“Che so comunista nun me vergogno da dillo manco alla televisione” …

Aldo Tozzetti e le lotte per la casa
(in 5 parti):

Aldo Tozzetti e le lotte per la casa (1/5)

 Aldo Tozzetti e le lotte per la casa (2/5)

 Aldo Tozzetti e le lotte per la casa (3/5)

 Aldo Tozzetti e le lotte per la casa (4/5)

Aldo Tozzetti e le lotte per la casa (5/5)

1980:  ecco come è andata a finire la storia.

Quando ancora, seppur con una malcelata sfrontatezza, si poteva
dire:
– Che io che so comunista nun me vergogno da dillo manco alla
televisione …

La cosa che più mi ha colpito sono le immagini di certo cinema
neorealista, Zampa, De Sica, Pasolini, e come, ciascuno alla sua
maniera di «anima bella», a partire dalla denuncia arrivi all’
«Arte»
con quella fotografia perfetta, il sonoro senza fruscii o rumori di
fondo, gli abiti del costumista, la scena ben inquadrata e tutto
questo
costruisca il personaggio “letterario” e in certi casi la macchietta
e
rassicuri in qualche modo la coscienza benpensante.
Eppure quei materassi arrotolati sulle spalle erano maledettamente
terribilmente veri.
Così mio padre Giovanni è arrivato a Roma da Cesena nella metà
degli
anni ’50. In tasca solo l’indirizzo di un palazzinaro dove andare a
lavorare.
Mah.

vs.
Giancarlo Galassi

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