Andrea Di Martino su: I MIRACOLI DELLA MITICA POLTIGLIA …
“Mitica “poltiglia bordolese”… Ricordo benissimo di essermi imbattuto per la prima volta in cotesta (altrimenti pittoresca) espressione, quando diversi anni fa (forse neanche tanti se rapportati alla crociata pro-cipressi), frequentai l’allora corso di “tecnologia rurale” compreso nel programma ministeriale dell’allora istituto tecnico per geometri G. Valadier di Roma… Chissà se almeno quel corso ha resistito ad anni di ingiurie e/o manomissioni (in termini tecnici “revisioni dell’ordinamento”)… Del resto, come ci insegna la Monsanto, perchè sporcasse le mani de carce quanno in pochi minuti, co’ n’elicottero e ‘na bona dose de pesticidi, fai n’insorfata generale che levita in aria co’ la stessa leggiadria de la nuvola de Fuffas? “Miracoli” der progresso… Eh, sì, ho paura di essere l’ultimo esponente di quella generazione a cui venivano ancora trasmessi certi valori… Col senno di poi, mi appare perfino scontata quella passione che il docente del succitato corso pareva trasudare da tutti i pori, quando, nel normale svolgimento della lezione, non di rado aveva gli occhi lucidi… (e che naturalmente, per noi adolescenti in odore di maturità, era fonte di grande divertimento)… Chi sa… Per quanto ridicolo potesse apparire ai nostri occhi di ragazzini più o meno pervasi da goliardìa adolescenziale, forse quel docente così diverso dalla standard abituale (e quindi proprio per questo impossibile da dimenticare), intuiva di essere l’ultimo depositario di un grande privilegio: quello di poter ancora insegnare certe cose pur nell’ambito del cosiddetto “programma ministeriale”… Potrei sbagliarmi (anzi, spero si sbagliarmi), ma ho paura che gli aspiranti geometri di oggi nun sanno manco che d’è ‘sta poltiglia bordolese… E comunque buone vacanze a tutti (possibilmente a debita distanza dai campi della Monsanto)”…
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Comunque la tecnologia può ancora aiutare in quanto della poltiglia in rete se ne trova ampia diffusione più o meno spiegata sapientemente . Interessante apprendere che “il ramato”, da locuzioni toscanacce del Pieraccioni, si potesse chiamare anche “poltiglia bordolese”…e “Mitica” perché cura molti mali . Peccato che non aiuti contro l’ignoranza e la cupidigia di chi necessariamente deve comunque distruggere, grazie sempre all’ignoranza e quindi all’incuria e all’abbandono.