Astri nascenti … nella provincia italiana …

Stando alle cronache … Marco Casamonti … uno dei più invidiati velocisti italiani dell’accademia e dell’editoria di architettura di questi ultimi anni sarebbe, incautamente, inciampato, come tanti, nella rete delle intercettazioni …

riprendiamo da La Repubblica, edizione di Genova del 3 dicembre 2008 l’articolo di Marco Preve dedicato alle recenti vicende fiorentine e non solo che lo riguardano: …

“E´ uno degli architetti più amati dalla sinistra e anche nel regno di Scajola lo apprezzano al punto da chiedergli di ridisegnare la riconversione delle aree ex industriali di Imperia. Ma per Marco Casamonti, giovane professore titolare di cattedra alla facoltà di Architettura di Genova, son tempi grami. Specie da quando è diventa pubblica la sua “dichiarazione d´amore” (professionale s´intende) per un pregiudicato della prima tangentopoli. Quel Salvatore Ligresti, imprenditore del mattone, attorno al quale ruota l´ennesimo scandalo giudiziario, quello in pieno svolgimento a Firenze.
Sono migliaia le intercettazioni e molte riguardano Casamonti. In una delle tante in cui aggiorna Ligresti degli incontri per ottenere il via libera dall´assessorato competente, Casamonti spiega all´ingegnere che “… ho stima di lei… lei è una persona di cui anche io mi sono un po´ innamorata, perché è una persona di grande carisma, un grande imprenditore, io voglio portare a casa questo risultato…” e visto che Ligresti è un duro, aggiunge quasi fantozzianamente: «… e come vede anche oggi che è il 2 maggio non sono a fare il ponte… sono in studio… «.
L´architetto Casamonti è stato infatti assunto da Fondiaria-Sai per una maxi operazione immobiliare nel capoluogo fiorentino. L´ipotesi della procura che ha indagato per corruzione politici e assessori del Pd, nonché molti professionisti, compresi Ligresti e Casamonti, è che dietro alle scelte urbanistiche ci sia ancora una volta lo sfondo della corruzione. Domani alle 9.30 l´architetto Casamonti sarà a Imperia per il convegno sul progetto di riqualificazione delle aree ex industriali. Con il sindaco Luigi Sappa e la professoressa Maria Teresa Verda, moglie del ministro Scajola, Casamonti effettuerà un sopralluogo sui terreni da riconvertire.”

Staremo a vedere, … anzi, a sentire …

l’argomento sembra promettente …

e poi, anche per noi, da sempre …

l’archeologia industriale …

è una vera passione, …

… però, Marco, … “innamorarsi” di Ligresti …

sembra una storia di “furbetti” già sentita …

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14 Responses to Astri nascenti … nella provincia italiana …

  1. Pietro Pagliardini ha detto:

    Io non mi sono mai innamorato di un mio cliente, forse perché non ne ho mai trovato uno così ricco e importante come Ligresti, altrimenti è possibile che gli avrei chiesto la mano.
    Mai come in questo caso vale il “chi non ha peccato scagli la prima pietra”.
    Di Casamonti è bene parlarne, magari molto male, ma come architetto, non come indagato visto che, fino a prova contraria è innocente. Come tutti.
    Un pò diverso è l’atteggiamento da tenere nei confronti della politica fiorentina che è “politicamente” colpevole e ho l’impressione senza apprezzabili distinzioni tra maggioranza e minoranza, visto il coro quasi unanime di elogi con cui è stato “accolto” il progetto della Città Viola di Della Valle. Una città tutta sotto il segno del calcio, che nasce intorno ad un nuovo stadio e che avrebbe l’alta finalità di insegnare la tolleranza ai giovani.
    Insomma, una città della non-violenza, una città etica, un’operazione alla Ghandi.
    Fino ad ora le operazioni immobiliari si distinguevano per, in ordine storico-cronologico:

    -garantire la casa a tutti;
    -dotare la città di servizi;
    -contribuire a salvare il pianeta con interventi eco-compatibili;
    – adesso abbiamo la città-etica che insegna ai bambini a stare composti allo stadio e non lanciare petardi in campo.
    Le bugie sono evidentemente direttamente proporzionali al grado di utilità del fine.
    Solo l’assessore alla cultura Gozzini ha osato criticare, ha dato le dimissioni, prontamente accolte in un giorno, e la partita è chiusa.
    Altre critiche non mi pare di averle sentite, o forse mi sono sfuggite.
    Dimenticavo, l’architetto della platonica ed etica città è Fuksas, e Casamonti non mi pare che c’entri niente.

