Sono già in piedi sui soleggiati poggi (e me ne rammarico) i seguenti edifici imputati:“Blue Building”, “Nyala Hotel”, “Ambassador Hotel”, “Garden Restaurant”, “Sicomoro”, “Saba”, “Nacfa”, “Asmara Palace” e la nuova periferia sud occidentale “Space 2000”, nientedimeno.
Immersi nella luce solida asmarina.
Tutti presenti?
Confermiamo.
Ohibò.
Ma…non si era detto che la città avrebbe dovuto essere protetta? Si vociferava addirittura di una annessione al patrimonio U.N.E.S.C.O…e voi?
U.N.F.I.A.S.C.O.: cosa ci fate qui, spavaldi?
Ambassador Hotel…dico proprio a te! Stretto e alto, ti sei messo proprio di fronte la facciata della Cattedrale, il miglior esempio di architettura neoromanica fuori dall’Italia, bla bla bla…e pensavi di cavartela con quelle finestre tipo Luis Kahn? Siamo mica al Salk Institute! Ti sei guardato intorno? Due, tre piani al massimo. Dietro di te c’è il quartiere centrale, un rompicapo di forme semiomogenee, archi ogivali, giardini, mattoni disposti nei modi più eclettici, intonaci giallini, bianchi, carta da zucchero…nel 1910 si erano messi in testa di esportare addirittura l’architettura alpina (Hamasien hotel…avranno pensato: Asmara sta a 2300 metri: uno più uno…) ma questa riflessione potrebbe tornarti utile, caro Ambassador, potresti crearti un alibi!
La vostra principale sventura è che siete ampiamente visibili, improvvisati obelischi: non un quartiere semialto a ‘coprirvi le spalle’, non una quinta o un Sisto quinto.
Nyala Hotel: dico a te, sulla Sematat Street, già Corso Milano: le torri di controllo solitamente vengono realizzate a servizio degli aeroporti: ricordatelo (remember this) la prossima volta.
Blue Building: non nasconderti che tanto (ahimè) non puoi: in realtà sei celeste, avresti potuto fare a meno della scritta posta sull’attico…che nessuno se lo scordi…io mi chiamo ‘Blue Building’…omonimia, mezza terapia!
Tu invece, Sicomoro, il colore ti si addice: rosso…dalla vergogna, omaggio e oltraggio al decostruttivismo (ah, come ti smonterei!) e visto che gli orrori ben si accoppiano, c’è il dirimpettaio bianco Saba (sembra che la Regina sia passata di lì e con Re Salomone…Luna di miele all’Asmara, come fanno ancora i sudanesi…ecco a voi Re Menelik number one)…si badi bene: gesti scaturiti dalla stessa mano…una gomma mancava in quel frangente? Quanta strada ha compiuto lo ‘stile storto’!
Scrive Saramago nel suo “Viaggio in Portogallo”:….lo devo andare a cercare (Nasoni).
Nacfa Palace!
A quanto pare hai avuto un ruolo di rilievo, la tua presenza è divenuta talmente offensiva da destare preoccupazione per le sorti dell’intero patrimonio architettonico asmarino. Al punto tale che è sorto ad hoc il Cultural Assets Rehabilitation Project. Ora che sei più grosso e alto del vicino Tagliero, quale nobile finalità hai raggiunto?
Asmara Palace. Sbagliato sin dal nome, che non rende certo giustizia alla città che lo ospita. Avrebbero dovuto chiamarti Dubai Palace… o …Meglio ancora: avrebbero dovuto astenersi dal costruirti…
Se dunque è appurato che le costruzioni in altezza riducono l’apporto di ossigeno al tessuto cerebrale (patologia ravvisabile in tante altre latitudini) recando danni permanenti e irreversibili al paesaggio, cosa dire del caotico sviluppo periferico sud-occidentale (case a schiera, ville, villini)? Si, proprio Lei…(Odissea nello) “Space 2000”.
Se la creazione di una nuova Asmara, intesa come sterile ripetizione dell’originale, è certamente una scelta da evitare, quali sono, a questo punto, le altre soluzioni?
Piace a chi scrive, il significato del nome ‘Asmara’ rappresentato da Eleonora Onnis: deriva da ‘Arbate Asmerà’, ovvero “misero l’accordo”, con soggetto femminile, testimonianza dell’unione delle prime quattro centralità.
Dunque, come spiega Sr Onnis: ”’misero l’accordo’,[…] non ‘prato germogliante’ o ‘è piovuto e tutto verdeggia’, […] neppure accettabile la traduzione di ‘bosco fiorito’, come si legge nella maggior parte dei libri ed articoli scritti intorno al 1935-38”.
A ben vedere, la stessa Asmara suggerisce una “via”, giacché non di una sola Asmara si tratta, ma di un insieme ben riuscito di tanti stili e accorgimenti urbanistici; non “città dell’armonia” ma “città dei giusti compromessi”. Credo che molta attenzione andrà comunque riposta nei villaggi.
Ma torniamo a noi.
…perchè se c’è chi afferma che l’Opera House di Sidney rappresenta la causa di tutti gli orrori…allora, caro il mio Garden Restaurant: dove la mettiamo la tua piramide di vetro?
UNA CAPITALE DA DOVE È POSSIBILE VEDERE IL CIELO STELLATO
……
Stefano Salomoni
Divertenti reportage(s) con originali metodi cognitivi
Anche a me piacciono molto.
E lo stile incasinato fa straordinariamente scopa con il soggetto urbano. E per questo funziona.
DEl resto forse funzionerebbe dovunque che Asmara somiglia straordinariamente a Misano Adriatica e a Beirut e a …
Meraviglioso straordinario International Incasinatetion Style [IIS].
Si prega di insistere, ci hai preso.
Una boccata di pensieri e immagini per una salutare disintossicazione da post [omissis] in cui a volte mi sembra vada perso il senso della [omissis].
Grazie Salomoni per questi puntelli al traballante blog.
Traballante ma visto da un certa ottica molto “ballante” e per questo molto [omissis].
:G
“… Non vogliate negar l’esperienza
di retro al sol ASMARINO, del mondo sanza NIENTE.
Considerate la Nostra Demenza
fatti non foste a viver come BRONTOLO
ma per seguir la VIRTUS ROMA e CANI DI SCIENZA”