Principi e Cavalieri … Carlo e Paolo … in marcia … su Roma …
verso la rocca di Re Gianni? …
Alemanno … effetti collaterali …
In questi ultimi giorni non saranno sfuggite a nessuno alcune inquietanti, ritrovate, presenze sulla stampa romana …
Paolo Portoghesi e Carlo Aymonino … alla riscossa …
due membri togati di un famoso gruppo di “trombati” al concorso per la sistemazione di Piazza Augusto Imperatore …
di nuovo insieme sulla piazza mediatica romana …
Pensavamo infatti che “Paolo” …
anzi per essere più precisi il “Cavalier Paolo Portoghesi Architetto Romano Professore di Progettazione alla Sapienza” … classe 1931… sire di Monte Menutello di Calcata e dell’ultimo “Rinascimento” capitolino … onusto di glorie e ormai (“malgrado” … Bettino …) … anche di incarichi … con alle spalle un’ininterrotta serie di progetti a partire dalla ineguagliata “Casa Baldi” dell’ormai remoto 1960 … sì, proprio, millenovecentosessanta … mezzo secolo fa, praticamente, … guardasse ormai a Roma … dall’alto … in basso …
e che l’altrettanto venerato e accademico … “Carlo” … il “Rosso” … classe 1926 … gran “maestro” dello IUAV … inquilino e principe di San Luca fin dal ’76 … autore di opere straordinarie … dalla prima Tartaruga romana nei lontani, primi, cinquanta … fino all’ancora caldo cassone capitolino targato, appunto, Aymonino … vanto de Warter …
si fossero, ambedue, … un po’ appartati e magari …
per questioni bassamente “ideologgiche” …
per un sussurto, … un rigurgito, armeno, de’ memoria … andassero dicendo: …
“mo’ co’ ‘sti fasci … gnente … manco ce parlo …”
ar fonno … che c’avrebbero da pèrde? …
e invece eccoli pronti … c e n t o s e s s a n t a n n i ‘n d u e, … vispi e arzilli come non mai … che danno consiji … offrono esperienza e servigi … e, magari a quarcheduno … parono puro un po’ appecoronati ar novo venuto …
sviluppa qua … sarva là … demolisci de sotto … aggiungi de sopra …
veri “Maestri” … “Mastri” … “de vita” …
Intanto, se fossi “Gianni …”, armeno a “Carlo” … je direbbe: “… si vabbè ce semo capiti … la fame è fame … le famije so’ famije … ma intanto … per l’intanto chiama l’Ama e portate via que’a monnezza dar Campidojo … ché m’impiccia … ch’è mica tanto mejo … de l’Ammericano … anzi … ché le mettemo insieme amboledue a Centocelle … da fa invida a Ghery … a Zazà … e a tutti quellillà …”
A “Paolo” … cavaliere de Santosomaro der garofolo … poi … che la piantasse co’ ‘e ciambelle, … ‘e meringhe, … li maritozzi … e che co’ que’ fregnetti rintorcinati, quei colorini sui barconcini gai … che nun è robbba da ommini …
c’aredasse ‘e villette … ‘e certe casette sue …
ché qui mica sémo a Hammamet …
co’ le parme, li datteri e li cammelli …
sémo a Roma … mica no …
e Roma … è Roma … sarv’ognuno …
Giorgio caro,
I giovani rampanti sono migliori? Hanno votato Alemanno !
In un paese stagnante con 130 mila laureati dottori in – si fa per dire -architettura, i due hanno almeno qualche realizzazione nel loro dosssier.
cari saluti,
vgberti
Pinello è sempre illuminante…
Qualche breve considerazione…
1) sia Aymonino che Portoghesi hanno saputo guardare al “futuro”, o almeno c’hanno provato..con esiti a volte dubbi, a volte scarsi, a volte pregevoli…le nuove leve sembra che si ostinino a non volersi e sapersi confrontare con il “passato” in nome di una presunta contemporaneità sbandierata ai quattro venti..sulla sostanza di tale contemporaneità forse è il caso di stendere un velo pietoso. Ovviamente le ultimissime opere di Aymonino e Portoghesi, in particolare le partecipazioni ai concorsi, non hanno avuto esiti fortunati..d’altronde non servono più a nessuno, soprattutto nelle commissioni giudicatrici…
2) i due “vecchi” dell’architettura nostrana hanno dato tanto, sia in termini di opere sia di riflessioni teoriche che, in parte, hanno contribuito a rifondare la disciplina dalle sue basi, dai caratteri degli edifici. E hanno iniziato a farlo poco più che trentenni, quindi niente scuse per le nuove leve delle quali, a quanto pare, non c’è traccia se non qualche rarissima mosca bianca…
Detto questo, ammetto che è un piacere leggere questo blog. Con simpatia,
Sergio Cardone
Ma sarà vero, che sono stati i giovani a votare per Alemanno?
Per quanto riguarda i due, esiste sempre la pensione…
… perchè mai dovrebbero essere i giovani ad andare in pensionato all’estero?
Con l’attuale legislazione, possono lavorare solo quelli che hanno maturato incarichi importanti, quindi le nuove generazioni sono escluse non avendo accesso ai bandi più importanti e non vedendo accreditati i lavori di minore entità.
In Italia non si effettuano gare per piccoli importi e qualche volta neanche per progetti importanti (vedi la cacchio di teca meierea), quindi gli affidamenti all’inizio di carriera avvengono solo per conoscenza e vanno avanti solo quelli che proseguono l’attività familiare o i cosidetti raccomandati.
Tutti gli altri, per avere qualche possibilità, devono andare all’estero…
oppure devono occuparsi di altro…
… che mistero buffo!!