    Saluti
    Pietro

  2. Pietro Pagliardini ha detto:

    Gent. mo armando roma, premesso che non conosco Casamonti, non l’ho mai visto, non ci ho mai lavorato, la sua architettura non è decisamente quella che mi interessa, la sua carriera è, infine, anche fin troppo rapida;
    tutto ciò premesso insisto:
    il gossip giudiziario non mi piace, è una passione che io reputo incivile, e perciò l’Architetto Casamonti resta per me innocente, fino a prova contraria, secondo la migliore cultura giuridica che questo sciagurato paese, culla del diritto, ha completamente dimenticato e disperso.
    Saluti
    Pietro

  3. franco di monaco ha detto:

    Gent.mo arch. Pagliardini, mi stupisce – conoscendo (da lettore di questo e anche del Suo blog) la Sua solita acutezza d’analisi – che Lei non colga (o non voglai colgliere?…a pensar male…diceva il Divo…) quale sia il punto centrale di questa vicenda, tanto uguale a molte altre: questo è un paese che non conosce il concetto di “garantismo”, (e qui ha ragione Lei), o meglio lo ha cominciato a sbandierare “da destra a sinistra” (pensando a Gaber cosa sarà rimasto di queste due parti…) solo durante e dopo tangentopoli…si figuri che senso si può dare a questo termine. Un paese che dimentica Beccaria e la sua lezione sul diritto, dimentica altrettanto facilmente che chiunque resta (ed è) “innocente” fino a condanna definitiva. Se pensiamo, poi, che gli italiani (tanto per generalizzare un po’, via non fa mai male…), vorrebbero la gente in galera (ricorda il “tintinnar di manette”….) dopo la prima notizia di reato, oppure l’avviso di garanzia….Bene su questo, come vede, concordiamo.
    Ma il punto, come Le dicevo, è un altro. Ma ci accorgiamo adesso di quanto sta succedendo? Ci svegliamo adesso a urlare alla “questione morale” nel mondo degli appalti e dei lavori pubblici? Gli architetti (o gli ingegneri) perchè non denunciano il sistema? Perchè ne FANNO PARTE (sempre in senso generale, s’intende…come categoria). Quale sistema?…Quello della legge che prevede gli appalti di servizio, tanto per fare un esempio: si prevede che l’unico (o quasi) criterio per l’aggiudicazione di una gara sia l’offerta più vantaggiosa, con il ribasso più consistente…e la legge favorisce il giochetto. Ovvia, non mi dica che non ha capito?. Per l’aggiudicazione di un bel appalto pubblico partecipano cinque Dittte o studi di progettazione che, prima, si accordano sulle cifre da offrire e su chi farà l’offerta con il ribasso più conveniente; poi (che fantasia, ci vuole tanto…ma gli architetti/ingegneri, si sa, ne hanno tanta e spesso sono amici, molto amici, degli assessori…), un attimo dopo le quattro ditte o studi di architetti/ingegneri si spartiscono (per non scontentare nessuno) l’ammontare dell’incarico. La volta dopo, tocca alla ditta che è arrivata seconda…tutto qui. ecco perchè l’assessore consiglia o impone poi un proprio architetto “di fiducia”, per gestire il sistema.
    Questo è quanto accade e, soprattutto, quanto la nostra classe di amministratori e di poilitici ha lasciato a coloro che pensano (e vogliono) di poter lavorare da architetti fuori da questo maledetto sistema. Almeno questo me lo conceda. Vado a rivedermi, su youtube, la puntata di Crozza che imita Fuffas, mi tira sempre sù …e poi Lei, con ragione, lo cita sempre (Fuffas, non Crozza…). Mi ricorda (l’imitazione di Fuffas, non quello vero, s’intende) che cosa NON deve essere un architetto.
    La saluto
    FdM

