Da Isabella Guarini: …
“Qui Napoli
Dopo il lunedì nero, 4 marzo 2013, per il crollo di un edificio in Via Rivera di Chiaia e incendio della Città della Scienza di Bagnoli, succede a Napoli il miracolo del fuoco e la vendetta dell’acqua.
Subito il miracolo del fuoco: pronti …20 milioni da UE, MIUR, Regione Campania e altri benefattori commossi, subito sboccati 7 milioni per gli stipendi; subito la ricostruzione della Città della Scienza entro 18 mesi; subito la comunità scientifica e le istituzioni fanno a gara per la ricostruzione della Città della Scienza, andata in fumo, insieme ai cospicui investimenti di danaro pubblico, non si sa per quale mano. Il suo fondatore fissa già la data dell’inaugurazione: dicembre 2014. Si coinvolgono persino i bambini delle scuole, ai quali il Ministro dell’Istruzione invierà un “salvadanaio” per la raccolta dei fondi , invitandoli a risparmiare sulla paghetta per amore della Città della Scienza. Bene! Mi sembra un film in bianco e nero del dopoguerra, con la città bombardata dagli eserciti coalizzati l’uno contro l’altro. Infatti, sulla costa più bella del mondo, giacciono le macerie di un palazzo crollato, nello stesso lunedì nero, mentre s’innalzano tendopoli per gli sfollati nella villa ospitante le regate più famose del mondo, perché il dissesto interessa altri edifici storici. Che è stato? Forse un ordigno bellico riapparso dalle viscere di Partenope, messe a nudo da scavi per la costruzione senza fine della metropolitana sotterranea? Sembra una farsa del destino: il fuoco doloso che produce il miracolo dell’efficienza amministrativa e la vendetta dell’acqua, che,privata del suo corso, sfrattata dalla sua dimora naturale per fare spazio alle dighe di cemento, non ce l’ha fatta più ed è scoppiata. È questa la rivoluzione partenopea: l’acqua sconfitta dal fuoco!”
Isabella Guarini
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Com’era e dov’era. E come sarà la Bagnoligate p.v.
Prg e Bagnoli: Città della Scienza ha tutte le carte in regola
by ADMIN 1 on 12 MARZO 2013
in DOCUMENTI “Sinistra Svegliati”
di Vittorio Silvestrini,
Da presidente della Città della Scienza, ho visto nascere in questi giorni un dibattito sulla ricostruzione della struttura, che suscita in me stupore e soprattutto preoccupazione.
Preoccupazione che l’incendio raggiunga il suo scopo: cancellare Città della Scienza e il suo Science Centre da Cordoglio.
Città della Scienza è organicamente inserita nel PUA (Piano Urbanistico Attuativo) di Bagnoli, come da approvazione del Consiglio Comunale, senza condizioni transitorie o ostative.
Il progetto per la realizzazione della Città della Scienza è stato approvato tramite Accordo di Programma, sottoscritto in data 11 marzo 1997 tra Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli con l’adesione della Fondazione Idis.
Tale atto seguiva le deliberazioni CIPE del maggio e del dicembre 1994 e il successivo Accordo di Programma del 28 Agosto 1996, sottoscritto fra Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli e Fondazione Idis, con cui venivano individuate le coperture finanziarie dell’intervento.
Il progetto era articolato in 4 lotti funzionali, sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania e del Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma.
L’11 aprile 2007, a completamento del programma di realizzazione della Città della Scienza, è stato sottoscritto fra Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli e Città della Scienza SCPA onlus, con l’adesione della Fondazione IDIS, un nuovo Accordo di Programma ai sensi dell’art. 12 L.R. Campania 16/04, per la realizzazione dell’ultimo lotto funzionale relativo al Museo del Corpo Umano Corporea.
Con tale atto, nell’autorizzare la realizzazione di Corporea, si riapprovava il progetto complessivo di Città della Scienza che comprende il Science Centre nell’ex Vetreria Borbonica.
La presenza di Città della Scienza nelle aree già Federconsorzi (sia lato mare che lato monte di via Cordoglio) di proprietà della Fondazione Idis-Città della Scienza dal 1993, è quindi organicamente inserita nel PUA di Bagnoli, legittimamente approvato dal Consiglio Comunale, senza condizioni transitorie od ostative.
Spero infine che davanti al fuoco e al messaggio drammatico che si è diffuso nel mondo, si smetta con un dibattito distruttivo che in 20 anni ha fatto male a Bagnoli e a Napoli e si guardi al bisogno di lavoro dei giovani e dei tanti disoccupati napoletani; all’enorme disagio sociale di questi tempi, ripartendo da Bagnoli e facendo dell’ambiente l’asse strategico per una rigenerazione produttiva e civile dell’area.
Ma davvero si chiama PUA ??
Come l’onomatopeico di Paperino quando sputa il boccone immangiabile ?
Ma che meraviglia !!
Ragazzi, è un mondo bellissimo !!!