UN PONTE … “LEONARDESCO” …
NATURALMENTE …
HA VINTO …
‘STA CALATRAVATA …
Nuovo ponte sul fiume Arno a Figline Valdarno
Europaconcorsi
UN PONTE … “LEONARDESCO” …
NATURALMENTE …
HA VINTO …
‘STA CALATRAVATA …
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
La biblioteca e l’archivio sono aperti al pubblico su prenotazione in osservanza delle norme anticovid.
E-mail: centrostudigm@gmail.com
Tel: +39 347 1095386
Indirizzo: via Tevere, 20 – 00198 Roma
Orari: lun – ven dalle 09.00 – 15.00
Via Tevere, 20 – 00198 Roma
Orari: lunedì – venerdì dalle 09.00 – 15.00
E-mail: centrostudigm@gmail.com
Tel.: 0685302469 – 3478322810


Stupendo il ponte su setti! http://europaconcorsi.com/projects/200979-Ponte-sul-fiume-Arno-a-Figline-Valdarno bravissimi, finalmente un ponte che non sembra uno scheletro gettato tra due rive.
Così tanto per dire, ti ricordi Cristiano lo splendido progetto per il Ponte dell’Accademia di Venezia del Prof. Leoncilli? Meraviglioso, nei disegni rappresentati davanti alla chiesa del Palladio……
Mauro
Tafuri lo stroncò di brutto, erano tempi duri quelli, mica come oggi :)))
Ma si sa, Manfredo non era un architetto progettista e poi, soprattutto, appena sentiva odore di socialismo andava in surriscaldamento! Che nostalgia però per quelle lotte… e per l’italiano di Tafuri pure, per non parlare di un suo libro Einaudi che non ho mai trovato…
A me pare proprio che il ponte “leonardesco” non sia affatto male. Infatti non è stato nemmeno menzionato. Forse perchè non è aereo? Forse perchè sono stati molto “scorretti” rivestendo in pietra i piloni in c.a., con ciò compiendo quel reato che la nostra cultura ufficiale individua come un “falso”? Certo sono stati un po’ ingenui: non avrebbero dovuto dirlo. Si potevano inventare una stupidaggine su qualche nuovo prodotto che rende la muratura in pietra infinitamente migliore del c.a. e tutti avrebbero abboccato. Alle novità non si può che abboccare: chi è che corre il rischio di dichiarare non essere aggiornato?
Notare, anche in questo caso, il rituale omaggio all’ecologia e al risparmio energetico, ormai un minimo sindacale per essere ricevuti almeno in sala d’attesa.
Saluti
Pietro
Una follia !
Il percorso più in basso è cattrezzato con anfratti ed angiporti dove l’aspirante grassatore può attendere con la necessaria calma le sue vittime; consumando uno snack, leggendo un giornaletto…ed al coperto nei giorni piovosi !
Chi è il “maestro” di questo qui ?
Un ponte che non “tocca” il fiume.
Io sono ideologicamente sospetto per via di una vita in riva al Po e trascorsi canottieri.
Ma cos’è un ponte che non amplifica il ruggito di una piena che striscia contro i suoi piloni? Cos’è un ponte senza l’eco dei colpi di remo sotto le sue arcate?
Insomma, un cavalcavia.