Da Shakespeare a Koolhaas … Gran Teatro … al Toti Global Markett …

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dopo il “regalo” Shakespeariano a Villa Borghese …
ora ci tocca pure quello Koolhaasiano all’Ostiense …
Agli ex mercati generali la città dei giovani è in cantiere. Iniziate ieri le prime demolizioni …” titola La Repubblica che a firma di Carlo Alberto Bucci prosegue: “ … quando tra un mese, andato a segno l’ultimo colpo di benna, la polvere dei calcinacci si sarà posata sui 44mila metri quadri dell’area sull’Ostiense dove deve sorgere la Città dei Giovani progettata dall’architetto Rem Koolhaas, gli operai lasceranno il posto agli esperti di archeologia: gli archeologi veri e propri, che inizieranno i saggi per trovare sotto le macerie, e al fianco della via che portava a Ostia, sepolcri o case dell’antica Roma; e i restauratori dell’archeologia industriale, che dovranno ridare forma e dignità ai padiglioni di inizi Novecento tutelati dalla soprintendenza.

E quelli non “tutelati” saranno intanto alla discarica …

“«Innanzitutto smonteremo e schederemo i cancelli e le vetrate, per poi rimontarli a restauro avvenuto» spiegava ieri Andrea Caporlingua, amministratore della Cogeim che, in tandem con la Lamaro, s’è aggiudicata l’appalto per la costruzione del centro polifunzionale.” …

Così dopo le ruspe … ecco gli “esperti” di restauro del “moderno” …
E poi dicono che non siamo all’avanguardia …
Manco gli sventratori di cent’anni fa … erano tanto rozzi …
“aridatece Giovannoni, Munoz e Piacentini …” verrebbe da dire …

“Nell’edificio a ferro di cavallo con al centro una cisterna in cemento (deposito d’acqua che sarà salvato, come gli altri presenti nell’area) sorgerà la Città dei Sapori, con due centri gastronomici. Mentre, dove adesso ci sono i padiglioni Nuovi ittici, strutture del secondo ‘900 che stanno per essere abbattute, verrà costruita l’Arena dello sport e della cultura, uno spazio per 6000 spettatori di concerti o gare sportive. Ad andare in frantumi per lasciare il posto a una grande Mediateca, alle Terme moderne (struttura per il fitness e il nuoto) ma anche a servizi per il quartiere (biblioteca, centro anziani e asilo nido), saranno gli edifici più recenti e gli stand abusivi.
Finite le demolizioni, via ai lavori (per un valore di 230 milioni, 150 dei quali per la parte edilizia) che, «in tempi non biblici, entro qualche anno», daranno forma a quella che il sindaco Walter Veltroni ieri pomeriggio, nel sopralluogo al cantiere, ha definito «la più grande operazione di recupero eseguita a Roma nel dopoguerra»: la trasformazione dei mercati da «luogo di fatica e, negli ultimi anni, di lavoro in condizioni inaccettabili, a spazio per i giovani»; in futuro, «una delle carte d’identità principali della nostra città nel mondo».
L’assessore all’Urbanistica, Roberto Morassut, ha sottolineato come a sostegno della costruzione della futura «industria della cultura, del sapere e dello spettacolo», si sia messa in moto sull’Ostiense «una vera, grande fabbrica del riuso urbano». Alla quale Claudio Toti s’è detto entusiasta di partecipare: «Per noi della Lamaro e della Cogeim la Città dei giovani sarà un fiore all’occhiello».”

Per noi al contrario …
che di questa robaccia ce ne occupiamo da qualche tempo …
tutto questo sarà, invece, peggio che un calcio nel culo …
per la memoria storica della città … moderna …

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