Andrea Di Martino su: LA FAMIGLIA DEGLI ADAMS …
Robert Adam – Wikipedia, the free encyclopedia ADAM Architecture – Robert Adam Project Portfolio Mitici … semplicemente …
“Pochi giorni fa, proprio da questo blog, si parlava di Barucci e del Laurentino 38. Vedere ora le recenti architetture degli Adam pubblicate in un post come se fosse la cosa più naturale del mondo (e di fatto lo è), ci ricorda una volta di più le contraddizioni del nostro paese. Mi riferisco al fatto che tutti quei docenti italiani che vorrebbero continuare a trasmettere un certo modus operandi (sia pure con i necessari aggiornamenti), devono insegnare nelle università straniere, come ad esempio la Notre Dame, la quale prevede un biennio con sede a Roma e una sorta di Grand Tour interamente italiano, sia a scopo culturale che didattico, proprio come ai tempi del divino Goethe. Ciavete mai pensato ar paradosso? Prima erano ‘i stranieri che se rivorgeveno a noi pe’ imparà cose che poi, co’ tutti l’aggiornamenti der caso, applicaveno a casa loro (come cor neopalladianesimo in Inghirtera)… Mo semo noi che se dovemo attaccà a ‘i stranieri pe’ imparà ‘e cose de casa nostra, che però a casa nostra nun se ponnò applicà…
Ahò, a dillo ‘n ce se crede… eppure…”
Appunto Andrea!
Solo una piccola correzione:
La Notre Dame fa seguire in Italia solo il terzo anno per il corso di laurea quinquennale e un semestre per i partecipanti dei Master Post Lauream in Classical Architecture (Fall Semester) e Urban Design (Spring Semester).
Dal prossimo anno avremo anche gli studenti del Master in Restoration and Preservation e quelli di Arts and Letters.
Se non altro gli americani, per poter insegnare l’urbanistica, l’architettura e le tecniche di costruzione tradizionali del nostro Paese chiamano in loro aiuto i “rifiuti accademici” come il sottoscritto!
Chi vince la guerra…comanda !
Chi vince nun vor dì che è er mejo !
Mia nonna comunque diceva che chi sa fare sa anche comandare …..bene!
In effetti anche gli Olandesi hanno vinto la Guerra !
Caro Prof. Mazzola sei affatto un rifiuto. Però sai, perché lo sai, che combatte co questi non è facile. I nostrani so carogne, so la sottospecie de quelli d’oltreoceano. Fuor di metafora, se vuoi combattere una battaglia, giusta ma persa, allora andiamo a vedere cosa c’è sotto Porta Portese ! Amo i perdenti, sono sempre i migliori.
Grazie Maurizio,
molto volentieri … esser perdenti spesso è sinonimo di essere onesti, il che mi fa amare i perdenti
E poi non è mai detta l’ultima parola
Ciao
Ettore
Grazie a te. Domani alle 17 ci viene presentato il piano di riassetto del mercato. Da li qualcosa capirò in più . Vi terrò informati.
Saluti cari.
grazie