Demolizione di Robin Hood Gardens ormai quasi certa …
Caro Muratore
Nonostante la protesta internazionale e la raccolta di centinaia di firme famose e non, pare ormai inevitable che questo capolavoro, che rappresenta un punto di svolta nella storia del moderno, verrà demolito. Però continuate a scrivere protestando alla redazione della rivista “Building Design” che ha corraggiosamente condotto la campagna. Scrivete a
Ecco un paio di link. Il primo al servizio ed il secondo all’editoriale:
Saluti
Tom Muirhead
peccato …
effetto Krier-Alemanno? …




Un pò mi fa sorridere il fatto che sì chiedono i consensi architettonici, dato che non abbiamo alcuna influenza sul mondo politico…
è finita per noi, la comunicazione ed i comunicatori hanno demolito la nostra disciplina, è ora di rendercene conto e reagire…
Altro che firme…
La corte rialzata dell’ Economist Building degli Smithson, è stata, con le sue linee severe e taglienti, il perfetto scenario, per contrasto, dell’irruzione festosa dei mimi all’inizio di Blow Up di Antonioni. Spettacolare.
Immagino anche i Robin Hood Gardens quale scenario eroico per decenni di gesti semplici e belli
Ho citato questo post nel mio ultimo, ancora in progress … caro professore, se lei o i suoi lettori vogliono dir la loro, siete ben accetti.