
Oggi Emilio Battisti ha lasciato il mondo che lo interessava e lo avvolgeva nei tanti legami di conoscenza, di amicizia e di appartenenza.
“Driedi e prismi vaniscono (l’architettura). Altri si sarebbero occupati delle diverse faccende (dialoghi su Milano, sulla politica, su Assange, sull’arte…) come dice Gadda nel racconto sulla morte di Puk
Per me : un amico
Ho condiviso con Raffaella e Dario le tante lunghe estati di Filicudi, con le animate discussioni all’ombra di una tenda che Emilio montava fra gli scogli.
Lui, noto esponente della Scuola di Architettura Milanese, entrava con noi per la prima volta in un contatto ravvicinato con il mondo di una scuola romana sconosciuta e non riconosciuta.
Tanti con lui i litigi sull’arte ( non eravamo mai d’accordo), ma anche lo scambio
di importanti riferimenti culturali (Jean Luc Nancy, Rothko, Bacon).
Luisa Passi



