MALEDETTI VINCOLI …

Schermata 2014-04-24 a 20.08.02 INVITO CARUGHI

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3 Responses to MALEDETTI VINCOLI …

  1. MAURO ha detto:

    Noooo, la “materassiera” (felice definizione di Sgarbi)
    Tutte le volte che passo dal retro degli Uffizi, temo di trovarmela davanti.
    Ma sono io che non capisco che trattasi della “reinterpretazione” del tema della loggia fiorentina (vedi i vicini Lanzi),
    Come farà professore ad intervenire al convegno con tale immagine alle spalle?
    Saluti
    MAURO

  2. memmo54 ha detto:

    La grande “debolezza culturale” ( mi si passi il termine ) espressa da queste posizioni, apparentemente ragionevoli, sta nel fatto che sono il segnale evidente dello spiazzamento di fronte alla martellante crisi scettica in atto, al relativismo culturale; alla rinuncia della verità.
    Si è arreso incondizionatamente.
    La continua produzione di nuovi valori, la distruzione degli antichi, il cambiamento elevato a regola fondamentale delle vita, la paradossale tradizione e tutela del nuovo ossia la tradizione di ciò che non c’è ancora, sono i tratti distintivi del questo nuovo modernismo o postmodernismo culturale.
    Non si riesce a tenere in piedi quattro muri dissestati e già si pensa come tutelare, come spendere le poche risorse a disposizione, per i viadotti, gli accrocchi, le tumefazioni e metastasi in cls.: non solo passati ma anche presenti e futuri… addirittura.
    Già ci si prepara a difendere con le unghie e coi denti qualcosa che non solo non c’è ma non si può sapere neppure “se” sarà e “come” sarà.
    Una tutela anticipata, ad interessi zero, tutta sulla carta. Una cambiale…
    Si profila già da ora il risultato ampiamente anticipato in altre discipline od occasioni: la ronda bacchica in cui tutti sono ubriachi; parlano straparlano, interpretano, discutono, si danno ragione, vicendevolmente, e si strappano i capelli; si abbracciano, si condannano e si gettano giù dalle scale; alla fine, dopo un tenace cavillare, si rimettono, inevitabilmente, alla contingenza dei voleri più forti:
    Francamente sembra troppo. Pur per una categoria di sbandati, visionari, autolesionisti quale quella degli addetti ai lavori.
    Non è tutta colpa loro.
    Abbandonati nel bel mezzo del deserto da una società allo sbando, costretti a costruirsi un ruolo senza un percorso logico accettabile, reclutati dagli ambienti culturali più distanti (…fa riflettere che tra i pensatori oggi abbondino coloro che non hanno intrapreso studi metafisici, teologici o matematici, ma geometri ed ingegneri…) si acconciano ad applaudire il caos corrente.
    Senza un punto di riferimento stabile, si rimane spesso succubi di come vanno le cose; costretti ad adeguarsi , a rincorrere e supportare, quando non “giuridificare” come in questo caso, il colpi di mano e le volontà particolari. Come procedere ? senza un punto di riferimento stabile non v’è che lanciarsi in interpretazioni od accomodarsi a decidere su come bisogna decidere. Di contenuti e ragionamenti che esulino dall’aneddotica e dal mito dei “maestri” (…scopriamo ogni giorno che ve ne sono stati moltissimi… forse in numero superiore agli allievi ! …d’altronde come dubitarne: ognuno è sicuramente il miglior conoscitore e maestro di se stesso …); di ciò non se ne vede traccia….forse non interessa; forse è al di fuori della portata.
    L’universale non tira più ! E’ noioso.
    Pazienza ! Tra spinte e controspinte è argomento a buon mercato pensare che qualcosa s’aggiusti; e sostituire l’argomento con il fatto, proporre il processo storico come prova di verità potrà anche apparire la soluzione inevitabile ma manda a fondo il pensiero. Possiamo immaginarci una società fatta di tanti episodi, contrastanti ed alternativi, che convivono allegramente e disinvoltamente, senza alcun conflitto tra di loro ? Alla multiculturalità ?
    Avremo due soprintendenti ? Uno preposto a civiltà e paesaggio millenario e l’altro che lotterà, quando non imporrà, viadotti che sorpassano i fori imperiali o ben congegnanti strumenti tecnologici che divorano dall’interno sfortunati edifici o brani di città.
    Papa ed Antipapa ?
    Saluto

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