Isabella Guarini … turista del Novecento a Napoli … ci invia …
“Caro Prof. Muratore,
la memoria digitale dell’architettura del Novecento in Sardegna pubblicato da Pasquale Cerullo su archiwatch.it, è un campionario davvero straordinario: edificio per edificio si potrebbe riscrivere tutta la storia dell’architettura occidentale attraverso la proprietà associativa.Ma ci vuole tempo e pazienza. Mi chiedo, tuttavia, se la documentazione fotografica restituisca lo stato reale del contesto in ci gli edifici vivono, o meglio mi chiedo se gli stessi edifici siano riusciti nel tempo a influenzare il contesto o a conservare quello preesistente. La critica che spesso viene fatta all’architettura del Novecento è quella dello straniamento, perciò mi incuriosisce vedere come invecchiano gli edifici moderni. Di tanto in tanto, mi travesto da turista e vado in giro per realizzare “instant book” di architetture, come quello che invio sul Palazzo delle Poste in Napoli, opera di Giuseppe Vaccaro, straziato dal degrado, nonostante si trovi contornato da importanti istituzioni pubbliche: graffiti marmorei, pubblicità totemica, alloggi di rifiuti alla Rauschenberg.
Ma non è finita qui! Saluti.”
I.G.
Grazie … alla prossima …
Credo che occorra fare un passo indietro, e ripartire da un fattore che fu cruciale per una rinascenza consapevole dello spirito delle città: l’edificazione di un senso civico diffuso. Ma su questo occorre, credo, aspettare almeno qualche decennio…