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Gli antichi avevano un sistema semplice ma efficace per ricondurre l’esotico al proprio panorama:
scrivevano le vite parallele. Accoppiate di uomini illustri in cui accanto ad un romano veniva posto un greco, o comunque non latino, per mostrare che la virtù non ha limiti geografici. Un buon argomento in epoca di globalizzazione in cui un imperatore può essere siriaco ed un nero presidente della massima potenza nel globo.
Però sappiamo comè finita; una leggerezza pagata con 10 secoli di purgatorio.
Accanto al “trullaro eschimese” chi si può candidare ?
Saluto
ma mi sembra più un igloo!