L’architettura della brava gente (ovvero Shangai) …

gliarchicefalici487

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6 Responses to L’architettura della brava gente (ovvero Shangai) …

  1. Falso Cascioli ha detto:

    Certo, direte…

    facile fare una striscia mettendo un soggiorno “Collina Fleming” dopo una serie di foto rustiche…
    ma purtroppo o per fortuna è ancora più facile

    http://www.villecasali.it/affitto-casale-umbria/casale-privato-con-piscina-valtopina-perugia-CAS147.htm

    se il mondo è davvero questo, cioè quello di Sergio43

    e non è non molto diverso dal Mulino di Francesco Guccini a Pavana così come visto in tv l’altro giorno
    mentre lo sistemavano provvisoriamente spostando divanetti per registrarci “Ultima Thule”

    “La casa sul confine della sera
    oscura e silenziosa se ne sta
    respiri un’aria limpida e leggera
    e cerchi voce forse d’altra età…”

    (una delle canzoni che fanno venir voglia di fare il non-architetto)

    è tramontata da un pezzo

    vs.

    Falso

    • Antonio C. ha detto:

      Fotografia emblematica; e che dire dell’espressività gestuale delle mani delle tre donne che, collegate, si posano sulle spalle del capo famiglia. Fondamenta, colonne, pilastri, ecc. di una volta.
      Di quale famiglia si tratta?
      Saluti.

      • Falso Cascioli ha detto:

        Come che famiglia?
        La famiglia di Chicon Guccini, il bisnonno mugnaio di Francesco il cantautore.
        Per un bel film su Guccini e su cosa vuol dire nostalgia ti rimando a questo docufilm che ho trovato bello:

        http://www.youtube.com/watch?v=CCLbSvy7OFI

        Soprattutto per come parla di Bologna, Modena e Pavana e di osterie, cinema, balere, boschi, fiumi, laghi.
        Pavana dal minuto 50 circa.

        Facci sapere,

        Falsino

  2. sergio 43 ha detto:

    L’ho sempre detto che ‘sto Prof e il suo degno “amico” Falso Cascioli sono dei maghi, capaci sempre di estrarre una mano in un giro di carte e sbattertela sul tavolo gridandoti: “Briscola!”

  3. memmo54 ha detto:

    Non c’è bisogno di entrare per cominciare a sorridere.
    Le amenità cominciano già da fuori.
    Tuttavia dopo aver smarrito completamente il riferimento culturale non è facile riacquistarlo brevemente o con sicurezza.
    Fors’anche perchè colororo che potrebbero farlo sono molto distanti e si acccapigliano per un auditorium o per una stazione di fantasia, e lasciano che il mondo ( …il novantanove per cento del mondo….) si governi da se’; tra rimpianti sinceri, sentimenti ritovati e nani da giardino.
    Gli architetti, purtroppo, non stanno mai nel posto giusto…
    Però sospetto che anche gli altri , chiamiamoli pure – benignamente – intellettuali (…in omaggio a tanti anni di studio…. a tanti libri letti…a tanti ruolii maturati…), non siano messi meglio.
    La scienza delle costruzioni ha occhi solo per ciò che pensa di poter di calcolare con modelli risicati ed infine indimostrabili; la geografia o l’idrologia si limitano a considerare solo ciò che ha una pendenza infinitesima…tutto il resto è un’incognita (..bella scoperta !…); gli antropologi e sociologi illustrano, con dovizia di particolari, studi e monitoraggi, ciò che ognuno vede benissimo da solo.
    Non è colpa loro…fanno quello che hanno appreso nei luoghi deputati o fiutato da soli ; ciò che si può fare senza far crollare tutto nel ridicolo.
    Comunque , alla fine, è Il trionfo della tautologia… dell’inutile..della vanità….Oramai anche del dannoso…dell’insopportabilmente complicato ed esoso.
    Saluto

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