CONSONNI – Piazza Scala gli errori da evitare per il riassetto
“Caro Giorgio,
parto dalle considerazioni di chi si è dichiarato sorpreso che nel concorso del progetto Flaminio dopo la prima fase siano risultati esclusi “i più bei nomi dell’architettura europea” . Pur confermando tutte le osservazioni e le riserve che sono state fatte alla procedura concorsuale, bisogna forse riflettere sul fatto che forse “i bei nomi” non bastano ad affrontare le questioni concrete contando la risolutività di un colpo di “genialità poetico-progettuale”, il cui dilagare mediatico è anzi spesso all’origine di molti problemi delle trasformazioni urbane in corso nelle nostre città.
Credo, invece, che per essere davvero utili i concorsi di idee progettuali debbano adeguatamente essere indirizzati da linee guida come quelle che il mio amico e collega Giancarlo Consonni su eddyburg.it suggerisce avrebbero dovuto essere date nel concorso per la sistemazione di Piazza Scala a Milano.
E’ ciò che non sta avvenendo a Milano in molti esempi di progettazione degli spazi pubblici storici e no (oltre a Piazza Scala, piazza Castello, piazza S. Ambrogio, piazza XXIV Maggio, Darsena, piazza Gino Valle all’ex Portelloecc.) e come a Roma rischia di accadere negli esiti del concorso sul progetto Flaminio.”
Sergio Brenna
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Perfettamente d’accordo …