Nuovi paesaggi romani …

Picture 2

Questa voce è stata pubblicata in Architettura. Contrassegna il permalink.

14 Responses to Nuovi paesaggi romani …

  1. Gigi Iampieri ha detto:

    …ecco che si ripropone il tema del prospetto o “facciata”: e come al solito prevale la “facciata di culo..!”
    Scusa prof. ma non sono riuscito a trattenermi!

  2. Carlo ha detto:

    Io, studente universitario di Ing.edile/architettura, mi chiedo come al giorno d’oggi certi scempi possano essere concepiti e gli architetti che hanno la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo non si sentano responsabili di queste cose.
    …ma allora, noi che siamo il futuro quali sono gli esempi che dobbiamo seguire o meglio quali sono gli edifici che un domani dovremmo far abbattere o ancor meglio che non dovremmo più seguire per una architettura più a misura d’uomo?

    PS.:esempi di questo tipo ce ne sono sparsi a bizzeffe in tutta Italia, se volete vederne uno di grandi dimensioni andate a Crema(CR).

    Carlo Zucchi studente universitario di Pavia

  3. Alessandro Berioli ha detto:

    Ma non sembra l’Outlet di valmontone?!?! Venghino signori venghino, architettura a prezzi Outlet!!!

  4. maria teresa ha detto:

    mi sembra una cattiva imitazione delle residenze a Borneo

  5. Marco Mancinelli ha detto:

    Nel mio archivio fotografico queste foto, di nuovi quartieri alla periferia sud-est di Roma sono vecchie.
    Caro Giorgio questa volta sono arrivato un pochino prima di te, e ti assicuro che ho delle chicche eccezionali.
    Un saluto

  6. S. S. ha detto:

    oooh ma complimenti!….cos’è un De Carlo o un De Chirico??
    variopinte tinte mazzorbiane che non lasciano spazio che a un piatto, silenzioso palcoscenico metafisico….che generino anch’esse lo straniamento di folle di manichini solitari?!? sì….nello stile del più fintamente allegro outlet disneyano, sono la testimonianza purtroppo visibile di chi ancora pensa che l’ economia va fatta sulle idee…edilizia povera? no ….. povera architettura!!
    p.s. caro prof, riprendendo alcune delle parole chiave della lezione di martedì su Berlage…..ma il plusvalore non dovrebbe essere proprio l’architettura?!…..ci dica di siiiiiiiiiiii!!! e noi continueremo a stupirci come sana risposta nella lotta contro l’ assuefazione alla periferia mentale che ci viene proposta….

  7. Cristiano Cossu ha detto:

    D’accordo, ma non offendiamo De Chirico e la metafisica, per favore… Quelle son baracche d’immobiliaristi scaltri, la metafisica è faccenda più seria.
    saluti
    cristiano

  8. Macara ha detto:

    …o Aldo Rossi a Berlino??? …ma giusto per i colori eh…
    Comunque… sono proprio questo gli esempi che ci vengono proposti per progettare casette alla prova pratica per l’abilitazione alla professione… …aaannamo bbene!

  9. S. S. ha detto:

    assolutamente si, cristiano… la metafisica proprio perchè tale ( ovvero perchè imposta la sua ricerca al di là della realtà sensibile) suscita riflessioni e emozioni se indagata in un ragionamento o rappresentata da un quadro …….non certo se rievocata (rozzamente, era sottinteso nella mia riflessione…) da un’architettura di questo genere!! (con cui, logicamente, gli esempi di atmosfera metafisica dell’eur non hanno assolutamente nulla a che vedere!!) ho citato De Chirico come intento fallito non come punto d’arrivo…!
    non era il mio un battezzare questo scempio visivo in quella corrente artistica offendendo quindi quest’ultima …….era piuttosto una critica a quanti si occupano di quello che da sempre è un tema spinoso quale quello delle periferie, puntando su un’estetica misera e del tutto discutibile, che guarda caso riconduce a un’idea di città, a loro avviso, ideale senza tempo e senza luogo ….quasi un intento di riportare a un’idea altra di vivere quotidiano eludendo i problemi piuttosto che affrontandoli …allontanando programmaticamente ancor più quella fetta di città che già per natura soffre della poca integrazione con i nuclei vitali urbani…attingendo a un concetto di astrazione radicale …. tesi che può andar bene per un parco giochi, che comincia a vacillare se applicata a un centro commerciale…ma che diviene del tutto devastante nell’edilizia residenziale!
    Ci si può sbizzarrire nell’accostare (in questo caso accozzare!) colori e nel dar vita a un fumettistico disegno se si tratta di un fiabesco parco dei divertimenti, dove per un giorno si torna spensieratamente bambini in un contesto cartooniano, al di fuori di tutto ciò che è reale …. ma come è pensabile che questa logica di allontanarsi dal luogo, dal tempo, dalla storia, dalla cultura del contesto possa valere per un’architettura che va vissuta e quindi che deve essere totalmente fisica e tutt’altro che metafisica?!…che deve assolvere al suo compito di regalare benessere visivo e funzionale….che fa i conti quotidianamente con chi vi abita…che nel momento in cui tenta di staccarsi dal resto deve innanzitutto fornirsi di quei servizi che le permetta di essere realmente autonoma…!…………………e non indorare grossolanamente la pillola di una malattia a cui non si sa porre adeguatamente rimedio!

