Supermercati traianei …

Marketing o archeologia …

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Che senso ha illuminare “a giorno” uno degli spazi più straordinari dell’antichità classica? …
Che senso ha sigillare ermeticamente uno spazio che vive da millenni della sua natura “aperta”? …
Che senso ha “mettere a norma” un rudere per farlo diventare a tutti i costi un museo? …
Che senso ha cambiare la logica statica di una struttura che, nel bene e nel male, è fin qui sopravvissuta a tutto? …

Mettere a reddito anche i ruderi più venerandi sembra oggi l’imperativo categorico di una sedicente archeologia che, complici “tecnologi” e “restauratori” di ogni risma sta compremettendo, giorno per giorno il nostro patrimonio …

La memoria storica della città si protegge anche considerando che il silenzio … il vuoto … l’oscurità … sono parte integrante della sua qualità … del suo fascino … e del suo mistero …

Chi ha recentemente “soperto l’alba” … potrebbe anche considerare che la notte … non sia soltanto … “bianca” …

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7 risposte a Supermercati traianei …

  1. maurizio s. conte ha detto:

    La cannibalizzazione dei luoghi che porta nel nostro paese a pensare che il turismo culturale sia un problema di quantità, per cui si allargano le strade per consentire maggiori e più facili accessi a luoghi da sempre isolati, protetti, misteriosi, (Rocca Calascio in Abruzzo resiste ancora), oppure si pretende di realizzare un auditorium a Ravello (!) solo perchè lo ha firmato Niemeyer, o realizzarne uno a Torre del Lago perchè il festival pucciniano era scomodo, porterà all’annullamento dell’interesse originario per quei luoghi. Gliene frega a qualcuno?

  2. isabella guarini ha detto:

    C’è chi, pur avendo superato la cinquantina, ha lo spirito di un fanciullo.. Scoprire l’alba potrebbe significare a scoperta del piacere di svegliarsi per vedere il sorgere del giorno, mentre altri lo fanno da sempre per lavoro. Invece, ci troviamo di fronte alla scoperta di un’alba al contrario, che introduce alla notte bianca di coloro che vivono di notte e dormono di giorno, fenomeno molto diffuso tra artisti, intellettuali, politici e studenti gaudenti. Illuminare i resti archeologici, poi, è una vera favola urbana, l’avverarsi della trovata cinematografica di Totò che vendeva la Fontana di Trevi al ricco turista italo-americano, assetato di business.

  3. pinello berti ha detto:

    giorgio,
    il noto sindaco, come tanti operai che tutte le mattine escono con le stelle per tornare a casa con le stelle e che si recano al lavoro con i tram, metro o autopulmino per ” le vigne dei signori “, durante l’attesa dell’alba ha ” scoperto anche Dio “… con grande compiacimento della conferenza episcopale italiana e suo presidente a villa carpegna di roma.
    pb
    dalla FIERA della ” laica bologna post comunista ” di un altro sindaco ex sindacalista mancato premier.

  4. rossella ongaretto ha detto:

    la notte bianca della storia dei mercati traianei.
    bianca come la nebbia che offusca la memoria e la verità di un luogo.
    non credo che il danno sia quello di illuminare i resti e valorizzare un luogo, piuttosto penso che il reale problema sia quello di accecare impedendo di comprendere una architettura.

  5. Vittorio Corvi ha detto:

    >

    Ironia della sorte. Tratto da qui:
    http://www.romeguide.it/bambini/traiano_i.htm

    Quando ho visitato per la prima volta i Mercati – tardi: già studente di architettura – passeggiando lo scorcio stretto della via Biberatica, diversi metri sotto il livello di via Quattro Novembre, lontano dai rumori e dalla vista del resto della città, antica vecchia e nuova, non ho potuto fare a meno di condividere il modo in cui: >
    Presto, evidentemente, bisognerà riscrivere qualche pagina del Coarelli.

    Vittorio, Roma.

  6. Vittorio Corvi ha detto:

    “”Il “Supermercato” dell’imperatore. I Mercati Traianei
    Costruiti dall’imperatore Traiano, i Mrecati Traianei sono proprio come un grande centro commerciale moderno: a sei piani, con 150 negozi dove si vedeva un po’ di tutto.””

    Ironia della sorte. Tratto da qui:
    http://www.romeguide.it/bambini/traiano_i.htm

    Quando ho visitato per la prima volta i Mercati – tardi: già studente di architettura – passeggiando lo scorcio stretto della via Biberatica, diversi metri sotto il livello di via Quattro Novembre, lontano dai rumori e dalla vista del resto della città, antica vecchia e nuova, non ho potuto fare a meno di condividere il modo in cui: “”questo tratto di strada, con le costruzioni adiacenti, costituisce forse l’ambiente urbano meglio conservato e suggestivo di Roma antica””
    Presto, evidentemente, bisognerà riscrivere qualche pagina del Coarelli.

    Vittorio, Roma.

  7. isabella guarini ha detto:

    Andando avanti con la messa a reddito dei beni archeologici si finirà con il rendere abitabile anche Pompei. Certo, una dimora nell’antica Pompei potrebbe essere un vero investimento per ricchi. Immagino le cene nella casa della Nozze d’Argento con l’atrio tretrastilo originale, l’orto e il portico. e sul fondo la vetta del Vesuvio.Tanta storia dell’architettuta diventerebbe artificiosa imitazione. E, daggli alla caccia della casa pompeiana autentica da parte di magnati globali. Non sarebbe tanto impossibile, visto che si vendono terreni sulla luna!

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