Andrea Di Martino su: “ATTRAVERSO LA PORTA STRETTA” …
Atlantide … Bordeaux Edizioni … Porta stretta? … molto stretta … strettissima …
“La gente è stanca. E sai perchè? Invoca l’architettura vera che non c’è. C’è l’avrei io l’architettura da proporre. E sai dov’è? Sull’isola che non c’è.
La porta è stretta per chi si arrabatta. Ma uno spirito che ammaglia, saprà varcarne la soglia. Chi rifugge da una bellezza agreste, sa già che ad attenderlo, vi sarà una porta celeste. Stretta è la soglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.
E se la mostra è un po’ stantìa, il Maestro ci indicherà la via. Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto, fino al mattino. Poi la strada la trovi da te. Porta all’isola… che non c’è.”
Veramente sfiziosa. Allora senti questa : uno fa una cosa qualsiasi, la vede un critico d’arte che afferma che siamo di fronte a un’opera d’arte, avvisa il gallerista e tutti e due vendono la cosa e l’artista ad un museo che se li compra coi soldi della fondazione che deve valorizzare i capitali con cui finanzia il museo e scala sulle tasse, ma fa anche la gioia del gallerista, del critico, del direttore del museo e dell’artista. E siccome tutti costoro affermano che quella è arte e quello è un artista, ciò che prima non esisteva adesso esiste e vale una barca de soldi (finché circola, gira e fa audience). Se la bolla scoppia non gliene frega un cazzo a nessuno perché chi doveva guadagnare l’ha fatto e chi doveva vedere ha visto e l’assessorato alla cultura ha pagato coi soldi dei fessi.
Ma questa è l’isola che non c’è !!!
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Kalòs kai agathòs . Allora che il sedicente artista, lo squalo del gallerista e il raccomandato del direttore artistico del museo se ne vadano al diavolo ! Se la sostanza c’è si vede.