti da un buon piano urbanistico per poi indire dei concorsi che hanno dato ottimi frutti come la città giudiziaria di Chipperfield e la stazione marittima dell’Hadid che potrebbe essere un piccolo gioiello.
    Ultimamente invece si stanno facendo scelte ideologiche come la questione del termovalorizzatore che si voleva affidare a Ghery e questo progetto del Crescent di Bofill che è abbastanza scandaloso,non è una questione di scala o volumetrie(per me potrebbero costruire anche un grattacielo)ma proprio di linguaggio…in un certo senso sembra che con questo intervento si voglia buttare via tutta la battaglia sulla qualità architettonica che si era portata avanti negli ultimi anni.

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