La “Nuvola” … tutti la vogliono, … ma nessuno … la paga …

Puzza di sòla la telenovela di Walter, Supermax e la nuvola …

“Cantiere entro l’anno” … ma quanti ne sono già passati?
C’era da aspettarselo, con 31 voti favorevoli e 12 astenuti, è passata la delibera che dà il via libera allo schema di convenzione tra Comune ed Eur spa per l’ultimo atto (fin qui …) della più che tormentata vicenda del nuovo Centro Congressi …

Così, dai “miracoli” del project financing … “a costo zero” …
si è trionfalmente arrivati al solito bidone del finanziamento pubblico integrale …

il Campidoglio ci mette 60 milioni di euro della legge di Roma Capitale, più 60 nei prossimi anni. Il resto (154 milioni) sarà coperto dall’Eur, società al 90% del ministero dell’Economia e per il 10% del Comune

in pratica, finanziamento pubblico al 100% …

magari poi, “in garanzia” a qualche banca, americana, inglese, francese, olandese o tedesca …
gli daranno pure il Palazzo della Civiltà … “italiana” …

a noi, per consolarci, resterebbe sempre l’obelisco di Marconi …

bene … bravi … bis …

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6 Responses to La “Nuvola” … tutti la vogliono, … ma nessuno … la paga …

  1. leonardo piscazzi ha detto:

    Se lo stato vende gli immobili e gli stranieri li acquistano entrando in italia.
    E i soldi dello stato poi scompaiono in un vortice che qui, al tropico del cancro, è in senso orario (riferito al movimento delle dita della mano).
    Se la tanto decantata identità italiana è solo retrospettiva.
    Se il lavoro dei tedeschi, dei francesi, degli spagnoli, dei greci entra nei nostri uffici…o meglio noi, entriamo nei loro…
    Se tutto questo serve ad accrescere l’identità trasversale Culturale lasciando esaurire il gorgo (caro ai nostri rappresentanti di governo).
    Che c’è di male?
    La colazione Continentale?

  2. isabella guarini ha detto:

    Una volta si diceva vivere nelle nuvole per indicare l’essere fuori dalla realtà, pensare in termini aerei, inconsistenti, tecnologicamente impossibili. Negli affreschi pompeiani non di rado s’incontrano colonne sottili, possibili solo con la ghisa del ventesimo secolo. Esse rappresentano un’aspirazoione a liberarsi del peso della materia, un desiderio di leggerezza che potrebbe significare anche la parte leggera dell’essere umano, ovvero l’ anima. Ora che la tecnologia ci consente di vivere nelle nuvole, con leggerezza e trasparenza, ecco che a i costi si fanno pesanti e di spessore consistente, al punto da farci rimpiangere le antiche colonne delle case pompeiane fatte di laterizio e intonaco, a imitazione dei rocchi scolpiti degli edifici pubblici. Come potremmo noi abitare in case che imitino un Palazzo dei Congressi fatto di aria a forma di nuvola? Un bel problema!

  3. Cristiano Cossu ha detto:

    Se non erro c’è un gruppo musicale che si chiama “Il parto delle nuvole pesanti”. Un titolo perfetto per questa vicenda e per smitizzare la cosiddetta “leggerezza” di architetture ben poco vaghe e graziose…
    saluti
    cristiano

  4. Flaviano Parise ha detto:

    Chi mi darà un giorno una amministrazione che non torni su sui passi dopo quattro anni, e che sia in grado di trovare la giusta strategia per il sogno e per l’innovazione che il sogno porta con se?
    Chi mi darà un giorno un architetto che non farà brandelli del mondo intero, a sola eccezione della sua creatura da sogno? Chi mi darà un giorno un architetto che non calpesti norme e regolamenti, che non spinga sul baratro le amministrazioni, e che provi a far co-esistere quel sogno?
    Impassibile il creatore di sogni a qualsiasi richiesta di adattamento.
    Verrà il giorno della cerimonia, il creatore di sogni stringerà la mano a quella amministrazione che ha ridotto incerta, claudicante e derisa. E l’amminstratore abbasserà lo sguardo, ancora una volta, sforzandosi di cancellarne l’umiliazione.
    Cammino pensando che ora pagherò il sogno con i miei sforzi di giovane professionista, che sia. Voglio anche io il sogno. Ma prima della nuvola sogno una amministrazione forte e fiera, ed un architetto che, non calpestando l’amministrazione, non calpesti anche me, semplice cittadino.

  5. Mimmmo ha detto:

    Quella nuvola di tutto parlerà tranne che di leggerezza e di liberazione dal peso della materia, anzi sarà la più degna rappresentazione di una società basata sul consumismo e sulla superficialità.

    Un nuvolone nero che scenderà con arroganza sulle eterne architetture dell’Eur e che sinceramente avrei sperato rimanesse sul parabrezza di Megane.

    In tutta sincerità credo che se un giorno questa dannata nuvola verrà completata, quel giorno sarà chiaro a tutti la distanza abbissale tra l’architettura moderna delle origini e l’architettura contemporanea. Certi architetti andrebbero inseguiti coi forconi!

  6. Rose ha detto:

    People should read this.

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