Kounellis … socchiude, ad arte, l’orto dei monaci …

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Finalmente … qualche cosa di decente in questa città …
ci volevano i frati … anzi … i monaci Benedettini di Santa Croce in Gerusalemme a mettere insieme, con “semplicità” … arte … architettura … storia … ambiente … memoria … tradizione … cultura …
ci si dirà … bello sforzo … stanno lì apposta … fanno questo da secoli … è il loro “mestiere” da sempre …
ma quando una cosa “semplice” è pure ben fatta … fa sempre piacere …
e così a concludere una splendida opera di bonifica e di restauro dell’antico orto del monastero, opera, evidentemente, affettuosa, ed anche per questo egregia, di Paolo Pejrone architetto, laureatosi, per sua stessa ammissione “con molta noia e difficoltà” al Politecnico di Torino e poi divenuto, per sua e nostra fortuna, “giardiniere curioso” …
i santi fratelli chiamano l’artista reso un tempo famoso per la sua giovanile performance ippica nel terraneo, garagistico, attico-stalla-piscina del Sargentini anni d’oro (che, peraltro, proprio di questi giorni, festeggia il suo straordinario mezzo secolo nell’Arte …) … e gli commissionano la nuova porta di quel paradiso di civiltà, non solo botanica, che è tornato ad essere l’orto loro …
Kounellis non perde l’occasione di fare una cosa seria (non come nel caso della GNAM dove la carbonica istallazione risultò, al fondo, un bel po’ fasulla … ché gli scatoloni rugginosi erano colmi, ma … solo in apparenza …)
il committente, si sa, conta sempre parecchio …
e manco fosse er matto catalano … s’acchiappa mezzo Kilometro de tondino der sedici … lo ammatassa … lo smatassa … se lo rintorcina tutto a zigo-zago… e poi je’mpicca co’ lo spago de fero, … sur didietro, … certi bitorzoli … certi serci … de vetro colorato che sbrilluccicano d’arcobbaleno …
un capolavoro …
er fabbro greco c’ha azzeccato …
Walter e Francesco erano in prima fila …
Che abbiano capito la, benedetta, lezione?

P.S. Per la nostra gioia e la nostra salute … i laboriosi monaci, … a giorni alterni, vendono anche l’insalata …

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10 Responses to Kounellis … socchiude, ad arte, l’orto dei monaci …

  1. vingari ha detto:

    essendo un appassionato di arte africana che l,artista e anche un grande collezionista di sculture e maschere africane e oceaniche, volevo solo segnalarlo ,grazie per l,ospitalita vingari

  2. eduardo alamaro ha detto:

    … bene, sono contento, io di Napoli che bocciai (con Isolabella Guarini ed altri quattro coraggiosi, in Commissione edilizia ambientale), la recinzione “a supposte avvelenate” di Mendini per la Villa Comunale, ex reale, … e la pagammo!! …. non ho visto da vicino la “matassa santa” di Q/nellis, ma mi fido del giudizio di Muratore, del Suo occhio critico Giusto (le foto in questo caso “non rendono” bene l’insieme, frettolose, rifarle).
    Buon risultato quindi, perché l’amore si fa in due, di norma “antica”, (salvo ammucchiate e “varianti” in corso d’opera, non bisogna porre limiti alla Provvidenza). E quello con i monaci benedettini è sempre un rapporto originale ed intrigante. Evidentemente santo e che porta bene alla città… e cioè la committenza è importante per fare “da sponda”, per dialogare, per fare bene, … non è facile oggi avere una committenza colta ed avvertita sul fine Giusto, sul “che cazzo vuole?”, …. e se l’artista, peggio se artista/architetto, rimane solo o ha un interlocutore sbagliato, se piglia troppa “cunferenza”, s’allarga, .. “sbarea”, vuol fare l’Originale a tutti i costi (costi-parcelle, s’intende) … fa “la mossa”, fa il Ninì Tirabusciò (sciò, sciò), lo scandalo, lui ed il committente.
    Invece è bello, è cosa santa e giusta, fonte di salvezza Nostra, quando si fa insieme, si costruisce insieme, una cosa sentita e vissuta, frutto di un dialogo “normale” ed insieme innovativo, in Natura, nel suo verso, niente versus, … come in questo caso, mi pare di capire, … per amore, solo per Ammore, … pecchè, come recita la famosa canzone napoletana: “ciento catene (e matasse di Q/nellis) se ponno spezzà, ma chist’ammore (per la città di Dio) vo’ sempe campà!” Saluti, Eldorado

  3. efisio pitzalis ha detto:

    il cancello di kounellis è molto bello, ma per correttezza bisogna riandare al cancello di un’artista americana: Claire Falkenstein per il museo di Peggy Guggenheim a Venezia (1961): praticamente identico.
    un saluto

  4. isabella guarini ha detto:

