“Caro professore,
continua il mio viaggio informale alla scoperta dell’architettura e di quel patrimonio infinito che è la nostra città.
Questa volta tocca a San Saba, senza dubbio uno dei quartieri più belli realizzati nel Novecento
http://dovelarchitetturaitaliana.blogspot.it/2014/03/san-saba.html
Un caro saluto”
Stefano Nicita
A chi blatera che il governo del territorio, il ruolo imprenditoriale del pubblico è roba da museo della storia dei fallimenti italiani, portiamolo a San Saba.
Il livello culturale e la concezione alta di “bene pubblico” delle classi dirigenti di quel periodo, quelli sì sono caratteristiche di altre ere geologiche …
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SI concordo portiamoli a San Saba a Piazza Pierin del Vaga alla Garbatella e facciamogli studiare i carteggi e le relazioni dell’epoca e quindi del livello culturale, sempre dell’epoca. Ma portiamoci anche tutti i colleghi progettisti che certe cose dovrebbero averle studiate e mai metabolizzate e portiamoci pure tutta la casta del collegio dei Geometri