Appello ai docenti della Facoltà di Architettura Sapienza
“La mobilitazione degli studenti avviata lunedì con un’assemblea permanente è nata, come è ormai noto, per porre l’accento su due ordini di questioni.
la grave riduzione dei servizi offerti nonostante il continuo aumento delle tasse
la necessità di fare chiarezza sulla certificazione a livello europeo degli ordinamenti riferiti al D.M. 270/04
Ormai da diversi anni ci viene promesso un servizio mensa, i laboratori, pressoché inesistenti, anziché essere potenziati ottengono sempre meno finanziamenti, il centro stampa sarà a breve chiuso e non abbiamo alcuna assicurazione sulla continuità del servizio nonostante la fornitura di queste prestazioni sia garantita dalla carta dei diritti degli studenti ed sia fondamentale per il compimento del corso di studio.
La sua assenza non intacca infatti solamente le finanze degli studenti ma incide in modo sostanziale sulla qualità della didattica, compromettendo lo svolgimento del percorso di apprendimento.
Risulta evidente che la collaborazione tra studenti e corpo docente debba avere un ruolo fondamentale poiché ogni giorno ci troviamo a condividere gli stessi disagi, gli stessi spazi inadeguati e le stesse difficoltà causate da un palese progetto di distruzione dell’Università pubblica e rifinanziamento delle strutture private che è in atto ormai da molti anni.
In queste giornate di mobilitazione ci è stata manifestata solidarietà da parte di numerosi professori, ci auguriamo che il corpo docente condivida questi contenuti e, riconoscendo la matrice comune dei problemi presentati, sostenga la nostra battaglia per i diritti che ci spettano per esempio tramite l’avvio di attività di workshop per ripensare e riprogettare insieme gli spazi della facoltà.
Perchè questa collaborazione diventi al più presto concreta invitiamo tutti i docenti a partecipare all’incontro “I (dis)servizi di Architettura” che si terrà lunedì 25 Novembre alle ore 16.00 presso la sede di Borghetto Flaminio in Piazzale della Marina al quale parteciperanno il Preside Renato Masiani, Carmelo Ursino, commissario straordinario di LAZIODISU e Enrico Serpieri, responsabile della segreteria del vicepresidente della Regione Lazio.“
Gli studenti di Architettura Sapienza riuniti in assemblea permanente
Assemblea Permanente Architettura Sapienza
Grazie per la pubblicazione, apprezziamo moltissimo l’appoggio che molti docenti continuano a dimostrarci.
… inviterei tutti gli studenti della facoltà di architettura di Valle Giulia, che protestano per i motivi esposti nel post a pretendere che anche la qualità dell’insegnamento , ovvero del corpo docente, specie nelle materie più direttamente attinenti agli studi in architettura possa essere sempre più adeguato al livello che questa facoltà meriterebbe …
buona fortuna,
sergio de santis
Campa cavallo… La qualità dell’insegnamento (anche tenendo conto di quell’esigenza di pluralismo che di quella qualità è parte integrante), è un problema legato a tutta una serie di variabili che sono troppo aleatorie per pensare di influenzarle con una semplice occupazione (sebbene quest’ultima sia assolutamente necessaria per risolvere tutta una serie di problemi legati alla qualità dei servizi)… Le possibilità che ha uno studente di scegliersi i propri docenti, sono praticamente le stesse che ha un essere umano di scegliersi i propri eredi (diretti o indiretti)… In tal senso, non dovremmo trasmettere nessuna illusione, ma solo l’incentivo a formarsi da sè, anche (e soprattutto) al di fuori dell’Università, perchè solo così potremmo garantire quell’autonomia di giudizio che è parte integrante della stessa libertà di azione…
caro Andrea ,
una occupazione non mi sembra affatto “una cosa semplice” … dipende da come vedi il mondo ritenerla semplice oppure no … se fosse una cosa semplice da fare e con tutto il casino che esiste nell’università italiana ci sarebbero due occupazioni al giorno … in ogni caso in questa vita nulla è semplice … spero che tu te ne sia accorto … ma detto questo , e devo dire che nemmeno so più come oggi vai a finire dentro un corso di composizione oppure un altro … ecco detto questo … fermati un attimo a riflettere e vedrai che degli spazi per cominciare a discutere anche di un tema come quello della qualità dell’insegnamento certamente ci sono … piccoli … ma ci sono … insomma da qualche parte bisogna pure cominciare … quindi io li inciterei ad affrontare anche questo tipo di problema …
di nuovo buona fortuna …
Secondo me (“voi sete voi e io nun so’ un c…o…) la riscossa e la lotta cominciano dalla dignita’ e dalla pulizia di cessi, uffici, aule eccetera. Al bando avvisi scritti male su fogli A4 incollati storti sulle porte, riparare l’impianto elettrico coprendo la ragnatela di fili alla berlina, lavare i pavimenti e forse anche i vetri, ricordarsi che quell’edificio nasce come la prima sede della appena istituita facolta’ di Architettura. Per quanto riguarda i problemi dell’insegnamento nel suo complesso, risolverli in un ambiente indecoroso riesce più faticoso a causa della discrepanza fra le materie studiate e il famoso habitat locale che li smentisce ad ogni cambio di’ aula, ad ogni entrata nei bagni…