Riprendiamo dall’articolo di Valentina Mesolella, “Novemila euro al metro quadrato, L’oro di Roma è la casa in centro”, pubblicato su “Il Tempo” di ieri:
“È il mattone il vero oro di Roma, soprattutto al Centro Storico. I dati elaborati dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) e presentati ieri da Roberto Morassut, assessore capitolino all’Urbanistica, evidenziano l’aumento considerevole dei valori immobiliari in città, addirittura raddoppiati nel I Municipio. «I prezzi crescono per un ciclo immobiliare di carattere generale: un dato non certo scontato, indice di una internazionalizzazione di questa città», sottolinea Morassut. In poche parole non è solo il trend immobiliare nazionale e internazionale a far aumentare il valore delle case, ma anche il grande impegno dell’Amministrazione nell’opera di riqualificazione del Centro. «Abbiamo avviato la più grande manovra di riqualificazione di tutti i tempi, investendo più di 330 milioni di euro», continua Morassut. Sono stati investiti infatti 270 milioni nel restauro o nella riconversione di vecchi edifici. Per la pedonalizzazione e la riqualificazione di strade e piazze sono stati spesi 60 milioni, a cui vanno aggiunti circa 20 milioni per il sottopasso tra l’Ara Pacis e il Tevere, che andrà in gara a fine anno …
«Il nostro obiettivo – spiega l’assessore – è stato quello di sottoporre a tutela una zona 7 volte più grande dell’originario Centro Storico, combattendo lo spopolamento dell’area». In questo senso i dati del Cresme, a fronte di una tendenza iniziata già da anni, fanno scoprire che se il 5 per cento degli abitanti del Centro hanno abbandonato nel 2006 la loro zona d’origine, un crescente numero di stranieri (ben il 23% del totale) sceglie di vivere nel I Municipio. Naturalmente chi se lo può permettere. Se un immobile nel cuore di Roma nel 2001 valeva 4.600 euro al metro quadro, oggi ne vale 9.000. Nel I Municipio, dove i prezzi sono aumentati il 4 per cento in più che altrove, si trovano solo il 5,1 per cento delle abitazioni residenziali, con una concentrazione dell’8,7 per cento della ricchezza immobiliare abitativa romana: circa 66 mila abitazioni valgono 34 miliardi di euro. «Qui si sono concentrate il 6,2 per cento delle compravendite della città – conclude Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del Cresme -. Un segno inequivocabile della vitalità dell’area».”
Inutile qualsiasi commento …
se questo è quello che pensano gli assessori …
figuriamoci i palazzinari …
e allora tutto diventa lecito … dai mega-parcheggi … agli ascensori …



