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Venerdì scorso, al Cinema America, mancava solamente un arrangiamento conforme alle precarie condizioni climatiche interne: la proiezione di “Antarctica” (ma anche un “Londra chiama Polo Nord”, oppure un reportage sulle ricerche presso Baia Terra Nova) alle spalle degli oratori in panchina (asse di legno), non avrebbe certo sfigurato.
Tralasciando il microclima, nella attesa di un Uovo di Colombo valido per questa America, probabilmente la particolare prossimità della sala cinematografica rispetto alla sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, potrebbe suggerire un coinvolgimento ai fini di una utilizzazione pubblica degli spazi (proiezioni, riunioni, convegni, ect.).
D’altra parte, gli interventi di riqualificazione recentemente confermati (Porta Portese) potrebbero incoraggiare e “deviare” il legittimo interesse del privato.
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