Italia Nostra … giù le mani da Roma … antica …

Abbiamo appena ricevuto e vontieri vi giriamo:

Roma, 14/07/06     COMUNICATO  STAMPA
ITALIA NOSTRA  AL COMUNE DI ROMA:
GIU’ LE MANI  DALLA ROMA ANTICA

E’ scontro frontale con chi vuole stravolgere il Centro Storico di Roma
Il Presidente Ripa di Meana e la clamorosa esclusione degli architetti italiani: “sul concorso per Piazza Augusto Imperatore, buttato fuori un pezzo di storia dell’architettura italiana”
“Ieri gli Uffici del Campidoglio, nel mezzo della ‘grande estate’, secondo una tecnica ben nota, contando sulla canicola, le vacanze e la generale distrazione, hanno alzato la mazza e vibrato il colpo. Si è saputo in poche ore che dai Progetti presentati per il Concorso per la risistemazione del Mausoleo di Augusto è stato estromesso il Progetto Aymonino, Benevolo, Marconi, Portoghesi che aveva al centro della sua proposta il recupero dell’antico Porto di Ripetta (obiettivo che Italia Nostra condivide senza riserve). Si è saputo che il sottopasso verrà scavato ai piedi dello scatolone di Meyer distruggendo l’antico Porto per sempre. Si annunciano ‘riqualificazioni’ del centro storico con ristoranti e roof garden  e la sistemazione del Tridente (via di Ripetta, via del Corso, via del Babuino) e di via Condotti. Si è informato il ‘popolo’ che il Pincio sarà scavato per far posto ad un grande parcheggio automobilistico di sette piani con ingresso dall’antica rampa di Piazza del Popolo; che la stazione della Metro C si ergerà nell’area sacra di Piazza Argentina e che per farle posto, i ‘genieri ’ del Campidoglio hanno previsto di ‘risistemare tutta l’area rimontando il travertino su un piano elevato lasciando vedere lo strato stratigrafico della vecchia pavimentazione di tufo con i semplici resti dell’altare. Insomma ridisegneremo l’area sacra, rendendola accessibile dalla fermata della nuova linea del Metro C dove potremmo aprire una sorta di antiquarium’.
Ora basta.
Italia Nostra, è nata nel 1955 sfidando i progetti deliranti previsti, anche all’ora per il Tridente, dall’Amministrazione e dagli Uffici Tecnici di quel tempo .
Dalla Piazza Augusto Imperatore si era previsto di sventrare via Vittoria, di demolire via Alibert e creare una nuova piazza da cui partiva uno sventramento fino alla scalinata di Piazza di Spagna. I progetti vennero battuti e si vinse con l’appoggio anche dell’opinione pubblica internazionale . Quella battaglia fu la battaglia costitutiva di Italia Nostra.
L’Associazione che oggi ha risolto i suoi problemi economici e operativi informa il colto e l’inclito che si prepara ad un’azione fino in fondo (per chi vive di anglismi  all the way), per salvare Roma da questo nuovo Sacco di cui lo sciagurato scatolone di Meyer è stato il preannuncio.
Italia Nostra si impegnerà anche sul fronte legale in tutte le sue articolazioni civili amministrative, penali, nelle Corti italiane, europee ed internazionali. Quanto prima,  il Consiglio Direttivo Nazionale di Italia Nostra pubblicherà un Appello”.

Il Presidente di Italia Nostra
Carlo Ripa di Meana

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3 Responses to Italia Nostra … giù le mani da Roma … antica …

  1. mara dolce ha detto:

    A me i difensori di “roma antica e dei centri storici “ che abitano in Via delle Carrozze e non finiscono mai di seccarsi per il degrado ineluttabile verso il quale ci stiamo avviando, mi sono sempre stati sulle balle.
    Meglio sarebbe, e una volta per tutte, capire che non esiste un progetto giusto e uno sbagliato a priori, ma come si fa e chi lo fa.
    Per esempio: se Portoghesi si riproponeva di tirar fuori il Porto di Ripetta con il concorso a P.zza A. Imperatoe – che è cosa buona – per il semplice fatto che lo faccia lui, è probabile che venga fuori una schifezza, poichè la sua idea di architettura mal concilia con la sua pratica dell’architettura.
    Altro esempio: il parcheggio a Villa Borghese di Moretti del 1972, pobabilmente ai tempi sarà sembrata una bestemmia, deleterio per la villa pubblica, ma siccome l’ha fatto Moretti- che era capace – è un’opera straordinaria.
    E tornando al blasonato Ripa di Meana:peccato che uno strenuo difensore del centro storico non abbia capito una cosa così semplice: dara una rivoltata ai sampietrini di piazza di Spagna per fargli cambiare aria a suon di euro e metterci poi i vasetti di terracotta con l’alloro, e`un progetto altrettanto invasivo e osceno.
    Guardi Meana, secondo me doveva strapparsi le mutande per il progetto di Meyer a suo tempo:dov’era allora?diciamo circa dieci anni fa…

  2. Isabella Guarini ha detto:

    Il punto sta nella domanda senza risposta da rivolgere a Italia Nostra. Dove era quando si aggrediva l’Ara Pacis? E ora interviene solo perchè non sono sati ammessi alcuni grandi vecchi?
    In verità, da un’associazione per la tutela dei monumenti e dei centri storici mi sarei aspettata maggior tempismo. Invece, dopo dieci anni, ci troviamo a discutere sull’opprtunità d’intervento su un’opera già realizzata, che è l’inizio degli interventi sul centro di Roma, come annunciato da più parti. Si tratta di una linea culturale, che fa capo a riviste internazionali, come Casabella, e che prefiguara scenari di qualità per accreditare interventi nel centro storico di Roma, ritenuto inviolabile. Sub limine si diffonde l’ipotesi di intervenire su tutti i nostri centri storici. Possibile che Italia Nostra non se ne sia accorta.?

  3. Alessandro Ranellucci jr ha detto:

    Egregio Prof.,
    quest’oggi la Commissione Urbanistica del Municipio Roma I ha dato parere contrario all’approvazione del progetto del comune di utilizzazione del Pincio (zona “N”, verde pubblico) per il famoso parcheggio al di sotto di piazzale Napoleone I che dovrebbe prevedere 800 posti in 7 piani interrati. Ne troveremo notizia sui giornali di domani?

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