  10. Cristiano Cossu ha detto:

    Si, infatti ricordano molto gli outlet…
    Sinora, per quello che ho potuto vedere, i migliori interventi residenziali, anche di tipo economico, sono stati realizzati in Spagna riprendendo le più interessanti lezioni del razionalismo e del “fascismo” architettonico italiano.
    saluti
    cristiano

  11. luca rijtano ha detto:

    sono andato a vedermele ieri queste casette, a due passi dal centro commerciale roma est e da ponte di nona con il nuovo quartiere incentrato su via f.caltagirone: in realtà si tratta di case popolari o giù di lì all’interno di un piano di zona (c’è scritto ater…), firmate addirittura studio passarelli (quelle tutte colorate) e tale leo menicucci (?) quelle “vintage”. è ancora tutto in costruzione, ma si intuisce un certo tentativo di creare uno spazio collettivo vivo con grandi cortili aperti, in rapporto con un nuovo parco anch’esso non ancora aperto. fulcro del piano è la chiesa di santa josefa ecc.ecc. di garofalo e miura. ci tornerò tra qualche mese, ma per ora a dispetto di tutti i commenti, qualcosa di interessante ce l’ho trovato, e nella chiesa e nelle costruende case popolari. sicuramente meglio dell’alienante quartiere di caltagirone, con decine e decine di edifici tutti identici, simili a porta di roma e a parco leonardo, ma che poi sicuramente funzionerà meglio, alla faccia degli architetti e degli spazi comuni che non sono esclusivamente commerciali e a scopo di lucro…

  12. Davide Cavinato ha detto:

    temo di non aver compreso appieno l’accostamento con il Mazzorbo decarliano, che umilmente posso dire di conoscere…posso avere lumi?

  13. S. S. ha detto:

    non era la mia una similitudine reale per porre sullo stesso piano i due progetti, ma piuttosto un ironico pretesto per riflettere su due diversi esiti dello stesso intento…l’uso del colore …pensato e calibrato sul luogo per quanto riguarda De Carlo, assolutamente, a mio avviso, superficiale nell’esempio in discussione.
    Come anche per il riferimento a De Chirico, la mia intenzione non era far intendere che avessero somiglianze vere e proprie ( tant’è che la vera similitudine stava nella frase “nello stile del più fintamente allegro outlet disneyano”…a quello sì che sembrano essersi ispirati!) …..al contrario era di beffeggiare l’ orgoglio di questi edifici con un fintissimo parallelismo per accentuarne il risultato fallimentare……
    Davide, fammi sapere se ho frainteso la domanda..!grazie

  14. Davide Cavinato ha detto:

    ah ok, benissimo, avevo capito male io…No perché penso che tutto si possa dire di Mazzorbo, tranne che sia un esempio di bassa architettura. Poi si può discutere sul sito, sull’effettivo uso del luogo, sul suo essere entrato pienamente nel genius loci dell’area in questione…più o meno o lo stesso discorso che si può fare per esempi tipo Brasilia: da anni si levano partiti sul suo successo o insuccesso, ma nessuno si sogna di dire o pensare che sia brutta architettura. Certo che, secondo me, uno studente che vuole impiegare una giornata del suo tempo per andare a visitare Mazzorbo (tra vaporetto e tutto, quello ci vuole) ha tutto da imparare…

Scrivi una risposta a Gigi Iampieri Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.