Da Ettore Maria Mazzola: …
Caro Professore,
Il Corriere della Sera di oggi fa un grande elogio del Cretto di Burri, per i quale sono stati stanziati 2.400.000 euro, destinati a realizzarne altri 29.000 mq. e Gian Antonio Stella si rammarica del mancato stanziamento di 1.000.000 di euro per il restauro del già fatto (65.000 mq) … perché Alberto Burri ce lo invidiano in tutto il mondo.
Io invece mi chiedo: perché questi loschi individui amano far due pesi e due misure?? Perché realizzare altri 29.000 mq di orribile Cretto sostituendosi a Burri sarebbe legittimo, mentre completare una chiesa lasciata incompiuta (San Lorenzo a Firenze, San Petronio a Bologna, ecc.) sarebbe una falsificazione della storia??
A proposito di Gibellina segnalo ciò che scrissi tempo addietro
Ettore
grazie!
Ben detto arch. Mazzola, l’ho sempre pensato anch’io, mi piacerebbero proprio due bei concorsi internazionali per il completamento di san Lorenzo Nuovo e San Petronio, sarebbe interessante vedere come gli architetti contemporanei si confonterebbero con le facciate di due capolavori rinascimentali.
Certe cose è meglio non saperle !
L’immaginazione può bastare.
saluto
Per San Lorenzo c’è già il progetto, è di Michelangelo. Perchè Burri sì e MIchelangelo no? Mi parrebbe strano, ma strano strano strano
PP
Più che alla cultura del ’68 mi sembra che la Nuova Gibellina attenga a quella dello sperpero di denaro pubblico e alle opere pubbliche incompiute e/o inutili, molto diffusa in Italia. Certo il bisogno di committenza di molti intellettuali, artisti,architetti orbitanti nella sinistra istituzionale, deve averli spinti a dare forma alle loro velleità e narcisismo. Succede, e’ successo spesso di restare soli con le proprie illusioni.
Poi è vero che tutto quel chiacchiericcio nascondeva la mancanza di talento e il bisogno di emergere. Una tragica immaturità nei più giovani e un colpevole opportunismo nei più smagati.
Molto umilmente penso.
perché Burri fa più “moderno”, “Territorio”,Land Art, appalti, e non nmi viene nient’altro…