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Altro che il prontuario di improbabili “circuiti elettronici” applicabili ad una (altrettanto improbabile) “città dei bit”! I cari e vecchi strumenti di loosiana memoria nun te tradiscono mai, giacchè consentono di realizzare l’apparecchiatura costruttiva (intesa come un armonico complesso di apparecchi), con la stessa scientifica precisione con cui un ingegnere elettronico realizza la sua apprecchiatura (beninteso, elettronica), naturalmente avvalendosi, anche lui, di tutta una serie di strumenti (quelli che gli sono propri). Sapete che ve dico? Ciaveva ragione Delacroix quando si rivolgeva agli artisti (ma lo stesso concetto vale per tutte le categorie professionali): “quando gli artisti perderanno l’amore per i loro strumenti del mestiere, allora nasceranno le sterili teorie” (ogni riferimento a Purini e ai “circuiti” delle sue “città a transistor” è puramente casuale)
http://www.youtube.com/watch?v=AN7M4ULqz8Y
Un giorno un muratore mi insegnò il “3, 4 e 5” per ottenere un angolo retto ovvero “mettere a squadro”.