Le Tribune dell’Ippodromo a Tor di Valle a Roma, progettate nel 1959 da Julio Lafuente con gli ingegneri Benedetti, Rebecchini e Birago, nei prossimi giorni potrebbero salvarsi dalla demolizione grazie alla firma del decreto di riconoscimento del diritto d’autore sollecitato dal professor Giorgio Muratore – che dal 2011 denuncia il rischio di perdere un’opera di architettura e di ingegneria moderna – e dall’architetto Clara Lafuente, figlia dell’autore che si dovrà pronunciare sull’assetto definitivo del progetto dello Stadio della Roma. Se il diritto d’autore non sarà sufficiente a preservare le tribune e queste dovessero essere demolite, perderanno tutti: la città di Roma e i suoi cittadini, le istituzioni, la facoltà di Architettura “Sapienza Università di Roma” e quella di “Roma3” che, con il loro colpevole silenzio, avranno contribuito a creare un pericoloso precedente.
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Ma per favore: lo stadio fu demolito anni fa ed ora si difendono le tribune che rimangono come scheletri in mezzo al rudo? Tanto che ci siamo, perche’ non difendiamo anche la discarica di Tor di Valle come patrimonio dell’umanita’?
Meno male che almeno costruiranno lo stadio, anche se dispiace tantissimo che i grattacieli non verranno innalzati. Purtroppo Roma e’ ancora bloccata alla preistoria ed ha una lunga strada da percorrere prima di diventare una degna capitale moderna aperta all’architettura contemporanea.