Palladio e la modernità
Lezione Magistrale di Paolo Portoghesi
Venerdì 3 aprile 2009 – Aula Magna ore 11.00
Facoltà di Architettura Valle Giulia
Palladio e la modernità
Lezione Magistrale di Paolo Portoghesi
Venerdì 3 aprile 2009 – Aula Magna ore 11.00
Facoltà di Architettura Valle Giulia
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ancora con questo neo-timpanico!! vi prego fate qualcosa per debellarlo. Il timpano nell’antichità aveva un senso, oggi non potrebbe più averne!!!!
Mi consta che al tempo della antica Roma farsi un timpano a casa sarebbe stato un segno di arroganza mostruosa ed empia. I timpani erano riservati ai templi.
E se cercassimo davvero di essere più latini del Palladio?
Significherebbe anche questo: la architettura latina era una architettura di muri e masse. Avevano poco legno, da usare con parsimonia.
La architettura nord europea invece era una architettura a base di legno: quindi non di masse e muri, ma di elementi, poi tamponati.
Ora, io sostengo che la “architettura moderna” sia una modernizzazione della architettura nord europea del legno, sostituendo al legno l’acciaio, ma concettualmente lavorando su quella impostazione.
Noi latini non possiamo. La nostra architettura, per non snaturarsi deve essere di muri e di masse: e d’altronde, non abbiamo legno, non abbiamo acciaio.
E’ per noi provinciale fare costruzioni in ferro e vetro, legno … anche mettendoci poi un timpano sopra.
Per quanto apprezzi la tanto vituperata modernità palladiana e l’altrettanto vituperata educazione palladiana di architetti come Aldo Rossi, sono in totale accordo con quanti (come Dal Co) sostengono che sia proprio Palladio il padre del revival. Non a caso le varie ondate di modernità insegnano che, probabilmente, la maggior difficoltà ma anche il maggior merito sta nell’apprendere la lezione rielaborandola, facendola propria e proporre uno smarcamento. In questo caso mi sembra che il risultato finale sia un pò un accrocco. Insomma..trovo Portoghesi un acuto storico e critico ma di questo ennesimo pastiche non se ne sentiva per nulla la mancanza..e magari non è proprio la persona più idonea a parlare di modernità. Aridatece Piranesi..Borromini..Guarini..la Casa Baldi!!
D’altronde ci sono tanti modi per tentare di relazionare storia e progetto…giusto per citare un (anzi “L’) architetto che ha segnato lo scorso secolo: “Vale a dire, un’enorme volontà di essere dentro la tradizione, ma senza fare i capitelli o le colonne, perché non si possono più fare. Neppure un dio inventerebbe oggi una base attica”. Di una semplicità e una raffinatezza rara.
Forse, una, tra le tante, “lezioni” utili alla “modernità”, nel fare ancora oggi architettura, che ci ha lasciato il Palladio, non risiede tanto nel ri-proporre i timpani di Villa Poiana sulle villette di collina con davanti il portichetto (che attende il suo legittimo + 20%…), ma, pittosto, nel processo compositivo che si legge nelle piante del Palladio (questo sì ancora oggi valido, come “metodo compositivo”). Negli schizzi che il Palladio fa a Roma delle Terme, non disegna solo gli spazi termali di Agrippa, ma DISEGNA GIA’ PREFIGURANDO E COMPONENDO LE BASILICHE VENEZIANE. Poi gli impianti termali, diventeranno anche le più note ville con le ali laterali. Questo è il punto: un’architettura, anche oggi, frutto di un processo compositivo, che non dimentica il rapporto con la storia….altro che timpanetti…
Per tornare al più attuale +20%, il libro Primo del trattato palladiano, dopo “i Piedestili” (cap XIX) riporta “Degli Abusi” (cap XX)…..
saluti
FdM
E’ sì di rara raffinatezza, ma degli Scarpa a Brion non ce ne sono più (tanti), così come degli A .Rossi….
FdM
Eh già, Palladio non è questione di frontoni nè di “forme”… Anche se il palladianesimo lo è stato e attraverso alcuni ancora lo è.
ciao
c
MA QUALE TEORIA PALLADIO PRIMA DI ESSERE UN TEORICO ERA UN GRANDE LAVORATORE …..INIZIO’ COME SCALPELLINO E FU’ CAPACE DI
RIELABORARE LA LEZIONE ROMANA SUGLI SPAZI E SUI MATERIALI ESPORTANDOLA IN TUTTO IL MONDO ……
PERCHE’ NON SI DOVREBBE REALIZZARE UN TIMPANO OGGI….
SONO FORSE MEGLIO I PONTI DI LAURENTINO 38 O LE TORRI DI
TOR BELLA MONACA,
MA FACCIAMOLA FINITA L’ARCHITETTURA CON A MAIUSCOLA E’
SEMPRE BELLA , PURTROPPO SE NE REALIZZA MOLTO POCA.
DALLE OPERE DI PALLADIO SI PUO’ E SI DEVE SEMPRE’ “PRENDERE”
QUALCOSA.
UN SALUTO
si potrebbe avere il testo di questa conferenza? grazie!