    Grazie Eduardo, per aver ricordato il drammatico episodio delle supposte avvelenate di Mendini nella Villa Reale di Napoli. Aggiungerei anche gli chalet da MIlle e una notte in versione edenlandia e la recinzione a scarabocchi, non certo come “‘a ‘nserta’ e spine” di Q/nellis per l’orto dei monaci in Roma. Certo, ne abbiamo fatto di battaglie nella Commissione Edilizia integrata del Comune di Napoli! Spesso siamo stati battuti e , infine, allontanati. Ricordo quando tu dicevi che i pannelli di ceramica bavarese per rivestire i i chioschi nella Villa reale di Napoli, offendono la tradizione della Riggiola napoletana? E ti ricordi quando mi opponevo alla pavimentazione in legno di fronte al Maschio Angioino, all’imbarco dei vaporetti per le isole, perché faceva tanto Mare del Nord. E i famosi tabelloni pubblicitari in cinemascope con totem contro il paesaggio più bello del mondo, sempre dello stesso M/ini? Ora il tempo, che è galantuomo, ci sta dando ragione, perché i pannelli bavaresi si distaccano per la salsedine, le supposte avvelenate invecchiano, il tavolato dei mari del nord è stato rimosso per motivi igienici e la Soprintendenza ha ordinato la rimozione di ben cento mautoni pubblicitari in zona protetta. Eppure c’è ancora qualcuno che vuole rimuovermi dal blog. Non imparano mai!

  5. filippo de dominicis ha detto:

    ma è la stessa claire falkenstein del cancello della saracena di moretti a santa marinella? però le pietre di kounellis sotto il sole del tardo pomeriggio romano..da sturbo eh…

  6. eduardo alamaro ha detto:

    … ma no, coraggio Isolabè, non te la prendere, non prendiamoci troppo sul serio: “simme ‘e Napule, paisà!”, … ma chi ti rimuove a te?… però forse tu questo blog l’hai preso con troppo impegno, mi pare, … come fosse un lavoro, come fosse la “Commissione edilizia nazionale”, mica qui si danno pareri, prescrizioni, ecc…. è solo un simpatico teatrino dell’arte nostra, un intelligente “sfizio” di Muratore che si mette in gioco, … è una giostra web, un tram, un autobus romano. E’ “avanti c’è posto!”, è Aldo Fabrizi-Muratore, l’ho già scritto, … c’è chi sale e c’è chi scende, è commedia dell’arte nostra, si recita a soggetto d’architettura & paesaggio, … c’è l’imbeccata del “capocomico”, quell’altro risponde, un altro ancora si sente coinvolto, un altro se la prende, quell’altro ancora “sfotte”. Una signora si sente “toccata”, … ma chi è stato?, Pinello, ne sai niente? … ma quello gioca, provoca, è un “mattacchione”, … mica ti vuol veramente rimuovere da questo blog, … non sei mica un architetto parcheggiato in “zona riservata”, …. mica Pinello è un carro attrezzi dell’architettura …
    … e poi tu sei l’anima di questo blog, l’ho già scritto, sei ‘a mamma ‘e Muratore, la “Filumena Marturano” di tutti i muratorini d’Italia….. insomma Isolabè, resisti, siamo con te, non demordere, mordi, … ma con più gioia e ironia, rilassati!!! Prenditela più comoda, sei troppo generosa, sovresposta forse, mi pare, se mi permetti questo consiglio d’antico amico “di battaglie”: questo è solo un simpatico passatempo post/moderno, talvolta uno strumento di pressione civile in una civitas latitante, … e poi una lettera sul blog non la si nega a nessuno, è un appuntamento variabile, … quando si ha un po’ di tempo, “uno” dice: “famme vedè che dice Giorgio Archiwatch”, ….. e se tieni voglia di salire sulla sua giostra scrivi, sennò premi il pulsante “esci” e te ne vai!!!
    Che meraviglia il web, comodo. Tutto dallo studio o da casa, anche in pigiama, in pantofole, come me adesso! E sai che faccio ora, Isolabé, mi prendo un caffè e poi “scendo”: m’immergo nei vortici, nei flutti napolitani. Aiuto!!! Saluti e baci, Eldorado

  7. Giuseppe Raimondo ha detto:

    Credo che l’intervento fatto all’illuminazione e recinzione della villa comunale di napoli, insieme all’intervento di piazza dante fatto da Gae Aulenti siano i due interventi più scandalosi fatti nrgli ultimi 10 anni a napoli…Mi chiedo ma ki ha permesso questo scempio????

  8. isabella guarini ha detto:

    ” La Commissione edilizia nazionale”. Bene! Senza volerlo, scherzando , scherzando, tra il serio e il faceto, tra corone di spine veneto-catalane tradotte in greco, tra grattacieli romani e vesuviello alla genovese, tra rosso valentino e rosso trevi, tra tutto e il contrario di tutto, grazie a Eldorado, siamo arrivati alla definizione più appropriata del blog di Giorgio Muratore. In fondo non è un’idea tanto impossibile, visto il vantaggio di esprimere pareri standosene comodamente nel proprio studio o a casa. Sic!

  9. pasquale cerullo ha detto:

    LaCommissioneedilizianazionale
    Eh sì, Isabella… vista la Commissione comunale nominata per Campidoglio Due.

  10. pasquale cerullo ha detto:

    Con tutto il rispetto parlando, naturalmente. Si tratta di scelta istituzionale, per il ruolo burocratico ricoperto, anche in ambito architettonico.

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