  4. Pietro Pagliardini ha detto:

    Gent.mo Franco di Monaco, io mi sono accorto di tutto e anche di più però:
    – mi premeva sottolineare l’aspetto del garantismo più che trattare le cause, ahimè più complicate di quanto sembri, che determinano la situazione opaca degli appalti pubblici; io vorrei dire male, anzi malissimo di Casamonti e di tutti i casamonti che ci sono in giro, ma come architetto, non come indagato; per una mia naturale propensione umana non mi piace accanirmi contro chi è in difficoltà, anche se fosse colpevole. Invece questo è diventato lo sport nazionale, quello di creare mostri, sbatterli in prima pagina e farci 20 Porta a Porta e 10 Matrix; cosa penserebbe lei se le dicessi che non vorrei vedere in TV le immagini del processo sul delitto di Erba perché anche quei due imputati hanno diritto a non essere messi alla gogna? Negli USA si fanno i disegni e le telecamere fuori dalle aule di tribunale.
    – le cause: lei le attribuisce alla direttiva servizi e sicuramente ha ragione. Qual’è però l’alternativa? Concorsi per tutti e per tutto? Non mi faccia dire, per favore!!! Che ne direbbe se, sotto la soglia dei 100.000 euro, invece che fare gare al massimo ribasso si tornasse al vecchio, antico metodo in cui il Sindaco sceglie chi vuole, chi gli da più fiducia? E’ scandalosa la proposta? Sa perché è scandalosa, perché da noi manca il controllo da parte della società civile, manca cioè chi, in presenza di abusi di questo metodo, prenda carta e penna, scriva ai giornali, denunci “politicamente” e non “giudiziariamente” il problema e poi il giornale lo pubblichi. Invece da noi si tace, c’è omertà, non diversamente dal sud, perché ognuno di noi tiene famiglia, ha il suo progettino che gli preme, non vuole disturbare il sindaco o l’assessore di turno perché il potere tollera (male) denunce generali ma non accetta quelle dettagliate, approfondite o specifiche. LO STATO E’ INVADENTE E STRABORDANTE IN OGNI SETTORE e dove c’è troppo stato c’è sempre corruzione.

    Lo sa che il caso Casamonti a Terranova è emerso solo ed esclusivamente grazie al fatto che era sotto controllo per Firenze e quello di Terranova è stato solo un “incidente” di percorso? Immaginiamoci quanti casi Terranova ci saranno in Italia! Come faccio ad essere così informato? Perché io vivo ad Arezzo, Terranova è in provincia di Arezzo, leggo al bar La Nazione che nelle cronache locali ne parla abbondantemente. Allora i casi sono due: o si mettono sotto stretto controllo tutti gli architetti e gli ingegneri o si cambia sistema.
    Io non ho la soluzione in tasca ma così non va e credo che sarebbe giunto il momento di superare la sindrome da tangentopoli. Se poi lei fosse di quelli che sostengono che gli italiani sono tutti corrotti allora non resta che morire tutti in galera o tutti onesti, ma poveri e liberi.
    Se le venisse da pensare male è bene che sappia che, pur non essendo io vergine, l’unica opera pubblica di un certo rilievo che abbia mai fatto, l’ho fatta …. con un privato, cioè un project financig, uno dei primi in Italia concluso nel 2004. Non per virtù ma perché dietro a tutto non si può proprio stare.
    Saluti
    Pietro

  5. franco di monaco ha detto:

    Io preferisco “Poveri e Liberi”……..”Libertà vo cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.” mi permetta la citazione dantesca…….
    Saluti
    FdM

  6. Pietro e Franco,
    credo che questo sia il principale problema dell’architettura in Italia. Una massa di padri di famiglia ‘ignoranti e schiavi’ che credono nei poteri forti per fare i propri interessi.
    Vedendo i video della festarch,Casamonti mi aveva deluso. Non sopporto chi ruba le idee altrui senza attribuirgli la paternità. (Forse Pietro può ricordare un mio post che aveva anche commentato dal titolo 0017 [SPECULAZIONE] Andrea Zanzotto non Marco Casamonti: http://wilfingarchitettura.blogspot.com/2008/06/0017-speculazione-andrea-zanzotto-non.html
    Concordo con Pietro nessun giudizio e nessuna gogna alla persona ma bisogna cambiare rotta e forse finalmente cominceremo a parlare di architettura.
    Un saluto,
    Salvatore D’Agostino

  7. Biz ha detto:

    “…. Casamonti mi aveva deluso. Non sopporto chi ruba le idee altrui senza attribuirgli la paternità.”

