La Nuvola … e … l’ipocrisia …

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“Caro professore,

come anche lei da Archiwatch ci ha ricordato, alla fine la Nuvola dei Fuksas è stata inaugurata.

La sindaca Raggi ha fatto il suo bel discorso prendendosi i suoi bei fischi perché s’è permessa di criticare l’aumento dei costi dell’operazione.

Ebbene ritengo che la sindaca abbia fatto benissimo a criticare quegli sprechi, ma avrebbe fatto altrettanto bene a criticare questa inutile, ipertrofica e orrenda schifezza, piuttosto che definirla “meravigliosa, splendida ed una grande vittoria”.

Non soffrendo di stipsi, personalmente non ho sentito la necessità di andare all’inaugurazione della Nuvola, ma se ci fossi stato avrei applaudito la denuncia e fischiato questo gratuito apprezzamento, messo ipocritamente lì per il timore di farsi definire ignorante in materia estetico-architettonica da parte dei presunti “esperti della materia” … o forse quel ripetuto apprezzamento era lì perché il discorso le era stato scritto dall’assessore alla cultura, un personaggio che ha creato “Enzimi” e che, nella prima metà degli anni ’90, promosse un concorso di architettura (presidente di giuria Zaha Hadid) nel cui bando si dichiarava apertamente che “la giuria premierà la proposta più irriverente e dissacrante”.

Sarebbe ora che i rappresentanti delle istituzioni facessero comprendere a certi architetti autoreferenziali (che vivono e lavorano in splendidi edifici del centro storico), che certe schifezze dovrebbero farsele all’interno di casa loro e con i propri soldi, piuttosto che obbligare la gente a subire certe violenze estetiche realizzate a sue spese.

E allora voglio scrivere una letterina alla nostra sindaca e ai nostri assessori, nei quali ho riposto le mie ultime speranze prima che la nostra città e il nostro Paese sprofondi definitivamente nel baratro!

Cara sindaca, queste “grandi opere” non sono una vittoria, ma una deprimente sconfitta!

Sono una sconfitta economica, per gli sprechi conseguenti.

Sono una sconfitta ambientale, per la loro assoluta insostenibilità in tutto il ciclo di vita dell’opera.
Sono una sconfitta culturale, perché rappresentano un impoverimento ed appiattimento del linguaggio architettonico.

Sono una sconfitta culturale, perché rinnegano il carattere dei luoghi e, di conseguenza, l’identità degli stessi.

Sono una sconfitta sociale perché distruggono le economie locali, piuttosto che svilupparle e perché, con una spesa decisamente inferiore, si sarebbe potuto rendere vivibili decine di periferie degradate e criminogene.

Finché ci sarà l’ipocrisia radical-chic di chi finge di apprezzare il valore artistico-culturale di certe porcherie ignoranti, non ci sarà redenzione da parte di chi progetta in spregio dell’umanità e della cultura

Dimenticavo … le “nuvole” preannunciano il temporale … e ci sono tutte le premesse per una tempesta!!

Cordialmente”

Ettore Maria Mazzola

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5 risposte a La Nuvola … e … l’ipocrisia …

  1. ETTORE MARIA MAZZOLA ha detto:

    Grazie!

  2. Maurizio Gabrielli ha detto:

    Voglio solo sapere …chi paga ? È questa la sola cosa che si è dimenticata di dire la Sindaca ma si può capire.

  3. Manuela Marchesi ha detto:

    sottoscrivo tutto…

  4. efisio pitzalis ha detto:

    mah .. se vado, senza obbligo, al compleanno di uno che mi sta sullo stomaco, non gli ricordo quanto io lo detesti….

    • Maurizio Gabrielli ha detto:

      Ci sarà modo di ricordarglielo e comunque l’ipocrisia non è mai un obbligo, la buona educazione si. Qui poi non è questione di antipatia ma di furto aggravato e di sfruttamento della credulità popolare.

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