“Così … giusto per tenere a mente certe cose e continuando poi con i Professori de’ Roma …
insomma …
Da Piazza Pasquale Paoli domenica pomeriggio camminavo verso Piazza della Rovere …
alzo l’occhi … che in realtà stavano già alti …
… a Roma non ne puoi fare a meno …
e ….
vabbe’ ….
… per tanto tempo, più giovane, ho anche collaborato con un paio di studi “à la page” di Roma che avevano approfondito varie volte soluzioni per quel’angolo ”MOLTO” discusso … e mi era capitato pure di vedere altri progetti …
Non se ne cavò mai niente … non che non ci fossero soluzioni interessanti …
ma non se ne cavò mai niente …
Poi, a un certo punto cominciano i lavori …
nel 2005 … mi sembra …. si smontano i ponteggi …
e …
ECCOTELO SERVITO … L’ANGOLO …” Progetto di – Paolo Rocchi
da sergio de santis
…………….




Fatece caso: se la veletta della finestra d’angolo fosse stata realizzata in pietra (come risulta dai disegni di progetto), l’immagine complessiva sarebbe stata molto più posticcia, come di cosa appiccicata a posteriori. Ma forse era proprio questa l’intenzione del progettista: lasciare, a suo modo, una firma. Dall’angolo “svotato” (tipico der movimento moderno), all’angolo… “rattoppato”, a suo modo inquadrabile in una precisa categoria critica: quella dell’arte povera (nel senso più ampio del termine)
la soluzione dell’angolo è un autentico capolavoro
La cosa che ci fa ha fatto ribaltare dalle sedie per le risate e che misura il valore sklovskijano dell’autore (oh oh oh … PFFFFF… AH AH AH !) è il fuori asse delle finestre ai piani alti con le porte al piano terra. Qui si è convenuto che trattasi di “rilettura storica dei corpi architettonici romani”: la pecionata! Un grande! E se lo mette pure nel curriculum!
La soluzione d’angolo come segni di riconoscimento architettonico! La terza invariante zeviana! Dall’angolo pieno-convesso di Propaganda Fide all’angolo vuoto-stereometrico di Porta Cavalleggeri! A volte ritornano!