    Idee?

  8. carlo alberto ha detto:

    AAA. cercasi giovane architetto max 43 anni per scouting immobiliare e gestione appalti zona firenze .
    Caratteristiche : laurea e docenza in architettura , direttore riviste, atteggiamento piacionico ( da piacione e da Pacini Battaglia) disponibilità al vassallaggio, attratto dalla combine.

    P.s. annullata richiesta .

    L’hanno già trovato i ROS ……con dieci anni di ritardo.

    Si giustifica IL LONFO. dice che l’ha fatto per che voleva fare il bene dell’architettura. ( dalle intercettazioni…..)
    Passa quindi questo messaggio…(leggete bene le intercettazioni…………..)

    Se ti senti bravo e sei diventato una piccola star, nel bene dell’architettura a, trama imbroglia……… corrompi ……….. inciucia……….. fai aggiotaggio…………. turba e combina le aste………..insegui la concessione edilizia……organizza la gara perchè vinca l’amico e poi lavoraci assieme……..

    Ma siamo tutti matti??????
    La capite la gravità eccezionale e assolutamente unica di questa commistine in cui il bello si permea dell’imbroglio penalmente rilevante, dove si sovrappongono affari finanza e mercato e architettura.
    Capisco Ligresti che ci mette i soldi…..ma casamonti architetto?
    E poi se l’ha fatto per l’amico pietro a Terranova Bracciolini, l’avra’ fatto anche per Tirana? CORNIGLIANO? TORRE DELLE ARTI ? societa’ autostrade a Cosenza? PIAZZALE MICHELANGELO?SAVONA ?

    cASAMONTI è PER L’ARCHITETTURA AGONIZZANTE ITALIANA COME LA PARMALAT LO E’STATO PER LA FINANZA ITALIANA .
    nOI SIAMO I PICCOLI RISPARMIATORI TRUFFATI

    Scusate ma dalla categoria degli architetti che fanno il loro onesto, qutidiano e faticoso lavoro si alza un solo disperato grido .
    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  9. Pietro e Biz,
    ancora vi devo una risposta ad un vecchio post “Wow … umanisti che resistono …” ma non reggo i ritmi incalzanti del prof. …puntini di sospensione…
    Casamonti in quell’occasione aveva utilizzato una frase pronunciata dal poeta Andrea Zanzotto che sintetizzava la devastazione ad opera dell’industria del cemento che non può permettersi crisi, le betoniere devono sempre girare altrimenti l’economia ‘provinciale’ italiana crollerebbe.
    Fare, fare non importa come è la cifra dell’architettura di oggi.
    Il monito di Zanzotto era: «Siamo passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi», una frase così incisiva che mi sembrava esagerata in bocca ad un rampante architetto alla conquista del mondo o del marchio “Archistar” a tutti i costi, considerazioni elaborate dopo aver visto i video della festarch.
    Va fatta una precisazione, le mie osservazioni si riferiscono all’architettura/pensiero espresso dall’architetto e non alla persona (per il quale ho un rispetto estremo).
    Nel post indicato nel precedente commento, ho ricevuto dallo staff di Archea una mail dove giustificava la gaffe a favore della sua battaglia per l’architettura di qualità la stessa tesi portata davanti al giudice «I fatti storici sono quelli – hanno spiegato gli avvocati al termine dell’interrogatorio – ma l´architetto li ha inquadrati in un contesto di interessi culturali più che economici. L´obiettivo era creare opere ben fatte. Per gli ex Macelli aveva fatto un bel progetto, non voleva che venisse stravolto». (La Repubblica di Firenze, 14/12/2008)
    Ripeto niente contro la persona, ma non mi sembra che, per fare l’architettura di qualità in Italia,
    bisogna prevaricare sugli altri utilizzando sistemi non leciti, antidemocratici e malavitosi.
    La corruzione non premia l’architettura, ma è proprio la corruzione dilagante ed impunita che ha e sta distruggendo l’architettura in Italia.
    Bisogna cambiare rotta, partendo dalla denuncia sistematica dei politici/imprenditori/architetti/ingegneri/geometri piccolo borghesi e ignoranti che calpestano la nostra dignità di architetti.
    L’architetto è un lavoratore e quest’ultimo va tutelato.
    Architetto Casamonti mi auguro che la sua vicenda finisca bene, ma dal mio punto di vista l’architettura di qualità inizia dall’umiltà, sostantivo insulso per i nostri gruppi di potere politco/imprenditoriale.
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino.

