-
Avviso
La biblioteca e l’archivio sono aperti al pubblico su prenotazione in osservanza delle norme anticovid.
Contatti:
E-mail: centrostudigm@gmail.com
Tel: +39 347 1095386
Indirizzo: via Tevere, 20 – 00198 Roma
Orari: lun – ven dalle 09.00 – 15.00Classifica Articoli e Pagine
- Autobiografie Scientifiche
- Un pensiero per il professore Giovanni Carbonara di Maria Grazia Turco
- L'INFERNO DELL'ARCHITETTO ...
- 12 dicembre 2019 L’ARCHITETTURA COME MESTIERE NICOLA DI BATTISTA AUTOBIOGRAFIE SCIENTIFICHE I Il primo di un ciclo di incontri con protagonisti della scena architettonica italiana che espongono le proprie vicende biografiche, le motivazioni e i riferimenti che hanno determinato la propria poetica. “Dal 2013 al 2017è direttore della rivista Domus. Attualmente è direttore della rivista l’Architetto”.
- Antonio Michetti ... ci ha lasciato ... 25.9.2010
- CARLO BROGGI: UN MILANESE A ROMA ...
- Comitato Scientifico
- Un padre … architetto …
- GIORNATA DI STUDI: GAETANO RAPISARDI 1893-1988 al CENTRO STUDI GM
- ARCHITETTURA BUONA COME IL PANE n.18: TEATRINI DELL'ARCHITETTURA ...
Commenti recenti
- Claudio De Santis su TANTI AUGURI PIETRO!
- Antonio su Siamo profondamente addolorati dalla scomparsa di Antonio Pennacchi, amico di papà e assiduo frequentatore del Centro Studi Giorgio Muratore ❤️ Lo salutiamo in un ricordo affettuoso.
- Ettore Maria Mazzola su Siamo profondamente addolorati dalla scomparsa di Antonio Pennacchi, amico di papà e assiduo frequentatore del Centro Studi Giorgio Muratore ❤️ Lo salutiamo in un ricordo affettuoso.
- Colleferro, Willy e come tutto cambia dalla realtà alla cronaca – StereoType Magazine su MONUMENTI ITALIANI …
-
Articoli recenti
- Un pensiero per il professore Giovanni Carbonara di Maria Grazia Turco
- (senza titolo)
- AUTOBIOGRAFIE SCIENTIFICHE. Pino Pasquali “Dal lavandino alla città”
- Un’opinione sintetica di Franco Purini per Pino Pasquali in occasione di Autobiografie Scientifiche
- PINO PASQUALI. “Dal lavandino alla città”. Giovedì 19 gennaio 2023 ore 18.
Archivi
La palazzina ispira anche Milano!
Interessante come l’incompleto Maxxi (con un prospetto sezione del tutto casuale) e la Piazza di rusulta abbia influenzato tutti i progetti presentati.
Viene duplicato lo spazio urbano al di la di una larga strada e dei relativi parcheggi intermedi,
Lo spazio sfugge senza quinte ma forse “veniva bene ” in pianta!
Dice Aldo Rossi: “Ho avuto una educazione cattolica molto marcata, forte, e mi piace un certo ordine, un tipo di architettura ordinata. Vi è una intelligenza e un abuso nella stessa domanda. Indubbiamente gli ingegneri sabaudi militari che costruivano le caserme non avevano problemi religiosi, però all’interno di questo tipo di ordine vi è anche una razionalità obiettiva. Un corridoio che disimpegna una fila di camere è un tipo di scelta … religiosa.” (Franco Raggi intervista Aldo Rossi sul Sud America, il design, la caffettiera, il cinema e l’architettura – http://www.gizmoweb.org/2015/01/colloquio-con-aldo-rossi-intervista-di-franco-raggi/)
… forse la caserma esistente era meglio de ‘a palazza …
Continua a sembrarmi meglio il progetto di Caruso-Torricella, e quindi che devo fare? Come fa Caudo eil Comune di Roma: non capisco, ma mi adeguo?
Pingback: “Forse la caserma esistente era meglio d’a palazza” … | Archiwatch
nell’ormai lontano corso di carlo melograni ti insegnavano a fare la case a schiera, a ballatoio, in linea, per via della esposizione ottimale ed egalitaria……. nella palazza alcuni godono e altri s’attaccano: però poi c’èsempre la risposta pronta: quelli a sud ovest costano di più, quelli a nord est risparmiano……e questa è l’innovazione
Forse siamo d’accordo, i progetti selezionati sono mediocri, il vincitore poi è osceno…. ma quanto darei per sapere precisamente cosa intende pitzalis quando ci parla di “innovazione”… tutta fuffa, ecco la verità… abbiamo fallito e non vogliamo ammetterlo.. generazioni di architetti che professano il verbo … molti dietro cattedre universitarie immeritate… o solo perché sono figli o nipoti di….nel frattempo nessuno sa bene quale idea di città’ portare avanti….e la gente comune ormai ci deride e quasi ci odia…