SUNSET BOULEVARD …

Pietro Pagliardini commented on QUANNO SE FREGO’ PURO L’ARBERO DE PURINI …

“E’ vero sergio43, in fondo l’esser archistar è una sorta di condanna all’ergastolo. Da ogni lavoro, dal momento della beatificazione, ci si aspetta il miracolo e, fino a quando la “fantasia” tiene, inni di gloria; quando la fantasia cala, inesorabilmente, dovrebbero rimanere altri valori, quelli veri. Ma non è detto che ci siano. Ogni nuovo lavoro è una coazione a rinnovare i fasti, ma si trasforma in una corsa lungo il Sunset Boulevard. La chiesa di Terranova manca di “fantasia”, a parte quell’assurdo scivolo banalmente simbolico, e il mestiere non supplisce.
Se non fosse Botta, l’avremmo presa come una delle tante stranezze che ci riserva la professione e che sono presenti in ogni città, ma per Botta credo rappresenti un punto di non ritorno.
Gli auguro di dimenticarsi chi è stato e di trovare la forza per fare l’onesto libero professionista.
Pietro

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4 Responses to SUNSET BOULEVARD …

  1. stefano nicita ha detto:

    che citazione!! sono d’accordo con voi, però l’immagine di sopra con i due cilindri in mattoni accoppiati è suggestiva e mi piace molto; il problema sono i volumi nel loro complesso…

  2. memmo54 ha detto:

    Visto da qui sotto il pensiero va subito ad una madre; una grande madre…
    Chiesa madre o “mammona” ?
    L’autore ci lascia incerti e dubbiosi.
    Non è compito suo dirimere questioni : si limita a testimoniare senza chiedersi cosa e ancormeno perché.
    Irresponsabilmente approda all’idolo: poteva essere altrimenti ?
    Mosè ! … Mosè ! …non li puoi lasciar soli un attimo…

    Saluto

  3. MAURO ha detto:

    Credo che abbia ragione Pagliardini, trattandosi di Botta……..e se si trattasse di un progetto di un architetto di Provincia? Cosa dremmo?
    Tutto molto più semplice e meno “compoitivo” o “liturgico”, da analizzare: Botta voleva “inondare” di luce la zona absidale o del presbiterio (sai che idea suggestiva!); ha pensato: le chiese hanno diverse absidi (spesso succede, ma talvolta anche un catino absidale unico, come le chiese paleocristiane; pensa che Quaroni, cercò di risolvere e coniugare la curvatura dell’abside con la curvatura dellka cupola, nella famosa chiesa con la”sfera”), io ne farò due….sai che idea; poi, però, avrà ragionato che l’abside, nelle chiese “antiche” poteva avere un rapporto di continuità con le navate (è il transetto?), quindi giù a radoppiare anche quelle, ma in proiezione sulla copertura (davvero geniale?). Dopo tutto doppio, anche la croce, poi i portali…? Ma perchè non studiarsi un po’ (anche Botta dovrà pur farlo, no) la storia, l’evoluzione e il significato delle porte-portali, ad esempio nell’architettura Romanica?
    Poi, andava data una”veste” liturgico-teologica, quindi i due slittoni, diventerebbero le “tavole della legge”?
    Grande rispetto per la cultura e le capacità di un Architetto come Botta, ma si può ridurre la composizione a questo?
    Se mi sono sbagliato, mi scuso e anticipo il pranzo con un piatto di tortellini (in brodo)
    CIAO
    MAURO

    • Pietro Pagliardini ha detto:

      Probabilmente non ti sei sbagliato,anzi, hai ricostruito un ipotetico percorso progettuale il cui risultato, anche se fosse vero, è comunque miseramente fallito in ciò che effettivamente è.
      Pietro

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