6 Responses to Insieme … per la Sapienza…

1. luigi valente ha detto:

   28 febbraio 2007 alle 13:34

   l’italia è quello che è… lo sappiamo tutti. la differenza è nel fare i nomi. sarebbe bello saperli.

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2. chiara ha detto:

   4 marzo 2007 alle 12:53

   Si pero’ nomi a parte (che tanto si sa già che nessuno lacerà la prima pietra)…se continuiamo cosi’ dove andremo a finire? siamo stufi ci lamentiamo ma nn facciamo nulla rimaniamo inermi a subire cio’ che i “baroni” dicono e fanno trattandoci come bestie….io credo che si ha perso di vista cio’ che significa veramente insegnare con passione..e questo si riflette anche su noi studenti che nn pensiamo piu’ alla qualità dei nostri progetti se nn al voto o al credito..siamo stufi di stare anni e anni all’ università quando i nostri coetanei all’ estero a 24 ann sono già belli che lauraeati… e questo credo che sia abbastanza deprimente dato che la concorrenza in questo campo è spietata e noi dovremmo essere le giovani menti del futuro…pero’ dove andremo a finire se manca la passione che i prof. dovrebbero trasmetterci??

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3. asci ha detto:

   4 marzo 2007 alle 21:16

   Bhe…per fare i nomi non basterebbero mille pagine di blog…ma a che serve? Anche perchè i fatti parlano piu’ di cento nomi…che pure ci sono. Guardate cosa è riuscita a fare la soprintendenza di Salerno e Avellino:
   http://www.europaconcorsi.com/db/pub/scheda.php?id=5763
   …qui qualche nome c’e’…magari sono baronati d’altra natura ma mi piacerebbe capire con criterio si assegnano certi incarichi e si valutano certe proposte…
   Mah!!!???

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4. filippo de dominicis ha detto:

   5 marzo 2007 alle 20:27

   Guarda Chiara che è anche nella “politica” di certe facoltà di architettura italiane, Ferrara per esempio, far laureare i propri studenti a 24 anni…non so se per poter scrivere sul proprio sito che per l’ottavo anno consecutivo si sono aggiudicati il primo posto nella graduatoria censis…in tutto ciò, di fronte cioè alla possibilità di non poter oggettivamente piu insegnare(posto che qualcuno lo sappia ancora fare…), con le facoltà ridotte a semplici esamifici(non so se c’eri il ventisei febbraio a vallegiulia….), agli insegnanti non resta che esercitare quotidianamente la propria frustrazione. Oggi tu hai visto quanti ce n’erano a sentire la conferenza di Lauherta?

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5. luigi valente ha detto:

   5 marzo 2007 alle 21:55

   Certo…. è lodevole già parlarne, è faccio i complimenti all’arch. muratore, che si espone, ma rimango dell’opinione che bisogna fare molto di più per combattere questa prassi tutta italiana…

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6. Salvatore Ligotti ha detto:

   4 gennaio 2008 alle 01:42

   Il baronaggio negli atenei è sempre esistito, così come nelle professioni, sta ad ognuno di noi lavorare con dignità, da parte mia non raccomando neanche il figlio del mio migliore amico. Se ognuno di noi operasse nel suo piccolo in maniera corretta le cose cambierebberò molto in fretta. Il fatto di parlarne è già il primo passo avanti.

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