  10. christofer ha detto:

    E’ penoso constatare come Marco Casamonti sia stato abile nella persuasione. Egli però ha plagiato e esaltato soprattutto se stesso, al punto di credere di essere legittimato a farsi le regole “su misura”, in nome dell’unica architettura possibile: la sua.
    Tutti coloro che lo hanno appoggiato o ne hanno esaltato il ruolo, hanno finto e fingono di essere compartecipi, solo per il loro sporco tornaconto.
    che gran amici, che gran intelletuali, che gran amministratori, che gran vigliacchi!
    si faccia dunque un bel repulisti, ma di tutte queste “brave persone” in vsta o non in vista, non solo di Casamonti!

  11. pi ha detto:

    Ancora qualche riga su questo fatto. Intanto credo che si possa mettere da parte l’ipocrisia della innocenza fino al terzo grado di giudizio. Il procedimento penale farà il suo corso, e magari si arriverà alla assoluzione per il motivo che tutto è stato fatto per amore dell’arte e dell’architettura. Ma fin da ora, grazie alla grafica chiarezza delle intercettazioni, è incontrovertibile che il Sig. Casamonti, insieme a “Pietro”, il vincitore designato, e ad altri quattro o cinque studi (quelli del “buon rendere”), ha truccato una pubblica gara di progettazione, alla faccia di tutti gli altri concorrenti. I colloqui registrati mettono in evidenza una consuetudine ben collaudata e una sincera e autentica soddisfazione per il pieno successo dell’operazione. Come farà questo signore a tornare dentro un’aula universitaria senza vergognarsi lo sa solo lui. Indubbiamente è stato anche sfortunato: queste ignobili pastette sono in auge da tempo immemorabile, ma solo con lui la cosa è emersa in tutta la sua evidenza. Doppiamente sfortunato, perché come è noto il “nostro” Presidente del Consiglio sta cucinando una normativa che fra non molto renderà queste intercettazioni impossibili.

  12. carlo alberto ha detto:

    Casamonti: «… proviamo a vedere… va bene, va beh comunque non è importante che io faccia i progetti… l´importante ingegnere è che le operazioni vadano avanti… questo è il mio compito…».

    Ligresti: «… faccia anche i progetti… oh! e guadagni qualche soldo e…».

    Casamonti: «… perché se io non le porto avanti le operazioni… poi lei non mi vuole più bene e invece ho bisogno che lei mi voglia bene perché io la stimo e per me sarebbe un piacere e un onore lavorare per lei… quindi lo sa…».

    Dialogo fra casamonti e Ligresti……… la prima risposta è inquietante……… che vuol dire?? ” va bene, va beh comunque non è importante che io faccia i progetti… l´importante ingegnere è che le operazioni vadano avanti… questo è il mio compito…». …………………………???????

    Chi gli assegna sto compito?? la segreteria di partito?? Rutelli?? D’alema?? Perchè squalo com’è arriva a dire non è importante che io faccia i progetti???

  13. Pino E. Casi ha detto:

    ma vi sembra proporzionale alla gravità dell’accaduto il dibattito?
    si scopre che tra Fi Ge Mi c’era – c’è- una cupola degli incarichi professionali. Roba importante – fa pensare che hanno truccato tutto da dieci anni- tutto!
    Se guardano bene trovano gli altri soci- almeno uno manca – indovina indovinello- magari sta di più a Milano e a Genova – poco a Firenze. Vedrete che ci arrivano.
    Ma allora? Le commissioni dei concorsi le lasciamo decidere a chi ? Che vergogna questo Paese di imbroglioni e di imbrogliati rassegnati.

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